PAZZA INTER CAMPIONE D’INVERNO/ La Befana porta solo dolcetti alla squadra di Simone Inzaghi: Frattesi segna il gol vittoria al 93′ e poco dopo Henry colpisce il palo su rigore. Nerazzurri soli al comando al termine del girone d’andata

di FABIO CAMILLACCI/ L’Inter in versione “pazza Inter”, al Meazza batte 2-1 il Verona e si laurea campione d’inverno chiudendo il girone d’andata al comando della classifica con 48 punti; 5 più della Juventus che domenica 7 gennaio sarà di scena a Salerno. Titolo platonico ma, statisticamente, spesso la compagine campione d’inverno, al termine della stagione conquista lo scudetto. Letteralmente rocambolesco, però, il modo in cui matura il successo nerazzurro. Lautaro Martinez al suo ritorno in campo apre le danze dopo soli 13 minuti di gioco. Al 74′ è Henry a gelare San Siro: il 29enne attaccante francese pareggia e fa sognare l’Hellas.

Il finale di gara ricco di emozioni. I padroni di casa, incassato il pari, si lanciano a testa bassa alla ricerca del 2-1 che arriva al 93′: traversa di Bastoni, poi Barella con un rasoterra impegna il portiere scaligero Montipò e sulla ribattuta ecco il tap-in vincente di Frattesi che esplode di gioia esultando praticamente in mutande dopo essersi arrampicato sulle inferriate del Meazza (nella foto: la prima parte dell’esultanza di Frattesi). Un gol importante per il morale dell’ex Sassuolo fin qui poco utilizzato da Inzaghi. Non è finita perché il Verona, sempre con Henry, fallisce  il rigore del 2-2 al 99′ minuto. L’attaccante veronese spiazza Sommer ma colpisce il palo alla destra dell’estremo difensore nerazzurro. Incredibile.

L’inizio del match. Avvio subito aggressivo da parte dell’Hellas: Ngonge serve Suslov che impegna Sommer. Poco dopo l’Inter colpisce con una rapida azione manovrata: parte tutto da Barella che serve Mkhitaryan, l’armeno vede con la coda dell’occhio l’inserimento di Lautaro e lo serve prontamente, il Toro argentino controlla e fulmina Montipò con un rasoterra d’esterno. Lautaro sempre più capocannoniere del campionato con 16 reti.

La ripresa. Dopo il vantaggio-lampo i nerazzurri si limitano a controllare sfiorando in due occasioni il raddoppio. Lautaro si vede annullare la doppietta per fuorigioco, mentre Calhanoglu da buona posizione tira sul fondo. L’Hellas, dunque, resta in partita, e mister Baroni inserisce Henry. Proprio quest’ultimo al 75′ pareggia al primo pallone toccato: assist di Duda, il transalpino tocca con la coscia spiazzando Sommer.

L’assedio interista e le grandi emozioni sui titoli di coda della gara. Arnautovic vanifica un’azione promettente, poi Simone Inzaghi prova il tutto per tutto e passa al 4-3-1-2: fuori Pavard e Mkhitaryan, dentro Sanchez e Frattesi. Arnautovic spreca ancora e nei minuti di recupero succede di tutto. Il 2-1 firmato Frattesi viene convalidato dopo un breve check per un presunto fallo su Duda non fischiato da Fabbri. Sempre il Var pochi istanti dopo segnala al direttore di gara un fallo in area di Darmian su Magnani. Fabbri assegna il penalty dopo revisione al monitor, ma, come detto, Henry fallisce la grande occasione. Inter campione d’inverno, Verona sempre al terzultimo posto.

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