PAPA LEONE XIV/ Dopo due giorni di Conclave e quattro scrutini, eletto lo statunitense Robert Francis Prevost: è il primo pontefice nordamericano nella storia della Chiesa. Nel suo programma, pace e giustizia sociale: “Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti e il male non prevarrà!”

di SERGIO TRASATTI/ Ore 18:07 di giovedi 8 maggio 2025: la fumata bianca si alza dal comignolo della Cappella Sistina, tra due gabbiani e l’emozione dei fedeli in piazza San Pietro. Dunque, dopo appena due giorni di Conclave e quattro scrutini (come per Benedetto XVI nel 2005), è stato eletto il 267esimo Papa della Chiesa cattolica: è Robert Francis Prevost, 70 anni a settembre, statunitense di Chicago, agostiniano e missionario in Perù. Ha scelto il nome di Leone XIV, in omaggio a Leone XIII, il Papa della “Rerum Novarum” e della dottrina sociale.

L’annuncio ufficiale del cardinale protodiacono Dominique Mamberti, l’atteso Habemus Papam è arrivato alle 19:13. Dieci minuti dopo, in lacrime, il nuovo Pontefice si è affacciato dalla Loggia delle Benedizioni dicendo: “La pace sia con tutti voi. Questa è la pace del Cristo Risorto, una pace disarmata e disarmante, che proviene da Dio che ci ama tutti incondizionatamente”. Le sue prime parole hanno avuto il sapore di un vero e proprio programma di pontificato: pace, giustizia, unità, costruzione di ponti e missione.

Un pensiero per il suo predecessore. Con il volto commosso ma con voce ferma, Leone XIV ha poi evocato la benedizione Urbi et Orbi di Papa Francesco nell’ultima domenica di Pasqua, il giorno prima della sua morte: “Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole ma sempre coraggiosa. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione: Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà!”.

Il primo Papa statunitense della storia. Prevost rappresenta una svolta epocale per la Chiesa, che fino a oggi aveva sempre esitato a eleggere un pontefice proveniente da una superpotenza mondiale. Però, la sua figura ha saputo unire il Collegio cardinalizio, compattando le anime più diverse: da quelle attente alla giustizia sociale, a quelle più conservatrici sui temi etici. È stato votato con un quorum particolarmente alto: ben 89 voti. Un quorum raggiunto in tempi rapidi, segno di un consenso ampio e maturo.

Il passato di Prevost. Formatosi come missionario in America Latina, il nuovo Papa è stato a lungo vescovo a Chiclayo, in Perù, e poi chiamato a Roma da Papa Francesco come prefetto del Dicastero per i vescovi. A loro ha rivolto un pensiero speciale parlando in spagnolo: “Un saluto alla mia cara diocesi di Chiclayo, dove un popolo fedele ha accompagnato il suo vescovo, ha condiviso la sua fede e ha dato tanto per continuare a essere Chiesa di Gesù Cristo”.

I primi impegni del Santo Padre. Papa Leone XIV sarà subito impegnato in riti ed eventi ufficiali: celebrerà venerdì 9 maggio la sua prima messa nella Cappella Sistina con tutti i cardinali. Domenica tornerà ad affacciarsi dalla Loggia per il Regina Coeli.

Commenta per primo

Lascia un commento