OSIMHEN SALVA IL NAPOLI/ Champions League, ottavi di finale: al Maradona un gol del nigeriano agguanta il Barcellona passato in vantaggio con Lewandowski. Esordio con un buon pareggio per il nuovo tecnico Francesco Calzona, ma, il 12 marzo al Camp Nou non sarà facile

di FABIO CAMILLACCI/ Il Napoli ritrova Osimhen, riprende il Barcellona e resta in corsa per l’accesso ai quarti di finale di Champions League. Al Maradona finisce 1-1 contro il Barça di Lewandowski. Proprio il bomber polacco porta in vantaggio i blaugrana al 60′. Pareggio dell’attaccante nigeriano al 75′ che dunque fa centro alla prima partita in azzurro dopo la lunga assenza per l’impegno in Coppa d’Africa. Certo, il 12 marzo al Camp Nou non sarà facile, intanto, il nuovo allenatore Francesco Calzona, successore dell’esonerato Mazzarri, esordisce con un pari contro la forte squadra catalana.

La novità in panchina ha modificato anche l’atteggiamento dei tifosi. Infatti, sugli spalti si è passati in pochi giorni dal “meritiamo di più” intonato sabato scorso dopo il deludente 1-1 casalingo con il Genoa, al “napoletano vero” cantato con orgoglio contro gli spagnoli. Ma si sa, certe partite sono facili da preparare perchè esaltano e caricano fin dall’inizio calciatori, staff tecnico e tifosi. Il Napoli ha retto l’urto: ha reagito bene allo svantaggio e ha chiuso in crescendo sfiorando il colpaccio. L’assalto finale lo ha comunque esposto alla beffa.

La prima parte di gara. Il Barcellona parte forte e sfiora il gol fin dai primi minuti con Yamal, che approfitta di alcune sbandate della difesa partenopea, anche se non riesce a bucare Meret. La compagine di Calzona soffre il pressing alto dei catalani dimostrandosi incapace di imbastire una ripartenza. Minuto 22, Meret salva i suoi con due grandi interventi: prima su una zampata di Lewandowski, poi su una gran botta da fuori di Gundogan. Il Napoli riesce ad alzare il baricentro solo nella seconda metà del primo tempo e cresce grazie a un buon palleggio.

La ripresa. Il Napoli gioca a viso aperto, ma, non riesce a trovare varchi verso la porta avversaria. Gli ospiti, invece, sono un po’ più sornioni rispetto all’avvio di match, confermandosi, però, molto più efficaci dei rivali negli ultimi 25 metri. I frutti maturano al 15esimo del secondo tempo: perfetta imbucata di Pedri e conclusione vincente sul primo palo del cecchino Lewandowski.

A questo punto Calzona si gioca le carte Traoré e Lindstromil. La doppia mossa rianima il Napoli che pareggia con Osimhen fino a quel momento inesistente. Sul filtrante di Anguissa, il nigeriano si libera di Martinez e davanti a Ter Stegen non sbaglia. Negli ultimi 20 minuti i padroni di casa provano a vincere la sfida con coraggio, senza però creare i presupposti per segnare un altro gol e al 94′ il Maradona deve trattenere il fiato sulla conclusione di Gundogan: il pallone sibila a fil di palo e si spegne sul fondo. Tutto ancora in ballo in vista del ritorno in terra iberica.

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