OLIMPIADI 2026/ Sui Giochi invernali via libera del Coni alla candidatura unitaria di Torino, Milano e Cortina. Ma arriva lo strappo del sindaco Sala

di FABIO CAMILLACCI/ Cose mai viste prima. E infatti, cominciano a venire alla luce i primi problemi. Per l’Olimpiade invernale del 2026, la candidatura unitaria di tre città italiane (Milano, Torino e Cortina) decisa dal Coni, trova subito i primi ostacoli. Ad esempio, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in una lettera spedita al numero uno dello sport italiano Giovanni Malagò, esprime tutte le sue perplessità: “Per spirito di servizio al Paese, Milano conferma la sua disponibilità, ove richiesto, solo come venue (cioè sede, ndr) di gare o eventi in quanto, stante le attuali condizioni, non ritiene praticabile una sua partecipazione alla governance (governo, ndr) del 2026”. Nella missiva poi il primo cittadino del capoluogo meneghino spiega: “Con rammarico constato che nella scelta della candidatura per i Giochi Olimpici e Paralimpici 2026 le ragioni della politica stanno prevalendo su quelle sportive e territoriali. Qualora la nostra posizione non sia ritenuta accettabile accoglieremo di buon grado le decisioni del Coni e, certamente, faremo il tifo per la candidatura italiana selezionata. La delibera del Coni non è un progetto e quindi non è giudicabile. Chiarezza non c’era ieri e chiarezza non c’è nemmeno oggi”. Caro sindaco Sala, va bene tutto ma lasci perdere la pessima moda degli inglesismi: è tanto bella la lingua italiana, ma perchè deve scrivere “venue” invece di “sede”? Siamo stufi di questa moda tipica soprattutto di manager e politici: un modo come un altro per non essere chiari, per mistificare, per confondere le idee alla gente. Non tutti parlano l’inglese, volete capirlo? Purtroppo, è una moda che sta prendendo sempre più piede: ormai questo modo di parlare e scrivere ha contagiato anche la stampa e tanti cittadini. Parlate italiano, grazie. Detto ciò, torniamo alla questione Olimpiadi invernali. Ci sarà anche Predazzo (Trentino) che ha già il trampolino; quindi, saranno coinvolte addirittura quattro Regioni.

La replica di Malagò a Sala. Il presidente del Coni ha immediatamente risposto alla lettera del sindaco di Milano dicendo: “Le parole di Sala? Ne abbiamo preso atto, tra l’altro io l’ho sentito ieri sera e ancora stamattina tante volte. Ma voglio ricordare una cosa: la governance (ci risiamo con gli inglesismi, il governo, ndr) per l’organizzazione dei Giochi invernali si dovrà definire solo se la candidatura diventerà un’Olimpiade. Per ora noi siamo candidati, ma non abbiamo ancora vinto. Per ora ci siamo iscritti alla gara con una proposta unica, innovativa, diversa, coraggiosa: credo che questo rappresenti una bella cosa per l’Italia. Può rappresentare uno spartiacque nella storia delle candidature olimpiche. L’obiettivo è stata l’unitarietà della candidatura, poi l’aspetto dei costi-benefici. Questa è la candidatura che costa meno a detta dalla valutazione delle singole candidature. Si è cercato di prendere il meglio da ogni singolo dossier”.

La candidatura unitaria invece piace al presidente della Regione Veneto. Molto soddisfatto dalla scelta del Coni, Luca Zaia commenta: “Accogliamo con gioia questa bellissima notizia per il Veneto: Cortina farà parte della candidatura italiana alle Olimpiadi invernali del 2026. Ringrazio il Coni e il Presidente Malagò per l’equilibrio e la correttezza mantenuti anche nelle fasi più complesse della vicenda. Grazie a tutta la squadra che ha lavorato per la nostra candidatura, a chi ha redatto il dossier, al Sindaco e al Consiglio comunale di Cortina, alle categorie e a tutti coloro, veneti e non veneti, che ci hanno sostenuto e incoraggiato”. Mentre il presidente della Regione Lombardia Fontana dice: “La proposta di Milano va privilegiata. Ok al ticket con Cortina”. E Chiamparino (RegionePiemonte): “Se c’è una possibile candidatura a tre città senza che nessuna sia capofila, credo che bisogna quanto meno sedersi al tavolo e andare a vedere”.

La posizione di Torino. Il sindaco del capoluogo piemontese Chiara Appendino ha fatto sapere che una decisione su una candidatura unitaria con Milano e Cortina può essere decisa solo dal governo; tutto quoesto, dopo aver notato che “una candidatura unica sarebbe migliore”, rispetto a una unitaria con Cortina e Milano. Mentre il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti ha detto: “Torino è a disposizione a fronte di una decisione del governo nazionale. Prendiamo atto della proposta del Coni. Non abbiamo ancora visto il dossier e su questo ci riserviamo di intervenire. Il governo comunque incontrerà le città candidate e soprattutto verificherà la compatibilità delle linee guida con quelle poste dal Consiglio dei ministri”. Staremo a vedere cosa succederà (nella foto: Sala e Malagò).

 

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