di MARCO VALERIO/ Un regalo per Willow. Dall’umido di Brno spunta Cal Crutchlow che trova il modo migliore per festeggiare la nascita della figlia a inizio agosto, cui le aveva dedicato un casco speciale a Zeltweg: primo successo in MotoGP in una gara incerta e vibrante come sempre quando la pioggia rimescola valori in pista e carte in tavola. L’inglese della Honda LCR regala un sorriso infinito a Lucio Cecchinello e si impone di strategia e manico davanti a Rossi, 2°, e Marquez, 3°, dopo una corsa iniziata sull’umido e terminata con traiettorie asciutto e gomme rain ormai a pezzi.
Il Dottore c’è. Valentino con una gara di grande intelligenza, prodotto della sua guida, ma anche delle scelte operate in partenza ai box, risale dalle retrovie fin dalle prime battute centrando a un piazzamento prezioso per lasciare uno spiraglio nella partita iridata. In vetta, sul suo rifugio di montagna puntellato da un 3° posto di saggezza, c’è Marquez, con Rossi arrivato a -53, e ora primo inseguitore: da questa gara il pesarese riprende però fiducia dopo le recenti battute a vuoto in condizioni di asfalto infido. Ai piedi del podio le Ducati di Baz, 4°, Barbera, 5°, Laverty, 6°, Petrucci, 7°, e Iannone, 8°: l’abruzzese è stato grande protagonista, spesso in testa alla gara, ma alla fine è arrivato con le gomme semplicemente sfaldate. Il guaio che ha costretto alla resa Dovizioso a un terzo di gara.
Il Gp della Repubblica Ceca. Libere e qualifiche asciutte, warm up inzuppato e gara umida: si parte sul bagnato, ma senza pioggia, con le moto pronte ai box per un flag to flag che pare probabile. Condizioni da mal di testa a Brno, non solo per l’umidità, ma anche per venire a capo di assetti, gomme e gestione della pista in una gara complicata. Il confine fra la genialità e la sciocchezza è dietro l’angolo e ogni scelta può sfociare in applausi o fischi su una pista infida e che cambia aspetto, asciugandosi, al passare dei giri. Al via Marquez passa subito in testa con le Ducati di Iannone e Dovizioso (splendido avvio) dietro, Lorenzo che inizia a fare il gambero con modalità simili a quelle di Rossi. Le due Yamaha al 1° giro sono al 10° e 12° posto; la loro scelta della gomma dura rain al posteriore ora non paga, ma pagherà alla fine. Le Ducati emergono presto: Dovizioso va in testa e al 2° giro e al 4° tocca a Iannone, con Redding a completare il terzetto di Desmosedici. Marquez è prudente 4° con la testa alla classifica. Al 10° giro c’è il rallentamento improvviso di Dovizioso, che ha dei problemi di gomme e si ferma ai box ripartendo senza convinzione sull’altra moto (con le intermedie), mentre Crutchlow risale impetuosamente: passa prima Marquez, per il 4° posto, poi Barbera per il 3°, fino a braccare Iannone, superato a 7 giri dalla fine e in crisi totale di coperture. Rossi batte Marquez per il 2° posto in un finale caratterizzato da gomme rain che volano in pezzi, e dalla gloria di Crutchlow (foto Getty-Gazzetta dello Sport). È il terzo vincitore inedito di questo 2016 dopo Miller e Iannone. Se Marquez sta rendendo monotono il Mondiale con la sua precisione, non si può però dire che emozioni e sorprese stiano mancando.
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