MOTOGP, ARGENTINA/ Prime prove libere nel segno di Dovizioso su Ducati. Valentino Rossi rincorre ma resta la vera star: anche in Sudamerica, tutti pazzi per il Dottore

di FABIO CAMILLACCI/ Sul circuito di Termas de Rio Hondo è entrata nel vivo la seconda tappa del Motomondiale 2019. Domenica si corre il Gran Premio d’Argentina. Per quanto riguarda la classe MotoGP, nella seconda sessione di prove libere, guizzo di Dovizioso che balza in testa alla classifica con il tempo di 1’39″181, realizzato proprio nel finale. E così il centauro forlivese della Ducati diventa il punto di riferimento delle prove del venerdi. Dovi precede: Jack Miller su Ducati Pramac (per lui casco e numero in stile neozelandese in omagggio alle vittime dell’attentato di Christchurch), 2° a 0″009 nonostante un’innocua scivolata, e Maverick Viñales, a 0″164 con una Yamaha e in ascesa dopo il 18° posto della mattinata. A seguire troviamo: Cal Crutchlow (Honda Lcr) a 0″165, Fabio Quartararo (Yamaha Petronas) a 0″176 e Valentino Rossi, staccato di 260 millesimi dalla vetta. Completano i primi dieci: Alex Rins (Suzuki) a 0″270, il campione del mondo in carica Marc Marquez (Honda Hrc) a 0″316 (però lo spagnolo non ha cercato il tempo con gomma nuova nel finale), Franco Morbidelli (Yamaha Petronas) a 0″322 e Nakagami (Honda Lcr) a 0″448. Solo 11° Iannone che comunque si mantiene a un buon livello con l’Aprilia dopo il 5° crono della mattinata; 13° Petrucci, in difficoltà di assetto con la Ducati, 14° Bagnaia (Ducati Pramac). Addirittura 21° Jorge Lorenzo in grosso affanno con la sua Honda.

Il Dottore idolo anche in Argentina. Ovunque vada, Valentino Rossi attira le masse. A Termas di Rio Hondo, infatti, gli organizzatori sono stati costretti a varare misure speciali per evitare un contatto troppo stretto tra il campione di Tavullia e i suoi numerosi tifosi, molti dei quali giunti anche da altri Paesi sudamericani. Sono state poste delle balaustre sul percorso che porta i piloti della Yamaha dal motor-home della Casa nipponica alla pista vera e propria. Rossi ha comunque salutato tutti i suoi sostenitori che si erano assiepati per incoraggiarlo prima di cominciare le prove del venerdì. Ricordiamo che in Argentina Valentino ha vinto nel 2015 ed è arrivato secondo nel 2016 e nel 2017. Da dimenticare invece la gara del 2018, anche per il contatto con Marc Marquez che poi cercò invano di andare al box Yamaha per scusarsi: una scena diventata famosa soprattutto per l’accoglienza riservata al pilota iberico da Uccio, il migliore amico del Dottore.

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