Marocchino arrestato a Cosenza accusato di essere un foreign fighter. Attacchi Isis programmati in Europa

 

Marocchino CosenzaGli uomini della Digos di Cosenza hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un  marocchino di 25 anni accusato di essere un foreign fighters con possibili collegamenti con l’Isis. L’operazione è coordinata dal Servizio centrale Antiterrorismo. L’arrestato si chiama Hamil Mehdi, residente a Luzzi (Cosenza), commerciante ambulante con permesso di soggiorno: gli uomini della Polizia, che indagavano su di lui dal luglio scorso, lo hanno bloccato all’alba.  C’è la convinzione che il giovane fosse pronto a raggiungere gli scenari di guerra, convinzi0ne maturata durante le indagini compiute dalla polizia e dalla Dda di Catanzaro. Il marocchino è indagato per i reati contemplati dalla nuova legislazione antiterrorismo introdotta dalla legge n. 43 del 17 aprile 2015, con particolare riferimento alla fenomenologia dei cosiddetti foreign fighters, art. 270-quinquies del codice penale.

Gli agenti della Digos di Cosenza e del Servizio centrale Antiterrorismo lo hanno monitorato costantemente dal luglio scorso dopo che era stato respinto in Turchia per motivi di sicurezza ed era rientrato in Italia.

Mehdi era stato bloccato all’aeroporto di Istanbul da dove, secondo gli inquirenti e gli investigatori, avrebbe tentato di raggiungere la Siria per arruolarsi nelle file dell’Isis. Il marocchino è così stato respinto dalle autorità turche e rispedito in Italia, dove è stato bloccato all’aeroporto di Fiumicino. Neanche ai familiari aveva svelato le sue intenzioni: quando infatti gli agenti della Digos si sono presentati a casa sua in Calabria, i familiari hanno detto che sarebbe rientrato quella stessa sera. Nel corso della perquisizione, i poliziotti hanno trovato tra l’altro nel suo zaino un paio di pantaloni militari, una pubblicazione dei Fratelli Musulmani sui comportamenti che deve tenere un buon musulmano secondo il Corano, due telefoni cellulari e 800 euro.

“In Turchia a pregare”.  “Sono andato in Turchia solamente per pregare”: così si è giustificato Hamil Mehdi con i poliziotti di Cosenza al momento dell’arresto, eseguito stamattina all’alba, per il reato di autoaddestramento ai fini di terrorismo internazionale. Mehdi era stato respinto nel luglio scorso dalla Turchia. “Mi avevano già contestato – ha aggiunto – di appartenere all’Isis, ma io ho sempre negato. Ed anche ora ribadisco che non appartengo all’Isis”.

La Dda di Catanzaro. Il Coordinatore della Dda di Catanzaro, Giovanni Bombardieri, ha dichiarato: “L’arresto di oggi è uno dei primi casi di applicazione della legge del 2015 che contesta l’auto addestramento ai fini di terrorismo internazionale. Il marocchino arrestato è il classico combattente straniero. Lo abbiamo monitorato costantemente – ha aggiunto – dopo che in estate era stato espulso dalla Turchia”.

Al momento dell’arresto è stata notificata ad Hamil Mehdi una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, Giuseppe Perri, che ha accolto la richiesta del coordinatore della Dda, Giovanni Bombardieri, e del sostituto procuratore, Paolo Petrolo.

ATTACCHI DELL’ISIS PROGRAMMATI PER L’EUROPA – “L’Isis sta programmando attacchi su larga scala in Europa”, lo afferma il direttore di Europol, Rob Wainwright, in una conferenza stampa nell’ambito della riunione dei ministri dell’Interno Ue. “Sappiamo che hanno una forte capacità di mettere a segno attentati su larga scala – dice -. Tutti i Paesi Ue lavorano per prevenire”. Ci sono tutte le ragioni per aspettarsi che l’Isis, o terroristi che si ispirano all’Isis o un altro gruppo terroristico ispirato da motivi religiosi, possa condurre di nuovo un attacco in Europa, in particolare in Francia, con lo scopo di provocare morti di massa tra la popolazione civile”, si legge in un rapporto pubblicato oggi da Europol.

Media, documenti su progetto fusione Isis-Qaida–  Un autorevole giornale panarabo riferisce di “documenti segreti” su progetti di fusione in Libia fra “quadri” dell’Isis e jihadisti libici filo-al Qaida al fine spartirsi Tripoli e Sirte. “Documenti segreti hanno rilevato che quadri di Daesh, ‘gruppi militanti’ libici provenienti da al Qaida e Fratelli musulmani della Libia contano di fondersi in un ‘Consiglio della Shura’ unificato”, scrive il quotidiano Asharq Al-Awsat. Secondo il giornale pubblicato a Londra, documenti attestano uno “stato confusionale” dei capi estremisti in seguito all’accordo sul governo di intesa nazionale libico e la “tendenza di queste organizzazioni a fondersi per contenere le divergenze interne”. Il capo di uno di questi “gruppi di militanti” ha detto ai suoi che la formazione ha perso la propria egemonia a causa della debolezza di Al Qaida e dell’ascesa dell’Isis: “la situazione richiede di aderire a Daesh” affinché “Tripoli sia nostra e Sirte sia loro”, ha detto il “quadro” secondo quanto riferisce Asharq Al-Aws

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