MANOVRA ECONOMICA/Di Maio ammette: «La tassa sul volontariato no profit è mal formulata, la cambieremo»

La norma sulla tassazione dell’Ires per gli enti del volontariato no profit (contenuta nella manovra economica) “va cambiata nel primo provvedimento utile“: lo ha promesso il vice presidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, ammettendo che la protesta del mondo del volontariato è giustificata perché quella norma, studiata per colpire coloro che fanno un falso volontariato, è formulata male . La correzione, però, non si può introdurre subito nel testo della manovra all’esame della Camera perché poi questo dovrebbe tornare al Senato per l’approvazione e si sforerebbero, in questo caso, i termini previsti per l’iter della legge di bilancio.

Lo stesso impegno lo hanno ribadito sia il presidente Conte in un post (“provvederemo quanto prima, a gennaio, a intervenire per riformulare e calibrare meglio la relativa disciplina fiscale”), sia il vice presidente Salvini (“Dopo aver incontrato e ascoltato tanti presidenti ed associazioni, garantisco l’impegno del governo ad intervenire per aiutare le tante associazioni di volontariato che utilizzano solo a scopi sociali i loro fondi, ci sarà invece massimo rigore con i ‘furbetti’ che fanno altro“).

Intanto l’Ufficio Parlamentare di Bilancio avverte che l’Italia rischia la recessione nel 2019 e sarà recessiva nei due anni successivi per il calo degli investimenti.

Il ministro dell’Economia, Triam, intervenuto alla riunione della commissione Bilancio della Camera ha affermato che «nell’Unione europea c’è più fiducia nell’Italia. Inoltre il reddito da aprile, “quota 100”, costa meno per il preavviso di 9 mesi degli statali».

 

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