LUTTO DELLA CULTURA/ E’ morto lo storico Giuseppe Galasso. Giornalista, fu anche deputato e sottosegretario

E’ morto a Napoli lo storico Giuseppe Galasso. Ne dà conferma la ‘sua’ casa editrice Laterza.
Giornalista, politico e professore universitario, era nato a Napoli il 19 novembre 1929. Era attualmente docente di storia moderna all’università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Decine le sue pubblicazioni molte delle quali incentrate sulla storia del Mezzogiorno: tra i suoi libri più noti Storia della storiografia italiana e Prima lezione di storia moderna.
Impegnato in politica, è stato deputato della Repubblica eletto nelle liste del Partito Repubblicano, e sottosegretario, dall’83 all’87 durante il governo Craxi, del ministero dei Beni culturali e dall’88 al ’91 durante il governo De Mita per l’Intervento Straordinario nel Mezzogiorno.

Era atteso alla presentazione di Storia mondiale dell’Italia a cura di Andrea Giardina in programma per il 13 febbraio.

FUNERALI – I funerali laici di Giuseppe Galasso si terranno mercoledì 14  nei locali della Società di Storia patria al Maschio Angioino di Napoli, a partire dalle 11. Per i preparativi si è svolto un sopralluogo al quale hanno partecipato, con i familiari, l’assessore alla Cultura Nino Daniele ed il presidente della Società di Storia Patria Renata De Lorenzo, presso i cui locali, siti al Maschio Angioino, sarà allestita la camera ardente. Il sindaco Luigi de Magistris, che parteciperà al funerale, ha dato disposizione che il Comune di Napoli e la Città Metropolitana siano presenti con i rispettivi gonfaloni e con il picchetto d’onore della Polizia Municipale.

BIOGRAFIA

Giuseppe Galasso vince nel 1953-34 una borsa di studio messa a disposizione dall’Istituto Italiano per gli Studi Storici, di cui sarebbe divenuto successivamente segretario. Dopo la laurea in lettere conseguita presso l’Università Federico II di Napoli ha ottenuto la libera docenza nel 1963 ed ha insegnato nelle università di SalernoCagliari e Napoli. È ordinario di Storia Medievale e Moderna presso l’ateneo fridericiano dal 1966. È stato eletto preside della Facoltà di Lettere e filosofia della stessa università dal 1972 al 1979. È attualmente docente di storia moderna all’università Suor Orsola Benincasa di Napoli.

Per l’editore Laterza ha curato una Storia d’Europa. È autore di numerose pubblicazioni sulla storia dell’Italia meridionale (ha tra l’altro diretto una Storia del Mezzogiorno d’Italia con Rosario Romeo) e sul Risorgimento, oltre che di saggi filosofici e di studi su Benedetto Croce, del quale ha curato la riedizione delle opere per la casa editrice Adelphi. Dal 1979 al 1993 ha diretto la rivista Prospettive Settanta, attualmente fa parte del comitato direttivo della Rivista storica italiana, dirige la Storia d’Italia edita dalla Utet e la rivista L’Acropoli edita dalla Rubbettino.

È presidente della Società napoletana di storia patria dal 1980; è membro del consiglio scientifico della Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino. È stato presidente della Biennale di Venezia dal dicembre 1978 al marzo 1983e della Società Europea di Cultura dal 1982 al 1988. Dal 1977 è socio dell’Accademia dei Lincei.

L’attività politica

Esponente del Partito Repubblicano Italiano, dal 1970 al 1993 è stato consigliere comunale a Napoli, di cui è stato anche assessore alla Pubblica Istruzione dal 1970 al 1973. Nel 1975 fu incaricato sindaco della città, ma rinunciò all’incarico perché impossibilitato a costituire una giunta.

È stato membro della Camera dei deputati per il Partito repubblicano nella IX, X e XI legislatura (dal 1983 al 1994).

Tra il 1983 e il 1987 è stato sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali e Ambientali (primo e secondo governo Craxi). In tale qualità è stato autore di una serie di decreti ministeriali che hanno imposto vincoli su diversi beni paesaggistici (cosiddetti “galassini”): successivamente diede a tale complesso amministrativo fondamento legislativo più solido di quello offerto dalla precedente legge Bottai del 1939, facendosi promotore della legge n. 431 del 1985 per la protezione del paesaggio (detta “legge Galasso”). Dal 1988 al 1991 (governo De Mita – sesto governo Andreotti) è stato sottosegretario al ministero per l’Intervento Straordinario nel Mezzogiorno.

Attività giornalistica

All’attività accademica e politica, Galasso ha intrecciato anche un’intensa attività giornalistica in veste di editorialista. Ha collaborato e collabora a numerosi quotidiani e periodici nazionali: Il Mattino di Napoli, il Corriere della SeraLa Stampa e L’Espresso, per citare i principali. Era direttore della rivista Comprendre organo ufficiale della fondazione veneziana *Società Europea di Cultura.

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