L’Ospedale di Zurigo fa sapere che da oltre un anno Marchionne “si recava periodicamente a curare una grave malattia”

L’Ospedale Universitario di Zurigo, dove ieri mattina è morto Sergio Marchionne, ha deciso di rompere il rigoroso riserbo sul male che ha stroncato la vita dell’amministratore delegato della Fiat-Chrysler,  e ha diffuso un comunicato in cui, pur continuando a proteggere la regola della privacy che ispira tradizionalmente la sua condotta, e rinnovato il cordoglio alla famiglia, precisa (anche per evitare eventuali speculazioni) che  Sergio Marchionneda oltre un anno si recava a cadenza regolare presso il nostro ospedale per curare una grave malattia“. Ma,  “nonostante il ricorso a tutti i trattamenti offerti dalla medicina più all’avanguardia, il signor Marchionne è purtroppo venuto a mancare”.

“La fiducia dei/delle pazienti nei confronti del ricorso alle migliori terapie possibili e nella discrezione – spiega il comunicato – è cruciale per un ospedale. L’Ospedale Universitario di Zurigo (Usz) attribuisce enorme importanza al segreto professionale, e questo vale in egual misura per tutti i pazienti e le pazienti. Lo stato di salute è materia del/della paziente o dei relativi familiari. Per questo motivo fino a questo momento l’Usz non ha preso posizione in merito all’ospedalizzazione e al trattamento del signor Sergio Marchionne. Attualmente l’Usz è oggetto di diverse voci tendenziose da parte dei media relativamente alla sua cura”. Pertanto l’Ospedale spiega di avere diffuso il comunicato “per frenare il susseguirsi di ulteriori speculazioni”.

Dunque Marchionne era consapevole del gravissimo male che lo aveva aggredito, ma ha avuto la forza di tacerlo anche a chi gli stava vicino.

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