La Tass rivela il nome (fornito dal Tribunale) di una donna ucraina che avrebbe compiuto a Mosca l’attentato in cui morì la figlia dell’ideologo di Putin

La Tass ha fornito una sorprendente notizia (perciò tutta da verificare) sull’attentato nel quale fu uccisa a Mosca il 20 agosto scorso Daria Dugina, figlia dell’ideologo e ispiratore di Putin (foto a lato). La donna morì in un attentato compiuto con una bomba collocata nella sua auto, parcheggiata in una strada di Mosca.

L’agenzia di notizie russa sostiene, citando l’ufficio stampa del Tribunale di Mosca,  che la principale sospettata dell’omicidio, inserita in una lista di ricercati internazionali,  sarebbe tale Natalia Vovk , “che è stata inserita in una lista internazionale di ricercati”, come ha dichiarato un portavoce del tribunale. Secondo gli inquirenti, dopo aver commesso il crimine, Vovk e sua figlia sono fuggite in Estonia attraverso la regione russa di Pskov. Gli investigatori hanno anche stabilito che prima del crimine la donna aveva affittato un appartamento nello stesso edificio residenziale, dove viveva la vittima.

Daria Dugina, 29 anni, è rimasta uccisa nell’esplosione della sua auto sull’autostrada M1 della regione di Mosca. Il Servizio di sicurezza federale russo ha dunque comunicato alla Tass che l’omicidio è stato risolto. Secondo l’agenzia, l’omicidio è stato opera dei servizi segreti ucraini e l’autore è una cittadina ucraina di nome Natalia Vovk.
Il Centro per le relazioni pubbliche del Servizio di sicurezza federale russo ha comunicato che l’indagine è stata risolta: l’omicidio è stato compiuto dai servizi segreti ucraini e la responsabile è una cittadina ucraina di nome Natalia Vovk. (ANSA)

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