La Russia sposta la difesa missilistica al confine con la Turchia. Giallo sulla sorte dei piloti del caccia abbattuto

Nell'infografica realizzata da Centimetri la localizzazione dell'abbattimento del jet russo nei cieli della Siria. ANSA/CENTIMETRI
L’abbattimento del jet russo nei cieli della Siria.
ANSA/CENTIMETRI

E’ altissima la tensione tra Russia e Turchia dopo l’abbattimento del jet che Ankara accusa di aver sconfinato. E dopo aver spostato le navi (l’incrociatore russo Moskva avanza verso la costa di Latakia) si muove con i missili.  I sistemi di difesa anti missilistica S-400 saranno trasportati alla base militare russa di Khmeimim, a Latakia: lo annuncia il ministro della Difesa russa Serghiei Shoigu, all’indomani dell’abbattimento del jet russo da parte di F16 turchi, come riferisce la Tass.

“Una pericolosa escalation dei rapporti Russia Nato, che non può essere giustificata con alcun interesse, compresa la protezione dei confini”: è la prima delle tre conseguenze delle “sconsiderate azioni criminali delle autorità turche che hanno abbattuto l’aereo russo” ieri, ha dichiarato il premier russo Dmitri Medvedev.  “Le lunghe relazioni di buon vicinato – ha aggiunto – tra Russia e Turchia sono state minate”. Le “conseguenze dirette” potrebbero essere “la rinuncia a una serie di importanti progetti comuni e la perdita di posizione nel mercato russo da parte delle compagnie turche. Mosca ha espresso una “protesta risoluta” all’ambasciatore turco a Mosca per l’abbattimento del jet russo ieri da parte di F16 di Ankara.Il presidente americano Barack Obama ha chiamato Recep Erdogan esprimendo il sostegno di Usa e Nato alla Turchia e al suo diritto di difendere la propria sovranità, dicendosi anche d’accordo col premier turco sulla necessità di evitare un’escalation con Mosca. Intanto resta il giallo sulla sorte dei piloti del caccia abbattuto. L’ambasciatore russo in Francia Alexander Orlov ha fatto sapere che il secondo pilota del jet militare russo abbattuto ieri dalla Turchia è stato “soccorso” dall’Esercito siriano. L’altro sarebbe invece stato ucciso dagli jihadisti.

“E’ stata una pugnalata alle spalle da parte dei complici del terrorismo“. Così il presidente russo Vladimir Putin ha commentato ieri l’abbattimento da parte della Turchia di un jet russo che secondo Ankara avrebbe violato il suo spazio aereo, versione che Mosca nega. Quanto accaduto, ha detto Putin, “avrà conseguenze tragiche nei rapporti tra Russia e Turchia”. E ancora: è un “evento che va oltre i limiti dell’ordinaria lotta contro il terrorismo”. Intanto il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov cancella la sua visita prevista per domani ad Ankara e Mosca sconsiglia i viaggi in Turchia mentre il ministero della Difesa russo parla di un “atto ostile” da parte della Turchia anche se vengono escluse minacce militari al Paese.

“Gli Usa confermano che il jet russo non avrebbe risposto agli avverimenti turchi. “La Russia – ha avvertito tra l’altro il presidente Usa Barack Obama – deve spostare l’obiettivo dei suoi interventi” per colpire l’Isis e non i ribelli anti-Assad: la pace in Siria va vista attraverso i principi consolidati a Vienna”. “La Turchia – dice il presidente Usa – ha il diritto di difendere il proprio territorio”.

I due piloti del jet russo abbattuto dalla Turchia si sono lanciati col paracadute e da terra un gruppo di ribelli siriani ha aperto il fuoco contro di loro. Entrambi, fanno sapere i ribelli, sarebbero stati uccisi. Dopo che il jet russo è stato abbattuto – ha detto il comandante di un gruppo di ribelli turcomanni nel nord della Siria, citato dall’agenzia di stampa turca Dogan “abbiamo sparato a entrambi i piloti mentre stavano atterrando con il paracadute. I loro corpi sono qui”. Parole smentirte, però, dalla tv turca che fa invece sapere che i piloti sarebbero vivi e si sarebbe aperto un canale per tentare la loro liberazione.

La Nato lancia un appello alla “calma e alla de-escalation” e sottolinea la necessità di “rafforzare il meccanismo per evitare questi incidenti nel futuro”. Lo dichiara il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine del Consiglio Atlantico indicando che oggi ci sono stati contatti diretti tra Ankara e Mosca. “Gli accertamenti di diversi alleati hanno confermato” la versione della Turchia. Così Stoltenberg, ha risposto a chi chiedeva se l’Alleanza potesse affermare che il jet russo abbattuto aveva violato lo spazio aereo turco come sostenuto da Ankara. Fonti Nato confermano che per informazioni concordanti il Su-24 aveva sconfinato quando è stato colpito.

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