La protesta di Taranto e dei sindacati per un altro infortunio mortale sul lavoro all’Ilva

La città di Taranto, i sindacati, il mondo del lavoro hanno reagito con veemenza e costernazione alla ennesima sciagura sul lavoro legata all’attività dell’Ilva segnata dalla morte di un operaio della ditta di carpenterie metalliche

L’esterno del cantiere nell’Ilva dove è avvenbuto l’incidente mortale (Foto di Giacomo Rizzo per Ansa) 

Ferplast dell’appalto Ilva, Angelo Fuggiano, di 28 anni, mentre lavorava nel reparto Ima, al quarto sporgente del porto di Taranto, gestito dal Siderurgico. Durante il cambio funi per la macchina scaricatrice DM 6, un cavo è saltato durante la fase di ancoraggio della parte finale travolgendo il lavoratore. Vani sono risultati i tentativi di rianimazione da parte degli operatori del 118.

Dopo l’incidente, le segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto hanno proclamato lo sciopero dei dipendenti diretti e dell’appalto dalle 11 di oggi fino a tutto il primo turno di domani. L’azienda in una nota afferma che “sono in corso da parte dell’azienda tutte le indagini per poter risalire alle cause dell’evento”. L’Ilva esprime “profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia”.

“Si è superato qualunque limite di sopportazione. E’ una strage continua. La parola emergenza nazionale ormai è riduttiva rispetto a quanto sta avvenendo”, ha detto la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso. “C’è bisogno – ha concluso – che il Parlamento prenda la parola” su questo tema.

Nel corso di una riunione “con i massimi vertici aziendali in cui si chiedeva al sindacato l’interruzione dello sciopero per evitare problemi di sicurezza impianti che avrebbero prodotto la fermata dello stabilimento intero”, le Rsu di Fim, Fiom, Uilm e Usb hanno “ribadito l’assenza di ogni possibilità di prendere in considerazione quanto proposto”. Lo rendono noto le organizzazioni sindacali, “ribadendo la validità in pieno del comunicato di sciopero che viene confermato” e riservandosi, “a valle dell’incontro in Prefettura previsto per le ore 17.30, ulteriori iniziative”

Quello di Taranto non è l’unico incidente sul lavoro della giornata. Tre operai che stavano eseguendo lavori di sistemazione dei piloni della strada delle Tre Valli Umbre nel territorio di Arquata del Tronto, danneggiata dal terremoto, sono rimasti seriamente feriti in un incidente sul lavoro. Erano su una piattaforma che, per cause che sono al vaglio degli investigatori, si è ribaltata facendoli precipitare. Tutti hanno riportato gravi traumi al torace. Uno di loro, il più grave, è già stato trasferito in eliambulanza al Torrette.

Un altro incidente è avvenuto a Torino. Sono gravi le condizioni di un uomo che è precipitato nella tromba dell’ascensore di un palazzo al civico 106 di corso Agnelli. L’uomo era impegnato in alcuni lavori di manutenzione.

Commenta per primo

Lascia un commento