La “mossa” della scarpa contro Moscovici/ L’europarlamentare della Lega la motiva così. E replica anche a Gramellini

Angelo Ciocca, europarlamentare della Lega, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus (l’emittente dell’Università Niccolò Cusano) nella trasmissione “L’Italia s’è desta”,  condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, per spiegare il motivo della sua clamorosa sortita a Bruxelles appena terminata la conferenza stampa nella quale Moscovici, commissario europeo per l’Economia, ha motivato il rigetto della manovra economica del governo Italiano. Ciocca (come mostra la foto) è salito sul palco, si è tolto una scarpa e, avvicinatosi al tavolo dei relatori, ha simbolicamente calpestato la risposta dell’Ue all’Italia. «Moscovici – dice Ciocca – all’inizio mi ha scambiato per un suo collaboratore. E’ grave perché vuol dire che non sa neanche chi lavora per lui e chi lavora con lui. D’altronde, costoro, rispetto della fatica e del lavoro non ne hanno. Ho calpestato i suoi fogli con una suola rigorosamente made in Italy. Durante la conferenza stampa ero così deluso e innervosito dalle parole di Moscovici che me ne stavano andando. Poi, quando i giornalisti hanno iniziato a fare domande scomode, Moscovici ha detto: la conferenza è finita, andiamo. E allora ho voluto fare questo gesto simbolico, un messaggio forte e chiaro per dire che l’Italia merita rispetto e non è più disposta a farsi calpestare. Quindi questa volta non è stato un gesto studiato. Le cose fatte di cuore ti portano a fare la cosa giusta».

«La cosa che mi ha obbligato a difendere il mio Paese – spiega ancora Ciocca –  è stata la risposta di Moscovici alla domanda di un giornalista del Corriere che gli ha chiesto: “Quando lei è stato ministro dell’economia francese ha sempre ignorato le regole europee definendole stupide e adesso perché va contro l’Italia? ” E la risposta di Moscovici è stata: “Ma io sono stato obbligato in quel momento storico perché la Francia era in un momento difficoltà, perché aveva 6 milioni di poveri“. Noi ne abbiamo 5 milioni, qual è l’obiettivo dell’UE, farci arrivare a 6 milioni? Tu devi misurare la manovra, dovresti argomentare la manovra, invece lui ha difeso la sua linea sostenendo che la Francia aveva 6 milioni di poveri, forse lui non sa che noi ne abbiamo 5? Lui dice: Basta  alle concessioni all’Italia perché siamo stati disponibili coi governi passati, non siamo disponibili con questo. Quindi si tratta di un giudizio politico, non c’è stata una valutazione tecnica nel merito della manovra. Ho ascoltato tutte le bugie dette in conferenza stampa, non ho interrotto nessuno. A fine conferenza stampa, in un’aula che non è istituzionale, ho fatto quello che il popolo italiano avrebbe voluto fare. Ho ricevuto tanti complimenti da gente che mi ha detto: non siamo più disposti ad essere calpestati da questa Europa, siamo disposti ad essere noi a calpestare tutte le cose che vengono fatte contro il nostro Paese. Ho definito ‘shit’ il documento di Moscovici e gliel’ho detto. Reazioni? Per ora non c’è stata alcuna reazione, non mi ha detto niente Moscovici. Gramellini dice che ho scritto nella pagina Wikipedia di essere il Brad Pitt della Lega? Non saprei neanche come intervenire su Wikipedia, non è il mio sito internet».

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