La magia del Natale con Roberto Bombassei. Intervista all’illusionista lombardo, tra solidarietà e collezioni

di FRANCESCA CAPRI/ Dicembre è un mese incantevole per molti motivi: è il mese del Natale, dei regali, delle vacanze in famiglia, dei pranzi  con i piatti della tradizione, dei camini accesi, dei mercatini artigianali, degli addobbi, delle luci e  dei giochi. È  un mese magico per eccellenza. Per questo la nostra redazione ha voluto incontrare uno dei più esclusivi artisti e illusionisti italiani. Stiamo parlando di Roberto Bombassei, 47 anni, occhi azzurri profondi, sguardo penetrante, che fin da bambino ha avuto un dono particolare: quello di incantare le persone grazie alla magia.
Roberto ci racconti come è nata la tua passione per la magia?
“A otto anni vidi per la prima volta un prestigiatore eseguire giochi di magia e fu amore a prima vista.
Decisi, in quel momento, che volevo diventare come Lui: magico. Volevo anche io riuscire ad accendere quel lampo di meraviglia negli  occhi della gente!”.
Come si fa a diventare maghi?
“Mago è un termine troppo utilizzato in tanti campi. La magia è una forma d’arte, quindi la vera definizione è ‘artista magico’ e lo si diventa con la passione, certo, ma soprattutto attraverso molto studio. Non si tratta solo di pratica ripetuta o imitata. Artisti si nasce, e io ho avuto la fortuna di avere questo dono che con amore, impegno e passione costante mantengo vivo. Il trucco per restare magici è: inventarsi ogni  giorno e non smettere di migliorarsi. Solo così si possono raggiungere tanti traguardi importanti. E il tuo dono riesce a portarti in altri mondi”.
Sta dicendo che la magia nasce con noi?
“Esattamente, fa parte dell’essere umano fin dalla nascita. Fa parte di noi, del nostro DNA. Poi però, nel corso della vita, perdiamo il senso del magico e del meraviglioso. Il mio lavoro, come artista, sta nel risvegliare queste emozioni, portare alla luce i sogni e il senso della meraviglia che vive ancora in noi, seppur celato. Vede, lo dico spesso, il mio lavoro oltre a provocare un sorriso sincero e un po’, diciamo, di felicità, serve a richiamare quella passione gioiosa e magica per la vita in ciascuno di noi, la stessa passione che ci permetterà di vivere la vita pienamente. Ricordiamoci che una vita senza passione è una vita vuota”.
Lei utilizza semplici oggetti come carte, monete, palline, addirittura il nulla e dal nulla crea. C’è sempre un trucco?
“Il mio lavoro da artista è proprio quello di creare qualcosa che non esiste ma che in realtà esiste per stupire e appassionare chi guarda. Il trucco, come lei l’ha definito, forse in realtà non è mai esistito. Mi spiego meglio: ci sono alcune volte che, durante una performance, accadano cose che non sono previste ma che sono così forti che sembrano veramente magiche. Indovinare quello che la gente pensa è una di queste.”
Si esibisce in posti bellissimi, cene private e convention aziendali per persone di tutti i ceti sociali. Qual è il suo pubblico ideale?
“Mi esibisco su invito in importanti cene private e in luoghi molto esclusivi. Ma posso dire, con estrema sincerità, che non esiste un pubblico ideale, ogni volta è un pubblico ideale. Grazie alla magia, come mezzo di comunicazione, riesco a stabilire una connessione con la gente, cercando di leggere  dentro gli occhi delle persone emozioni, desideri, e cosa importante, i loro sogni”.
Perchè uno spettacolo di magia piace così tanto ad adulti e bambini?
“Forse perché la magia è una forma d’arte educata, rispettosa verso le persone, mai invasiva. Ogni spettatore è realmente coinvolto emotivamente e, alla fine, ciascuno torna a casa con una straordinaria esperienza.
Esperienza che può essere una carta scelta che sparisce o si trasforma nelle proprie mani, una banconota che rimane sospesa a mezz’aria, un qualcosa solo pensato nel proprio inconscio, che risulta già scritto. Sogni, ecco, sia gli adulti che i bimbi, dopo uno spettacolo, portano a casa nuovi sogni, magari la consapevolezza di averli e certamente la voglia di realizzarli”.
Ma Roberto Bombassei non è solo un artista magico per eventi esclusivi, colleziona, crea e scrive…
“Sì, qualche anno fa ho scoperto che grazie alla scrittura potevo parlare di tutte le mie passioni.
E cosi, partendo dal mio mondo magico, ho pubblicato sulle più importanti riviste magiche italiane ed estere i miei pensieri, le mie idee e le mie creazioni, tramite conferenze e dimostrazioni per prestigiatori ed esperti del settore. Come scrittore ho pubblicato tre romanzi, dieci opere di saggistica e dieci libri di poesie, oltre ad aver creato la serie delle cosiddette interviste impossibili”.
So cha alcuni suoi progetti riguardano i bambini…
“Ho organizzato il primo corso in Italia per bambini e ragazzi dedicato all’arte dei prestigiatori dal titolo ‘mamma voglio diventare un mago’ e ho pubblicato per i più piccoli la collana ‘Colora la magia’, quattro libri con notizie sulla storia degli illusionisti e decine di disegni da colorare dei più grandi prestigiatori del mondo: studiare e sapere la storia della nostra arte ha per me un valore fondamentale”.

E della sua passione per Houdini che ci dice? “Beh, che è sicuramente una grande passione! Ho organizzato nel 2006 la prima mostra in Italia dedicata al più grande illusionista del XX secolo: Harry Houdini, un tributo a una figura immortale dell’arte magica”.

La sua magia per la solidarietà, ce ne parla? “La nascita della mia secondogenita affetta da fibrosi cistica ha scatenato in me il desiderio di sensibilizzare e adottare progetti di ricerca su questa malattia multiorgano che attualmente non ha una cura. Dal novembre 2012 ho ideato ed organizzato lo spettacolo ‘Magie per la ricerca’, il cui ricavato, ogni anno da ben dodici anni, si traduce in una raccolta fondi per la ricerca sulla fibrosi cistica. Nel 2020, dopo nove anni di volontario attivo, ho creato la FC ALTOMILANESE, associazione nata per sensibilizzare e promuovere la ricerca sulla fibrosi cistica, diventata nel 2022 DELEGAZIONE FFC ALTOMILANESE LEGNANO di Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica. Nel maggio 2021 il mio libro ‘RESPIRIAMO INSIEME – VIAGGIO NEL MONDO DELLA FIBROSI CISTICA’ viene considerato il miglior testo non medico sulla fibrosi cistica. Finanziare la ricerca è ormai una mission, per me e per il mio team”.

Una curiosità per chiudere l’intervista, cosa si aspetta un artista magico sotto l’albero? “Di trovare sempre persone disposte a giocare con sè stesse e con il mondo, nonostante la vita a volte le metta a dura prova. Personalmente, un dono che desidererei fortemente trovare è la speranza…”.

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