La Danimarca chiude (e poi riapre) il traffico ferroviario con la Germania per fermare i migranti

Danimarca immigratiNel giorno in cui il presidente della Commissione europea, Juncker, illustrava il suo piano per l’accoglienza dei rifugiati nei paesi europei (ndr: ne riferiamo in altro articolo) e appena 24 ore dopo che la Merkel si era lanciata nella offerta (contestata anche in Germania) di 500mila migranti da ospitare nel suo paese ogni anno, è arrivato dalla Danimarca un segnale opposto. Anzi drastico: sospeso a tempo indeterminato il traffico ferroviario con la Germania. Ma dopo pochade ore ci ha ripensato e ha riattivato il transito. Tuttavia resta  chiusa per ragioni di sicurezza una superstrada nel nord del Paese che era attraversata da migranti che cercavano di raggiungere la Svezia a piedi. Gli immigrati erano fuggiti da una scuola dove erano stati collocati in attesa di registrazione nella città di Padborg. Secondo quanto riferisce il settimanale tedesco Die Zeit, se non si lasciano registrare la polizia rimanderà in Germania i profughi entrati in Danimarca. Il sito precisa che “circa cento persone” sono arrivate nella notte a Padborg e “diverse centinaia” hanno raggiunto Rodby sull’isola di Lolland: “tutti” sono stati alloggiati in alcune strutture. Però i migranti in arrivo in una scuola di Rodby adibita ad ostello sono stati presi a sassate da non meglio precisati “xenofobi”.

Notizie discordanti rispetto alle profferte della Merkel arrivano anche dalla Germani: l’amministrazione della regione sud-occidentale tedesca con capoluogo Stoccarda ha dichiarato di non poter accogliere altri migranti: “Il Baden-Wuerttemberg non può prendere più nessuno, oggi, in quanto per la prima volta tutto lo spazio a disposizione è esaurito”, ha detto alla Dpa il capo della cancelleria regionale, Klaus-Peter Murawski.

E anche in Ungheria le cose non vanno meglio. Un avviso shock è apparso ad Asotthalom, al confine tra Ungheria e Serbia: un manifesto incollato alle stazioni dei bus mette in guardia dal “rischio contagio dalle malattie dei migranti”. L’avviso contiene due foto:  in una si vedono dei medici che, con protezioni anti-infettive, trasportano una persona morta in barella; nell’altra si vede un braccio devastato da piaghe. “Non toccate gli oggetti lasciati dai migranti: vestiti, abiti, scatole di conserve e anche bottigliette d’acqua. I migranti portano malattie e rischiate di essere contagiati”, recita l’inquietante avviso. Si avvertono i cittadini che nel caso avessero toccato senza guanti di protezione questi oggetti e dopo qualche giorno si presentino sintomi come “diarrea, vomito, esantemi sul corpo”, di recarsi immediatamente da un medico. L’avviso è siglato dalle autorità del Consiglio municipale, dove è al potere Jobbik, il partito di ultradestra antisemita e anti Ue, e anche dal locale rappresentante del governo centrale di Budapest.

E’ un’invasione, dobbiamo fermarli, altrimenti l’Unione europea scomparirà”, sostiene il sindaco di ultradestra. “Bruxelles dovrebbe fare i campi di accoglienza in Arabia Saudita o Bahrein”. Asotthalom è un villaggio ungherese a ridosso del confine con la Serbia, uno di quelli dove il muro anti-migranti di Viktor Orban raccoglie maggiori consensi e dove la polizia va a ‘caccia’ dei profughi nelle foreste. Il premier ungherese oggi ha annunciato che vuole accelerare la costruzione della barriera, che dovrebbe essere finita entro una settimana.

 

Commenta per primo

Lascia un commento