ItalConte: missione compiuta. Gli Azzurri vincono a Baku e si qualificano in anticipo per Euro 2016. Conte: “Agli Europei per trionfare”. Passano anche Belgio e Galles

italiadi Fabio Camillacci/

Eder-El Shaarawy, più Darmian. L’Italia vince 3-1 a Baku contro l’Azerbaigian e stacca il biglietto per Euro 2016 con un turno di anticipo rispetto al calendario del girone di qualificazione. A segno dunque, il brasiliano “oriundo” della Samp, l’egiziano di Savona oggi “faraone” a Montecarlo e il terzino ex Torino che si è consacrato in Inghilterra con la prestigiosa maglia del Manchester United. Non è un trionfo, per carità, ma neanche un dettaglio, viste le difficoltà dell’Olanda costretta a lottare fino all’ultimo per accedere agli spareggi e il “last minute” della Germania campione del mondo. E soprattutto se consideriamo da dove la nazionale era ripartita: il disastro mondiale.

Una grande iniezione di fiducia per gli Azzurri di Antonio Conte. Un’altra potrà arrivare martedì a Roma contro la Norvegia, contro la quale l’Italia a questo punto si gioca il primo posto nel gruppo forte di due punti di vantaggio. Basterà un pareggio per essere aritmeticamente primi. Sarebbe importante anche per il ranking Uefa: la possibilità di rimanere sesta e dunque anche testa di serie agli Europei di Francia. A quella classifica contribuisce anche il tris di gol calato a Baku, massimo bottino dell’anno della gestione Conte. Il c.t. al termine ha dichiarato l’obiettivo: rendere orgogliosi i tifosi di questa Nazionale. Un saggio l’ha dato a Baku con una squadra effervescente, contro un avversario che in casa sua era già stata capace di mettere in crisi la Croazia.

Azerbaigian-Italia, il primo tempo. Il modernissimo stadio Olimpico di Baku offre il colpo d’occhio stroboscopico delle luci delle due bandiere lungo la cinta esterna, ma dentro non c’è quel pienone d’orgoglio azero annunciato. La condizione ambientale più sfavorevole sembra quella atmosferica: vento e pioggia. Conte sceglie un’Italia inedita, El Shaarawy ala per un 4-4-2 elastico, capace di diventare un 4-2-4 quando Candreva spinge dall’altra parte. In fondo è un ritorno alle origini, all’idea che allargare il gioco serve, a prescindere dall’efficacia personale di chi lo fa. Verratti affiancato da Parolo ha le chiavi del centrocampo. L’Italia prende subito il pallino in mano, ed è inevitabile che il meccanismo nuovo fatichi ad ingranare. Verratti rimane schiacciato dal suo marcatore, Eddy, ruba palla più che trasformarla in oro e il gioco poggia quasi sempre su Candreva. Lo schema preferito sembra il lancio di Bonucci. La squadra di Prosinecki mette quel che ha, ovvero corsa e ingenuità, e sono suoi i primi due tiri in porta della partita, entrambi con Armigulyev (6′ e 11′). A quel punto arriva il morso azzurro. Il lancio al volo di Verratti sembra proprio lo scatto di un cobra, Eder sfrutta l’assist solo davanti al portiere per l’1-0 che può incanalare la partita, come chiesto da Conte. Al 15′ Pellè ha la palla per il raddoppio, ma spara da dentro l’area sul portiere l’assist di Eder. La partita si placa, l’Italia la addormenta così tanto che alla mezzora arriva il pasticcio Chiellini-Bonucci: un doppio errore sul lancio che pesca Ismailov e i difensori azzurri servono a Nazarov la palla dell’1-1 che riaccende animi e incontro. La frustata brucia, El Saharawy prova subito a curarla con una girata dal limite che sfiora la traversa, al 35′. Ci prova ancora Candreva che vede il portiere fuori dai pali ma il suo tiro cross al 42′ è sopra la traversa. Ancora un minuto, e la giocata da manuale vale il raddoppio: Eder serve Candreva in area, finta al portiere e assist per El Shaarawy che deve solo spingere nella porta vuota il 2-1.

Azerbaigian-Italia, la ripresa. Per non ripetere l’errore del primo tempo, gli azzurri rientrano in campo con un ritmo diverso, per chiudere la partita. Pellè svirgola al 7′, El Shaarawy esaltato dal gol diventa giocatore a tutto campo, la coppia Verrati-Parolo cresce minuto dopo minuto. Sono soprattutto i limiti tecnici degli azeri emersi alla distanza a riconsegnare la partita in mano all’Italia, che sfiora il terzo gol ancora con Eder, al 16′, ma ci pensa Sadygov a salvare sulla linea il pallonetto del brasiliano lanciato a rete in solitario. La rete è nell’aria, e la firma Darmian al 20′: palla rubata a Nazarov e gran destro da 25 metri. Resta il tempo per un bel destro di Eder che Agayev para sul secondo palo e per l’assalto finale degli azeri. È ancora l’Italia a sfiorare il gol, con l’ingresso di Giovinco che fa impazzire i difensori azeri: ne nasce l’espulsione finale di Husenyov e la punizione su cui solo la traversa nega il quarto gol. Non sarebbe stato di troppo (nella foto Gazzetta dello Sport-Getty Images: l’abbraccio del gruppo azzurro).

Conte sogna in grande. A fine partita il c.t. azzurro proclama: “Italia all’Europeo per vincere: voglio creare una macchina da guerra. Bisogna sempre essere ambiziosi: con le nostre qualità ce la giochiamo con tutti. Poi l’immancabile polemica: “Testa di serie? L’Italia è davanti alla Croazia in classifica, ma non nel ranking Fifa: non capisco”. Replica Conte. Ma all’Europeo si terrà conto del ranking Uefa.

Le altre qualificate dal sabato dedicato a Euro 2016. Stasera, con l’Italia, volano al Campionato d’Europa anche Belgio e Galles. Olanda quasi fuori, la Croazia spera negli Azzurri. I “Diavoli Rossi” belgi fanno festa travolgendo Andorra; Bale e compagni già in Francia per merito loro, ininfluente la sconfitta della Bosnia. Agli “Oranje” non basta il successo in Kazakistan: la Turchia resta terza con il successo in Repubblica Ceca. I croati Perisic e Kalinic, entrambi in gol con la Bulgaria, tiferanno Italia contro la Norvegia.

Commenta per primo

Lascia un commento