IMMACOLATA COL CAMPIONATO/ Serie A: il big-match del 15° turno di scena nella giornata della festa religiosa. A Torino, una Juventus in pieno stile Allegri, stende il Napoli di Mazzarri. Decisiva una rete di testa segnata da Federico Gatti, ancora una volta determinante una settimana dopo il gol di Monza

di FABIO CAMILLACCI/ Juventus-Napoli: il derby di sempre per i partenopei, una partita quasi come tante altre per la Vecchia Signora. Ma Juve-Napoli di questo 8 dicembre festa dell’Immacolata Concezione, ha anche un altro significato: il direttore sportivo Cristiano Giuntoli contro il suo passato. Un passato vittorioso condito da uno storico scudetto conquistato all’ombra del Vesuvio. Ecco perchè il Napoli quest’anno si è presentato all’Allianz Stadium col petto in fuori, con lo scudetto cucito sul petto, da campione d’Italia. Non è bastato, perchè Madama si è imposta per 1-0 in questo anticipo dell’Immacolata Concezione valido per la 15° giornata di Serie A. Decisiva la rete di Federico Gatti al 51′.

Primo tempo senza gol ma ricco di emozioni e capovolgimenti di fronte. Il Napoli parte forte e dopo 8 minuti Di Lorenzo chiama Szczesny alla grande risposta su un insidioso tiro da posizione angolata. Al 19′ occasione enorme per la Juventus: Chiesa scatenato serve alla perfezione  Vlahovic tutto solo in area, ma la conclusione del serbo non è chirurgica e viene stoppata da Natan; sul rimpallo, McKennie prova la rovesciata col pallone che però finisce in Curva. Al 28′, occasionissima per Kvara, servito da Osimhen: il georgiano tutto solo davanti al portiere bianconero spreca tirando fuori. La prima frazione di gioco si chiude così a reti bianche. Napoli più attivo e intraprendente dei padroni di casa. Pesa il grave errore di Kvara.

Nella ripresa la svolta decisiva. Dopo 6 minuti del secondo tempo, ecco il gol che spacca la partita e la decide. Minuto 51: cross di Cambiaso dalla destra e perfetto colpo di testa di Federico Gatti; fino a oggi, il 25enne difensore è stato un valore aggiunto per la Juventus (nella foto: Gatti abbracciato da Vlahovic e Danilo dopo il gol vittoria). Un’altra rete da tre punti, un altro gol pesantissimo dopo quello di Monza una settimana fa. La reazione del Napoli è sterile e disordinata; annullato per fuorigioco un gol di Osimhen. La rocciosa difesa juventina regge fino al 96′ quando la gioia di Allegri, dei suoi ragazzi e dei tifosi bianconeri può finalmente esplodere per una vittoria veramente pesante. Juve nuovamente da sola in testa alla classifica in attesa di Inter-Udinese di sabato sera.

L’analisi: la Juve. Questa Juventus è sempre più a immagine e somiglianza di Massimiliano Allegri: tosta, compatta, cinica, di corto muso. Rispetto all’anno scorso c’è una differenza sostanziale: nella stagione 2022-2023, la Juve partiva bene, durava 20 minuti  e poi spesso crollava o veniva ripresa. Oggi invece, Rabiot e compagni sono capaci di segnare in qualsiasi momento delle partite e di reggere l’urto del ritorno degli avversari. E’ una testuggine, un fortino difficile da espugnare. E soprattutto è un gruppo forte.

Il Napoli. I campioni in carica continuano a pagare dazio negli scontri diretti; accadeva anche con Spalletti in panchina per la verità. In queste sfide i partenopei giocano bene, ma, alla fine escono spesso sconfitti. Forse una questione di personalità ed esperienza dei calciatori che formano la rosa degli azzurri. Una squadra che rispetto a quella campione d’Italia, non ha gioco e soffre troppo in difesa. Per Walter Mazzarri c’è ancora tanto su cui lavorare.

 

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