Il sindaco di Riace da campione dell’accoglienza dei migranti ad accusato di concussione e truffa

Una settimana fa “l’Espresso” gli aveva dedicato tre pagine, foto, intervista, come campione mondiale dell’accoglienza ai migranti. Un anno fa la rivista Fortune lo aveva collocato al 40° posto tra le personalità più influenti nel mondo. Rai Fiction ha anche annunciato la realizzazione di una fiction su di lui, che sarà interpretato da Beppe Fiorello. Oggi i siti e i giornali sono costretti a dedicargli altrettanto rilievo perché è accusato di abuso d’ufficio, concussione e truffa aggravata. Parliamo di Domenico Lucano, sindaco di Riace, il paese in provincia di Reggio Calabria famoso per i due bronzi di epoca greca ripescati nel mare Ionio e ammirati ora nel museo di Reggio Calabria. Quei reati, secondo l’ipotesi accusatoria della Procura della Repubblica di Locri,  li avrebbe commessi per il conseguimento di erogazioni pubbliche in relazione alla gestione del sistema di accoglienza. Con lui è indagato Fernando Antonio Capone, presidente dell’associazione Città Futura-don Pino Puglisi.

Ieri, la Guardia di finanza ha acquisito documenti in Comune e notificato a Lucano l’avviso di garanzia.
Il sindaco aveva avuto sentore di qualcosa perché nella intervista all’Espresso si era detto, sì, orgoglioso del lavoro fatto per l’accoglienza dei migranti, ma anche “sfiduciato e indignato con lo Stato” dopo che Ministero dell’Interno e la Prefettura di Reggio Calabria avevano sospeso l’erogazione dei fondi per “presunte irregolarità”.
Ora vedremo quali sviluppi avrà la vicenda giudiziaria.

Nella foto pubblicata dall’Espresso Domenico Lucano mentre installava il tabellone all’ingresso di Riace con la targa “paese dell’accoglienza”, titolo patrocinato anche dall’Unione europea

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