Il ricordo più bello di Fabrizio Frizzi viene da Valeria Favorito che salvò donandole il midollo osseo

“Ero andata a Roma qualche giorno fa per portargli di persona il mio invito di nozze, volevo che lui fosse il mio testimone. Mi disse: se le mie forze me lo consentiranno, oggi sto bene, domani non so”. Questa la più toccante testimonianza sulla generosità di Fabrizio Frizzi, il popolarissimo e amato conduttore tv stroncato stanotte a 60 anni da una emorragia cerebrale nell’ospedale Sant’Andrea a Roma. E’ la testimonianza di Valeria Favorito, la giovane veronese (allora dodicenne, malata di leucemia)  alla quale Frizzi donò il midollo osseo nel 2000 mentre stava girando una fiction, salvandole la vita. “Con lui ho perso un fratello”, continua Valeria tra le lacrime. “Dopo l’intervento – aggiunge – ci siamo visti un sacco di volte”. E il medico che eseguì il trapianto – Fabio Benedetti del Reparto di Trapianto del midollo ed ematologia del Policlinico di Verona – conferma: “Frizzi donò midollo e poi tornò al lavoro.  Il donatore c’era ma il trapianto veniva rimandato perché Fabrizio Frizzi era troppo impegnato nella registrazione di una fiction.  “Lei era giunta da noi da pediatria – ricorda Benedetti – ed era in condizioni gravissime. Tramite il sistema di donazione nazionale sapevamo che c’era un donatore compatibile ma da Roma non arrivavano risposte perché era sempre impegnato e così mi sono impuntato e ho fatto di tutto per accelerare i tempi”. “Frizzi – racconta – quando ha saputo del caso di Valeria è stato grande: anziché seguire la prassi, rinunciando in parte anche alla privacy, anziché i cinque giorni di ricovero tra prelievo e post intervento si è preso solo 48 ore per procedere con la donazione”. “Ha donato a Roma ed è tornato immediatamente a lavorare – prosegue – e noi, caso unico nella nostra storia che conta centinaia e centinaia di trapianti, abbiamo fatto l’intervento di domenica”. Poi Valeria, guardando la televisione, ha scoperto che quel midollo che le aveva salvato la vita era di Frizzi. “Lo ha raggiunto a bordo campo del ‘Bentegodi’, lo stadio di Verona, durante una ‘Partita del cuore’ – ricorda Benedetti – E lì si sono abbracciati tra le lacrime. Non si staccavano più l’uno dall’altra”. “Frizzi – aggiunge – è tornato più volte a Verona. Un altro bel momento è stato per i 18 anni di Valeria. Tutti in un locale del centro a festeggiarla e c’era anche lui, quello che lei chiamava il suo fratello più grande, mentre per Frizzi lei era la sorellina”.

E così Fabrizio diventò testimonial dell’Unitalsi fin dal 2001 ed ha prestato il suo volto e la sua disponibilità per la Giornata nazionale, l’evento più importante che l’Associazione organizza ogni anno e che coinvolge migliaia di volontari e ammalati in tutta Italia. Per anni ha partecipato a diversi pellegrinaggi verso Lourdes. “Ci ha lasciato un amico, un professionista, un pezzo della storia del piccolo schermo. Ma con lui abbiamo perduto anche un volontario, una persona scrupolosa e attenta ai bisogni dell’altro, che sa chinarsi verso chi è in difficoltà, senza nessuna forma di pietismo ma solo e sempre con il suo grande sorriso”, ha detto il presidente dell’Unitalsi Antonio Diella che da più dieci anni ha condiviso con Fabrizio tanti pellegrinaggi verso Lourdes e tante serate in favore dei bambini e degli ammalati dell’Unitalsi.
“Di Fabrizio mi ha sempre colpito la sua estrema gentilezza, quella sua affabilità che insieme al suo sorriso sapeva conquistarti. Mai un no, mai un ‘non posso’, sempre disponibile a partire per abbracciare i bambini e le persone che soffrivano. Ci mancherà una persona veramente speciale”.

Rita Dalla Chiesa: “Mancherà a tutti”. Lui un autentico gentiluomo, lei una signora della tv. Nella vita sono stati una coppia, per anni, ma “la verità è che siamo sempre rimasti in ottimi rapporti con rispetto e amicizia”.  Anche Rita Dalla Chiesa è andata all’opedale Sant’Andrea, dopo la notizia della morte di Frizzi. “Mancherà a tutti”, con questa unica frase Dalla Chiesa ha risposto ai giornalisti che l’attendevano all’uscita dell’ospedale. Gli ex coniugi Fabrizio Frizzi e Rita dalla Chiesa (sposati dal 1992 al 1998) erano tornati fianco a fianco nel 2015 ma solo in in tv per condurre un programma insieme, ‘La posta del cuore‘ su RaiUno. Alla fine del loro matrimonio Fabrizio e Rita si erano entrambi rifatti una vita, trovando nuovi amori: Frizzi sposò nel 2014 la giornalista di Sky Tg24 Carlotta Mantovan, madre di sua figlia.

40 anni di professione col sorriso sulle labbra

Fabrizio Frizzi in occasione della presentazione del programma Rai “L’eredità”, Roma, 22 settembre 2016. (foto Ansa di Maurizio Brambatti)

Volto molto amato dal pubblico, Fabrizio Frizzi ha esordito in Rai con la tv dei ragazzi nella trasmissione a 20 anni con ‘Il barattolo’ nel 1980. Da ‘Scommettiamo che’ a ‘Europa Europa’, dal preserale ‘Luna park’ alla maratona benefica ‘Telethon’, è diventato uno dei volti più popolari e amati di RaiUno.

Ha condotto per 15 anni Miss Italia (e proprio al concorso nel 2002 ha conosciuto la moglie, giornalista a Sky Tg24).

Grande appassionato di musica, fratello di Fabio il musicista autore di grandi colonne sonore, ha conquistato il pubblico giovane mettendosi in gioco come concorrente di ‘Tale e quale show‘ condotto da Carlo Conti, di cui era grande amico, con cui ha fatto la staffetta per L’eredità. Frizzi è stato anche doppiatore dei film d’animazione: la sua voce è indissolubilmente legata al cowboy di Toy Story.

Il suo stile di conduzione era ispirato a Corrado e la sua fama è tale da essersi meritato una citazione sul numero 2778 di Topolino. Il 18 febbraio 2009, infatti, è stata pubblicata la storia “I Bassotti e gli insoliti ignoti”, dove i furfanti partecipano al quiz Soliti ignoti-Identità nascoste condotto da Paprizio Sfrizzi, versione topoliniana del Frizzi nazionale.

Malgrado siano 73 i programmi condotti quello in cui il pubblico lo ricorderà sempre è Miss Italia: Fabrizio, infatti è stato il padrone di casa del concorso di bellezza per ben sedici edizioni, dal 1988 al 2002 e dal 2011 al 2012. Seppure la sua carriera sia indissolubilmente legata al piccolo schermo e, in particolare, al ruolo di conduttore, Frizzi negli anni si è distinto anche come doppiatore e, in qualche caso, come attore di fiction. Non solo, ha anche partecipato in qualità di concorrente in programmi di successo, come ‘Ballando con le stelle’. Ma nella carriera di Frizzi anche l’Arena di Verona nella Vedova Allegra nel ruolo del barone Mirko Zeta, con Cecilia Gasdia e Luca Canonici e la partecipazione di Andrea Bocelli. L’unico programma che manca nel palmares di Frizzi è il Festival di Sanremo.

La lotta contro il male che lo aveva colpito
All’ANSA aveva raccontato che stava combattendo con tenacia “anche se non è ancora finita. Ogni tanto come è normale, qualche momento di sconforto può esserci, ma l’affetto della famiglia, del pubblico e degli amici è una luce che illumina tutto. La vita è meravigliosa”. E Fabrizio Frizzi l’ha vissuta fino all’ultimo secondo dei suoi 60 anni, compiuti il 5 febbraio scorso, e l’ha vissuta in Rai dove lavorava dal 1980 e dove l’aveva colpito il primo malore il 23 ottobre scorso.

Quel giorno si era sentito male durante la registrazione dell’Eredità negli studi, una lieve ischemia si era detto, poi subito il ricovero. ”Se guarirò racconterò tutto nei dettagli, perché diventerò  testimone della ricerca”, aveva detto quando si era sentito di parlare dopo un lungo periodo di silenzio. La notizia del malore del conduttore si era sparsa il giorno successivo, da inizio giornata, sui social e sui titoli dei siti online che hanno allarmato i suoi fan. Grave, si continuava a leggere su Twitter, mentre l’hashtag #FabrizioFrizzi volava in cima alle tendenze del giorno e si diffondevano ipotesi preoccupanti. Pochi minuti dopo la notizia, Rai1 ha cambiato il palinsesto della fascia preserale: L’Eredita’ sospesa e al suo posto trasmessa la prima puntata della serie Don Matteo 9.

Così era stata direttamente una nota ufficiale nel pomeriggio di Viale Mazzini a fare chiarezza e ad annunciare che il direttore generale della Rai, Mario Orfeo, gli aveva fatto visita. “Abbiamo parlato e scherzato”, aveva detto Orfeo all’uscita dall’ospedale. E dopo il ritorno a casa aveva voluto rassicurare il suo pubblico con un post su Fb. “Combatto per guarire”, aveva scritto Frizzi rompendo il silenzio per salutare gli amici, i fan e le tante persone che gli erano state vicine nel momento della grande paura, “mi date la forza per superare questa brutta avventura”. L’amico Carlo Conti aveva preso il timone dell’Eredità al suo posto, fino al suo ritorno il 6 dicembre. L’annuncio a sorpresa alla Prova del Cuoco, nel giorno del compleanno di Antonella Clerici e insieme a Carlo Conti, nella grande commozione generale ma lui era tornato come sempre, con la sua dirompente e irresistibile risata. Era tornato al suo posto, in tv, su Rai1, dal 15 dicembre, prima insieme a Conti, poi da solo, fino a stanotte e il programma ancora in palinsesto per oggi.

Commenta per primo

Lascia un commento