Revocati dal ministro della Salute, Giulia Grillo, i componenti non di diritto del Consiglio superiore di Sanità (Css), organo tecnico-consultivo del ministero. Il ministero ha inviato una lettera con la revoca delle nomine. La presidente uscente del Css, nominato nel dicembre 2017 e che sarebbe dovuto restare in carica per tre anni, è Roberta Siliquini.
“Il Consiglio superiore di Sanità – commenta in una nota il ministro pentastellato – è organo di consulenza tecnico-scientifica del ministro della Salute e, dunque, ho deciso di dare un segnale di discontinuità rispetto al passato rinnovando la composizione dei 30 membri di nomina fiduciaria. Siamo il governo del cambiamento e, come ho già fatto per le nomine di mia competenza nei vari organi e comitati del Ministero, ho scelto di aprire le porte ad altre personalità meritevoli . E’ tempo di dare spazio al nuovo”. Comunque, ha precisato la Grillo, “sono sicura che alcuni componenti del Css possano essere nuovamente nominati, di certo non i vertici, che devono avere la fiducia e la piena sintonia con il ministro in carica”.
La decisione di revoca degli organismi collegiali, e dunque del Css, andava presa entro il 5 dicembre, ossia a sei mesi dalla fiducia ottenuta dal Governo in Parlamento (il e il 6 giugno 2018). Ringrazio tutti i componenti uscenti del Css, di cui mi preme sottolineare l’indiscutibile valore tecnico-scientifico, ma è tempo di dare spazio al nuovo”, conclude.
L’attuale Consiglio Superiore di Sanità si è insediato un anno fa, il 20 dicembre del 2017: era stato nominato dall’allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin. E’ il massimo organo di consulenza tecnico scientifico del ministro della Salute, al quale il ministro si rivolge, oltre che nei casi espressamente stabiliti dalla legge, in tutti gli altri in cui vi è da dirimere questioni o problematiche di valenza tecnico scientifica prima dell’adozione di atti legislativi, regolamentari o amministrativi.
Il Consiglio superiore di Sanità è composto da 26 membri di diritto e da 30 membri di nomina ministeriale, che durano in carica tre anni e vengono individuati in base alle loro alte competenze nelle discipline in cui si articola la sanità pubblica italiana.
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