Proseguono le scosse sismiche tra Marche, Umbria e Lazio. Una molto forte è stata avvertita nelle Marche e in Umbria alle 8,57. Si è sentita distintamente anche ad Ancona e a Roma. Sono in corso verifiche della Protezione civile. Con l’ultima replica – prima di questa – che era stata di magnitudo 2.4 secondo la rilevazione dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) in provincia di Macerata, erano 107 le scosse registrate dalle 24 alle 6.39 di oggi 1° novembre nelle aree tra Rieti, Macerata, Perugia e Ascoli Piceno. La sala sismica dell’Ingv ha registato alle 5.32 anche un movimento tellurico di magnitudo 2.4 nel Mar Ionio settentrionale a una profondità di 36 chilometri.
E’ salito a circa 40mila il numero degli abitanti dell’area dell’Italia centrale ulteriormente devastata dalla scossa di terremoto di magnitudo 6.5 delle ore 7,41 di domenica 30 ottobre, seguita da oltre 700 repliche nelle ore successive.
Intanto una notizia incoraggiante: è stata riaperta al traffico la strada statale Salaria tra l’uscita per Amatrice e Grisciano (comune di Accumoli), in provincia di Rieti. Il transito, spiega l’Anas, sarà a senso unico alternato in vari tratti dove proseguono le verifiche sui viadotti e il ripristino della pavimentazione. L’Anas chiede di non impegnare l’arteria se non strettamente necessario, per agevolare il transito dei mezzi di Protezione Civile diretti verso le zone colpite.
Il Consiglio del ministri – che ha provveduto a stanziare altri 40 milioni per l’emergenza – ha preso in considerazione le richieste degli sfollati di Norcia, che chiedono di essere accolti nelle tende, non accettando di essere trasferiti negli alberghi della costa marchigiana e nelle strutture intorno al lago Trasimeno. Ma afferma che occorre prediligere questa seconda soluzione in vista del freddo che arriverà nelle regioni di Marche, Umbria e Alto Lazio. In cambio Renzi ha preso l’impegno che entro Natale arriveranno i container ed entro sei-sette mesi la casette in legno. Contemporaneamente sarà rafforzata la presenza delle forze di polizia per garantire gli sfollati che i beni frettolosamente abbandonati nelle case distrutte dal sisma saranno protetti anche da eventuali “sciacalli”. Il Consiglio dei ministri ha deciso anche di conferire più poteri al capo della Protezione civile, Curcio.
Ciononostante alcune migliaia di abitanti di Norcia hanno deciso di rimanere: sono state allestite tre grandi tende comuni in grado di ospitare circa 300 persone. Nei pressi della tensostruttura utilizzata come mensa è stato anche sistemato un autobus che può accogliere 50 sfollati.
Renzi, come si è detto, è contrario all’idea delle tendopoli: “Non possiamo avere le tende per qualche mese in montagna, sotto la neve. Ci sono gli alberghi”. Poi ha assicurato che la chiesa di San Benedetto a Norcia sarà ricostruita, come tutti quei simboli dell’enorme patrimonio artistico distrutto dal terremoto.
Intanto i tecnici hanno accertato che il suolo nelle zone colpite si è abbassato persino di 70 centimetri, come emerge dalle prime immagini inviate dai satelliti. ”Sono dati preliminari” ha detto all’ANSA Simone Atzori, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). ”L’elaborazione delle immagini è in corso – ha aggiunto – ma possiamo già dire che in alcune zone, come Castelluccio, l’abbassamento arriva fino a 70 centimetri”.
Riattivato il numero solidale 45500 – Tramite Tim, Vodafone, Wind, la Tre e Poste mobile è possibile donare due euro inviando un sms o effettuando una chiamata da linea fissa al numero 45500. I fondi raccolti saranno trasferiti, senza alcun ricarico, alla Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.
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