di MARIO MEDORI/ Tutto rimandato all’ultima tappa, incredibile: il Giro 100 è il Giro d’Italia più aperto della storia, con sei ciclisti racchiusi in un minuto e mezzo alla vigilia di una cronometro da 29,3 km. L’ultima tappa di montagna infatti, contrariamente alle previsioni, non ha rivoluzionato la classifica, anzi l’ha resa ancora più incerta. La Pordenone-Asiago di 190 km la vince Pinot (foto) in un arrivo spaziale con cinque dei primi sei della classifica generale. Staccato soltanto Dumoulin che resta però appena 15″ indietro: un ritardo minimo che lo conferma come favorito d’obbligo per la vittoria finale alla luce della crono di domenica, la crono: il suo terreno di caccia. Alle spalle del vincitore odierno, al traguardo: secondo Zakarin, terzo Nibali.
La situazione a una tappa dal termine. Al comando, maglia rosa, sempre Quintana che ha 39″ di vantaggio su Nibali, 43″ su Pinot, 53″ su Dumoulin, 1’15” su Zakarin e 1’30” su Pozzovivo. Senza emozioni la scalata al Monte Grappa, con le azione vere che iniziano sulla Foza, l’ultimo gpm del Giro, dove scollinano per primi Pozzovivo e Dumoulin, mentre Nibali, Quintana e Pinot salgono insieme, tra un attacco e l’altro, con Dumoulin, pur staccato, che li tiene sempre a vista. Gli ultimi quindici chilometri spianano e il trio Vincenzo-Nairo-Thibaut si riporta su Pozzovivo e Zakarin, con l’olandese sempre distanziato di una manciata di secondi. Prepariamoci al volatone finale che definirà il podio definitivo di questo entusiasmante Giro 100.
La classifica generale da Gazzetta dello Sport. 1. Nairo QUINTANA (Col, Movistar) 90h00’38”; 2. Nibali (Bahrain-Merida) a 39″; 3. Pinot (Fra, Fdj) a 43″; 4. Dumoulin (Ola) a 53″; 5. Zakarin (Rus) a 1’15”; 6. Pozzovivo a 1’30”; 7. Mollema (Ola) a 3’03”; 8. Yates (Gb) a 6’50”; 9. Jungels (Lus) a 7’18”; 10. Formolo a 12’55”.
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