di MARIO MEDORI/ Il giallo di Algeri, la strana morte di Alex Bonucchi: il giovane tecnico italiano deceduto con una dinamica ancora da chiarire, in un hotel della capitale algerina nel gennaio del 2021. Per parlare dei nuovi sviluppi, nel corso della trasmissione “La Storia Oscura” in onda su Radio Cusano Campus, è intervenuta la mamma della vittima, la signora Barbara Degli Esposti dicendo: “Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ci ha promesso la restituzione degli organi di Alex, che risultano seppelliti in un cimitero algerino senza alcun permesso né consenso da parte nostra. Il ministro ci ha inoltre assicurato il massimo impegno per far luce sulle cause della morte di mio figlio, avvenuta in una piscina in circostanze misteriose”.
L’incontro con Tajani. La famiglia Bonucchi ha incontrato lo scorso 19 marzo alla Farnesina il nostro ministro degli Esteri. A tal proposito, la madre di Alex ha espresso soddisfazione per l’avanzamento dei contatti istituzionali: “Nei giorni scorsi Tajani ha incontrato l’ambasciatore algerino. L’ho saputo il giorno dopo tramite il suo segretario. A nome mio e della mia famiglia, ringrazio pubblicamente il ministro per questo passo importante”. Poi un ulteriore appello alle istituzioni italiane: “Sono felice dei piccoli passi avanti, ma la strada per ottenere giustizia è ancora lunga. Sono orgogliosa di non aver mai mollato e non lo farò. Chiedo verità per mio figlio, perché nessuna madre dovrebbe vivere ciò che sto vivendo io”.
Gli sviluppi dell’inchiesta. In merito alle indagini, Barbara Degli Esposti ha rivelato aggiornamenti sulla vicenda, precisando: “C’è un testimone arrivato dagli Stati Uniti, non di nazionalità americana. Stiamo ancora verificando l’attendibilità delle sue dichiarazioni, che al momento non possiamo divulgare. Il silenzio da parte dell’Algeria continua, ma il nostro avvocato, anch’egli algerino, è al lavoro per ottenere un incontro diretto con l’ambasciatore”. Uno dei punti più critici rimane comunque la questione degli organi mancanti, con la madre della vittima che ha aggiunto: “Il corpo è tornato privo del cuore e del polmone destro, non rinvenuti durante l’autopsia in Italia. Sappiamo dove sono sepolti, ma non la posizione esatta per poterli recuperare”.
Le cose che non tornano. Barbara Degli Esposti ha infine evidenziato le incongruenze nell’indagine: “Alex è morto folgorato da un cavo a bassa tensione, 12 volt. Non è mai stata effettuata una perizia sul filo incriminato. Un testimone, un militare bielorusso che era con lui in piscina, ha dichiarato che Alex ha toccato una canalina con un filo scoperto. Tuttavia, durante la prima udienza, peraltro svoltasi senza informare l’ambasciata italiana, i responsabili dell’hotel hanno sostenuto una versione diversa, secondo cui mio figlio sarebbe entrato in piscina da solo dopo sauna e palestra, e avrebbe avuto un malore. Nessuna prova video a supporto. Nonostante due autopsie abbiano indicato una morte violenta per folgorazione, sono stati assolti”.
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