Gara di solidarietà per il bambino autistico di 11 anni rifiutato daigenitori

La notizia del ragazzino di 11 anni con diagnosi di autismo affidato al Tribunale dei minori dopo che i genitori lo hanno rifiutato ha avuto un’eco mediatica enorme tanto che alla struttura Casa Sebastiano, in Trentino, stanno arrivando richieste di informazioni e la disponibilità di associazioni pronte a dare una mano.

Qui era infatti arrivata la telefonata dagli assistenti sociali di un’altra regione che chiedevano una sistemazione per il ragazzino, ma Casa Sebastiano è un centro diurno e residenziale autorizzato ad ospitare ragazzi con più di 16 anni, quindi non era possibile accoglierlo. La storia, però, sembra aver mosso qualcosa.

“In molti si stanno anche rendendo disponibili per dare un aiuto e questo ci riempie il cuore di speranza. Diverse associazioni e strutture ci hanno contattato per offrire aiuto al piccolo e alla famiglia, molte persone e famiglie addirittura si stanno offrendo per l’affido o l’adozione”, riferiscono in una nota gli operatori di Casa Sebastiano.

La Fondazione Trentina per l’autismo potrà inoltre dare il suo supporto ai genitori, che “possono rivolgersi a noi da subito”, dicono gli operatori. I quali confidano che questa esposizione mediatica serva a che le istituzioni “si attivino al più presto là dove i servizi e il sostegno sono carenti, in alcune parti d’Italia esistono realtà d’eccellenza ma in moltissime altre manca la riabilitazione e mancano i centri residenziali che possano consentire un futuro dignitoso e un po’ di serenità alle moltissime famiglie che vivono le difficoltà quotidiane dell’autismo e di tante altre gravi disabilità”.

Anche l’istituto Serafico di Assisi, specializzato nella riabilitazione di giovani con plurime disabilità fisiche, psichiche e sensoriali, si è dichiarato disponibile ad accogliere il bambino.

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