Evitiamo il ridicolo: Berlusconi  per ritirarsi “vorrebbe” Gianni Letta segretario generale al Quirinale!

di NUCCIO FAVA* – E’umiliante per tutti questa condizione di Berlusconi appeso sopra un burrone rappresentato sin dall’inizio da un numero di voti insufficiente che avrebbe dovuto essere superato da un nugolo travolgente di grandi elettori “liberi pensatori” generosamente disponibili a quelli iniziali di Lega , Forza Italia e Fratelli d’Italia, compresi quelli regionali, che però nell’insieme non hanno mai raggiunto consistenza apprezzabile. Al punto che lo stesso Vittorio Sgarbi, da sempre col cuore oltre l’ostacolo a favore del padrone di Mediaset, ha dovuto dare forfait perché non c’erano significativi margini di possibile conquista. Lasciando stare ogni altra possibile considerazione sull’operazione Berlusconi è indubbiamente grave ed allucinante che il percorso per l’elezione del Quirinale resti intralciato dall’ambizione privata di un signore, si chiami pure Silvio Berlusconi e campeggi in pagine a pagamento sui giornali, quando gli stessi suoi sostenitori ufficiali, specie Salvini e Meloni, mostrano evidente imbarazzo e annunciano di pensare anche ad altre soluzioni.

Eppure è innegabile che la politica italiana di questi giorni è priva di una maggioranza che sia espressione di un solo settore dello schieramento, vuoi a destra, vuoi a sinistra. Situazione colta con lucidità a suo tempo dal presidente Mattarella e che portò alla nascita del governo Draghi. Una vera fortuna ed una benedizione per l’Italia e per l’Europa. Trascurare tutto questo e ignorare  le difficoltà e i problemi che si sono affrontati, e tutto sommato superati, sarebbe grave ed irresponsabile.

Anche i tempi hanno la loro importanza, e la sensazione di sprecarli in tatticismi, incontri inconcludenti e perdita inutile di dichiarazioni e sofismi, potrebbero solo aggravare una situazione già difficile. Non sarebbe facile ricevere ascolto e attenzione e le conseguenze più negative ricadrebbero inesorabilmente sui partiti.

*Nuccio Fava, presidente della Sezione Italiana Giornalisti Europei, è stato direttore del Tg1 e del Tg3 , responsabile delle Tribune politiche Rai e coordinatore delle trasmissioni Rai sul Giubileo del 2000

 

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