EUROPA LEAGUE/ Sorride solo la Roma che cala un poker e vola in anticipo ai 16° di finale come prima del girone. Tracollo Inter in Israele: l’eliminazione nerazzurra è servita. Svanisce il sogno europeo del Sassuolo battuto a Bilbao. La Fiorentina cade in casa col Paok e rimette in discussione una qualificazione già in tasca

romdi FABIO CAMILLACCI/ Dalla folle giostra dell’Europa League, esce un penultimo turno della fase a gironi amaro per 3 squadre italiane su 4. Vince solo la Roma che si qualifica in anticipo e come prima del gruppo ai sedicesimi di finale grazie al 4-1 dell’Olimpico contro i cechi del Viktoria Plzen. Inter sconfitta in Israele ed eliminata aritmeticamente dalla competizione: un vero tracollo nonostante il cambio in panchina. L’Inter continua a non giocare da squadra, svettano solo alcune individualità che però giocano da sole per cercare gloria personale. Svanisce il sogno del Sassuolo sconfitto 3-2 a Bilbao. Cade in casa la Fiorentina 2-3 col Paok Salonicco e rimette in discussione una qualificazione da prima del raggruppamento già in tasca. Insomma, complessivamente una serata da dimenticare per le squadre italiane.

Roma bella, travolgente, ma, sempre sprecona. Bottino pieno per i giallorossi nel Gruppo E di Europa League. All’Olimpico la squadra di Spalletti come detto cala il poler contro il Viktoria Plzen e strappa il pass per i sedicesimi di finale come prima del girone con un turno d’anticipo. Ma almeno 10 palle gol gettate al vento ancora una volta. E’ questo il vero tallone d’Achille dei giallorossi: giocare bene, controllare la partita, creare tante occasioni sprecando altrettanto. Dzeko protagonista del match. Il serbo sblocca la gara all’11’ con una perla di sinistro, poi firma il raddoppio al 61′ dopo il momentaneo pareggio di Zeman. La beffa giallorossa sta tutta nel nome del marcatore di turno. Zeman come Zdenek, allenatore boemo particolarmente amato nella Capitale. Perotti cala il tris all’82’ con uno spettacolare gol in rabona, poi Dzeko firma la tripletta all’88’ e si porta a casa il pallone del match (nella foto Getty: i giocatori giallorossi festeggiano Dzeko mattatore della serata).

Beer Sheva-Inter 3-2: sempre più sprodondo nerazzurro. L’Inter è ufficialmente fuori dall’Europa League, il Beer Sheva si giocherà le sue chances all’ultima partita. Verdetto finale per la squadra di Pioli, sostituto di De Boer, che per sperare avrebbe dovuto vincere. E sembrava fatta dopo il primo tempo chiuso sul 2-0 con Icardi e Brozovic marcatori. Un primo tempo dominato. Invece, la ripresa è stata un disastro: gol di Maranhao, rigore di Nwakaeme, espulso Handanovic per doppia ammonizione e gol finale di Sahar. Finale 3-2 per i padroni di casa, ultimo posto in un girone non proprio irresistibile e game over per i nerazzurri. Ennesima dimostrazione che in casa Inter il male è profondo. Gambe, testa e Murillo sono in piena crisi. Per 45 minuti Pioli si è forse illuso che il lavoro potesse non essere troppo difficile: invece la strada da fare è ancora tanta, anche a livello psicologico e tutta in salita a quanto pare.

Athletic Bilbao-Sassuolo 3-2: evapora il sogno della matricola emiliana. Di Francesco dice addio all’Europa. Ma potrebbe essere una fortuna alla luce della posizione in classifica in campionato: il Sassuolo dei miracoli ora dovrà concentrarsi sulla Serie A per tirarsi fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Anche se gli emiliani in terra basca non demeritano: vanno sull’1-0 grazie a un’autorete, poi subiscono la rimonta a firma Raul Garcia, Aduriz e Lekue. Inutile il gol di Ragusa nel finale: i neroverdi salutano l’Europa League.

Fiorentina-Paok 2-3. I greci passano al Franchi in modo rocambolesco in una partita rocambolesca. Dal 2-0 ellenico al 2-2 fino alla decisiva rete del Paok in pieno recupero. Un’autentica mazzata per la Fiorentina che ora per passare il turno da prima del raggruppamento non dovrà perdere l’ultima sfida in Azerbaigian contro il modesto Qarabag. Ma si sa, nella folle giostra dell’Europa League non ci sono certezze.

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