EUROPA LEAGUE/ La Roma fa ballare il valzer all’Austria Vienna: poker giallorosso e primo posto nel girone. Dzeko sugli scudi, doppietta. L’Inter di Vecchi crolla a Southampton: l’eliminazione è dietro l’angolo. Vola la Fiorentina, beffa Rapid per il Sassuolo

di FABIO CAMILACCI/L’Inter è una squadra di Vecchi. Così dice qualcuno giocando ironicamente sul cognome dell’attuale “traghettatore” Stefano Vecchi strappato alla Primavera nerazzurra per far fronte all’emergenza in attesa di un nuovo tecnico. A proposito, i cinesi di Suning si sono degnati di venire in Italia per scegliere il nuovo timoniere di Appiano Gentile. In pole c’è sempre Pioli ma si fanno anche altri nomi: Guidolin, Hiddink e Marcelino Garcia Toral, ex tecnico del Villareal. Sfumata del tutto la pista Villas Boas che, ironia della sorte, allenerà in Cina.

La caduta di Southampton. In tutto questo caos alimentato dall’improvvisazione societaria, la squadra subisce il ribaltone dei Saints: non basta il vantaggio firmato Icardi. Pareggio del Southampton e autogol vittoria di Nagatomo. Inter sursclassata sia fisicamente che sul piano del gioco. Handanovic migliore in campo: il portiere sloveno sull’1-0 para anche un rigore inesistente fischiato dal mediocre arbitro spagnolo Gil. Finisce 2-1 per gli inglesi e a questo punto per la qualificazione serve un miracolo sportivo perchè ai nerazzurri potrebbe non bastare vincere le ultime due partite del girone. I tifosi interisti presenti sugli spalti perdono la pazienza intonando cori contro i giocatori che ormai non hanno più alibi. Giocatori parsi anche molto nervosi: Candreva su tutti, il fischietto spagnolo sbaglia ancora nel non espellerlo. Solo un giallo per una palese gomitata ad un avversario.

La Roma sbanca Vienna. In piena emergenza a causa dei tanti infortuni, i giallorossi partono malissimo all’Happel Stadion. Padroni di casa in vantaggio dopo soli 90 secondi per l’ennesima dormita difensiva servita dalla ditta Juan Jesus-Allison. Tra terzino e portiere un pasticcio tutto in salsa brasiliana. Ma la Roma reagisce alla grande: Dzeko pareggia, De Rossi firma il sorpasso e festeggia con Strootman (foto). Nella ripresa, ancora Dzeko chiude il conto firmando la doppietta personale. Di Nainggolan il 4-1 prima del secondo gol dell’Austria Vienna. Adesso la classifica del girone sorride alla Roma prima in solitudine con 8 punti. L’Austria Vienna resta a 5. Nell’altra sfida in Romania, Astra-Vktoria Plzen 1-1. Rumeni a 4 punti e cechi del Plzen a 3. Vincendo nel prossimo turno proprio in casa dell’Astra Giurgiu, i giallorossi potrebbero festeggiare con un turno di anticipo il passaggio del turno da primi del raggruppamento.

Incidenti tra ultras romanisti e polizia austriaca: 1 fermo. Unica nota negativa della serata, quanto accaduto all’esterno dello stadio viennese. I problemi sono cominciati fuori dallo stadio prima della partita, quando dei tafferugli tra gruppi delle opposte tifoserie (a Vienna ci sono circa duemila sostenitori della squadra di Spalletti) hanno costretto le forze dell’ordine ad intervenire, anche con durezza dopo che alcuni romanisti avevano scagliato degli oggetti sugli agenti. Un supporter ospite è in stato di fermo. Fonti locali non confermano che a creare problemi sia stato anche il gruppo ultrà dell’Austria Vienna degli “Unsterblich”, appartenenti al mondo dell’estremismo di destra.

Viola col vento in poppa, beffa Sassuolo. Fiorentina-Slovan Liberec 3-0. La squadra di Sousa asfalta i cechi grazie ai gol di Ilicic, Kalinic e Cristoforo e resta in vetta al suo girone con 10 punti davanti a Quarabag (7), Paok Salonicco (4), Slovan Liberec 1. Il passaggio del turno è praticamente cosa fatta e quasi sicuramente come prima del raggruppamento. Sassuolo-Rapid Vienna 2-2: neroverdi beffati al 90′ da Kvilitaia. La squadra di Di Francesco, avanti 2-0 nel primo tempo, viene rimontata nel finale di gara: gli austriaci segnano due gol nel giro di cinque minuti e all’ultimo respiro. Peccato. Adesso la classifica del girone recita: Atletico Bilbao e Genk 6 punti, Sassuolo e Rapid Vienna 5. Un girone incertissimo. Adesso però per il Sassuolo si profilano all’orizzonte: la difficile trasferta in terra basca e l’impegno casalingo col Genk, due gare da non sbagliare per non infrangere il sogno europeo.

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