I risultati veri, quelli dello spoglio, saranno noti soltanto nel pomeriggio di lunedì, quando verranno aperte le urne e si procederà allo spoglio delle schede. Ma qualche indicazione sull’esito del voto in Piemonte, chiamato a rinnovare il presidente della Regione e il Consiglio regionale, arriva già dagli exit poll.
In testa, secondo il consorzio Opinio Italia per la Rai c’è Alberto Cirio (nella foto a lato è sulla sinistra): il candidato del centrodestra è accreditato tra il 45% e il 49%, con il governatore uscente Sergio Chiamparino (nella foto è a destra) tra il 36,5% e il 40,5%. Staccato Giorgio Bertola, candidato del Movimento 5 Stelle, per il quale la forchetta è tra il 12% e il 16% (cinque anni fa aveva sfiorato il 21, 5%).
Confinato all’irrilevanza Il Popolo della Famiglia, con Walter Boero, che nelle migliori previsioni non supererebbe l’1%.
I margini di errore, ricordano gli esperti, esistono. Ma se la tendenza dovesse essere confermata, il Piemonte cambierebbe colore, aprendo nuovi scenari anche a livello nazionale.
“Se la Lega andrà al governo in Piemonte è chiaro che sarà un messaggio per la prosecuzione delle grandi opere, come la Tav. Abbiamo chiesto il voto per il Sì”, ha dichiarato Matteo Salvini, leader della Lega, in conferenza stampa a via Bellerio, commentando i risultati del voto. Biosgna vedere che cosa dirà, a sua volta, il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, che, appena eletto, come prima cosa andò a Torino da Chiamparino a confermare il suo sostegno alla Tav. I piemontesi alla copia hanno preferito l’originale.
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