ELEZIONI REGIONALI DI DOMENICA 26 GENNAIO/ Emilia Romagna e Calabria alle urne con regole diverse. ECCOLE: Impossibile il paragone con il voto nazionale. In forte aumento gli elettori alle urne, soprattutto in Emilia

di ENNIO SIMEONE – Oggi sono chiamati alle urne (dalle ore 7 alle ore 23) per il rinnovo dei rispettivi consigli regionali gli oltre 3 milioni e mezzo di elettori dell’Emilia Romagna e oltre 1 milione e mezzo di elettori della Calabria. E’ accaduto lo scorso anno per altre regioni e accadrà quest’anno ancora per altre. Sono elezioni alle quali c’è chi – come, in particolare, il capo della Lega Matteo Salvini – pretende arbitrariamente di attribuire un valore di test nazionale nella speranza di poter dare una “spallata” al governo nazionale e, addirittura, preannuncia, in caso di esito positivo per la propria area politica, di voler esercitare una pressione sul Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, perché arrivi allo scioglimento delle Camere per “dare lo sfratto” al governo Conte.

Una pressione, questa, che sarebbe contro le regole della nostra democrazia e del nostro Stato, che si articola, appunto, su vari livelli di consultazione della volontà popolare, ciascuna con la sua specificità in relazione alle diverse e autonome competenze delle varie istituzioni e dei singoli territori.

Un motivo in più per non mischiare o azzardare contorte sovrapposizioni elettorali ce lo fornisce del resto la notevole diversità di regole elettorali che, nella propria autonomia, ciascuna Regione si è data per la scelta di coloro che saranno chiamati a governarla. E già le notevoli differenze che esistono nella consultazione di domenica tra le regole che si sono date le due regioni in cui si vota domenica offrono una risposta adeguata a chi vorrebbe addirittura attribuire alle singole elezioni regionali un valore nazionale che, con un assurdo automatismo, appare comunque improponibile sia che si voglia attribuire ai risultati del 26 gennaio il valore di una bocciatura per il governo nazionale (in carica da pochi mesi), sia che si voglia attribuirgli una promozione.

Per rendersene conto, ecco le regole  in vigore in Emilia Romagna e in Calabria (ben diverse sia tra loro, sia rispetto ad altre regioni, sia rispetto alle elezioni nazionali )

EMILIA ROMAGNA 

Gli elettori riceveranno al seggio una sola scheda, che recherà il nome e cognome dei candidati presidenti e, accanto, i contrassegni delle liste (o della singola lista) che lo appoggiano, con 2 righe per scrivere (se vogliono) i 2 nomi (rigorosamente, però, un uomo e una donna) di candidati consiglieri che figurano in quella lista. Se scriveranno il nome di due candidati dello stesso sesso sarà annullato il voto di preferenza al secondo candidato.

Ma l’elettore ha anche la facoltà di votare solo una lista: in questo caso il suo voto sarà assegnato automaticamente anche al candidato presidente collegato a quella lista.

Sarà eletto il candidato presidente che riscuoterà anche un solo voto in più degli altri candidati e otterrà anche il «premio di maggioranza» nel Consiglio Regionale, a beneficio delle liste a lui collegate. In tutto, i membri del Consiglio regionale da eleggere in Emilia sono 50.

 CALABRIA 

Gli elettori riceveranno al seggio una sola scheda, che recherà il nome e cognome dei candidati presidenti e, accanto, i contrassegni delle liste (o della singola lista) che li appoggiano, con 1 sola riga per scrivere (se si vuole) il nome di 1 candidato consigliere.

Ma l’elettore ha anche la facoltà di votare solo una lista: in questo caso il suo voto sarà assegnato automaticamente anche al candidato presidente collegato a quella lista.

Alla ripartizione dei seggi partecipano le liste che superano il 4% e le coalizioni di liste che ottengono oltre l’8%. I restanti 6 seggi sono assegnati alle liste che appoggiano il presidente eletto qualora queste non raggiungano il 50% dei seggi (ovvero 15 su 30) nel riparto proporzionale. Se la coalizione del presidente raggiunge o supera il 50% dei seggi, ottiene un premio dimezzato, di 3 seggi. Qualora la coalizione vincente non raggiunga i 16 seggi (il 55%) perfino dopo l’assegnazione del premio intero, è prevista l’attribuzione di questi seggi aggiuntivi togliendoli da quelli attribuiti alle liste di opposizione.

Il Consiglio Regionale in Calabria è composto da 30 consiglieri.Viene comunque eletto consigliere regionale anche quel candidato alla presidenza che si classifica al secondo posto tra tutti i competitori a quella carica.

IN FORTE AUMENTO L’AFFLUENZA ALE URNE (soprattutto in Emilia Romagna)

In entrambe le regioni, ma soprattutto in Emilia Romagna, si sta registrando un aumento dell’afflusso di elettori alle urne, come si è visto già nella prima rilevazione – quella delle ore 12 -, confermata da quella delle ore 19, cha ha dato questi numeri: in Emilia Romagna aveva votato a quell’ora il 58,82% degli aventi diritto (contro il 30,89 della volta precedente) e in Calabria il 35,8% contro il 34,68 della tornata precedente.

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