L’ordigno caduto ieri sera in Polonia provocando la morte di due agricoltori era un missile anti-aereo proveniente dall’Ucraina (non dalla Russia): lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Biden

Il razzo che ieri ha colpito un villaggio nella Polonia orientale era un missile antiaereo proveniente dall’Ucraina: secondo l’agenzia Dpa lo avrebbe detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ai leader del G7 che si conclude oggi a Bali, e avrebbe anche precisato che si trattava di un missile del sistema S-300. E dopo l’incontro di emergenza a Bali con gli alleati, Biden ha sostenuto che è “improbabile” che il missile sia partito dalla Russia. “Questo – ha precisato il presidente degli Stati Uniti – è dovuto all’analisi della traiettoria, ma non voglio dire che si sia già completata una vera indagine sull’accaduto”. Biden ha spiegato che con gli altri leader si è deciso, all’unanimità, di procedere prima con l’indagine per capire esattamente e poi decidere collettivamente se e come rispondere.

Un aereo della Nato che volava sopra lo spazio aereo polacco ha tracciato il missile che è finito nel Paese uccidendo due persone, ha dichiarato alla Cnn un funzionario militare dell’Alleanza. “Le informazioni con le tracce radar sono state fornite alla Nato e alla Polonia”, ha aggiunto il funzionario militare. Dall’inizio dell’invasione russa gli aerei dell’Alleanza effettuano una regolare sorveglianza intorno all’Ucraina. Il funzionario della Nato non ha detto chi ha lanciato il missile né da dove è stato lanciato.

In un comunicato congiunto dei leader del G7 e della Nato diffuso dall’Unione Europea, intanto, viene espressa la condanna degli attacchi che la Russia ha portato ieri su città e infrastrutture civili ucraine e si informa che si è discusso dell’esplosione avvenuta nella parte orientale della Polonia, vicino al confine con l’Ucraina. “Offriamo il nostro pieno sostegno e assistenza alle indagini in corso in Polonia. Siamo d’accordo di rimanere in stretto contatto per determinare i passi successivi appropriati man mano che le indagini procedono”, hanno spiegato i leader del G7 e della Nato.

Sulla vicenda si è espresso anche il presidente turco Erdogan a Bali ricordando le parole di Biden e la dichiarazione G7-Nato: “Non dobbiamo insistere sul fatto che il missile caduto in Polonia sia stato lanciato dalla Russia, sarebbe una provocazione“, ha detto , evidenziando la necessità di indagini e di ciò che afferma Mosca, e cioè di “non avere nulla a che fare con l’incidente”. “È possibile che si tratti di un errore tecnico. Dobbiamo portare il prima possibile Russia e Ucraina al tavolo dei negoziati, la pace può arrivare solo dal dialogo, ci stiamo impegnando per questo, appena torno sarò al telefono con Putin“.

Invece il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un nuovo discorso video trasmesso oggi al G20 di Bali, continua a sostenere che l’ordigno missilistico finito in Polonia costituisce “un autentico messaggio della Russia al G20“. Ma l’esperienza insegna che le affermazioni di Zelensky vanno raccolte con prudenza.

A sua volta la Cina invita “tutte le parti alla calma”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning.

Infine da segnalare, per ora, l’annuncio di una riunione straordinaria di ambasciatori del Consiglio Nato che 
si svolgerà in mattinata  per discutere dell’esplosione avvenuta in Polonia, dopo di che alle 12.30 il segretario generale Jens Stoltenberg parlerà alla stampa.

COSI’ AVEVAMO DATO IERI SERA LA NOTIZIA

DEI PEZZI DI ORDIGNO CADUTI SUL TERRITORIO POLACCO AI CONFINI CON L’UCRAINA

****Due dei missili russi lanciati oggi contro l’Ucraina sono caduti (forse per errore) su Przewodow, un paese polacco vicino alla frontiera ucrainaDue persone (agricoltori del posto , sembra) sono morte. La notizia è rilanciata anche dall’agenzia russa Novosti. Anche i media Usa confermano che due missili russi sono caduti nel territorio della Polonia, paese membro della Nato, uccidendo due persone. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando l’Associated Press che, a sua volta, cita un funzionario dell’intelligence americana. Ma dalla Russia si avanza l’ipotesi che quelli caduti sul territorio polacco sarebbero resti di uno o due missili diretti in Ucraina ma intercettati dalla contraerea ucraina e finiti perciò in territorio polacco. Meglio quindi attendere conferme.

“Il presidente del Consiglio polacco Mateusz Morawiecki ha convocato intanto una riunione urgente del Comitato per la sicurezza nazionale e la difesa“. Lo annuncia su Twitter Piotr Müller, il portavoce di Morawiecki.

Intanto il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Kyrylo Tymoshenko, ha affermato che “più di sette milioni di utenti ucraini sono rimasti senza elettricità a causa della raffica di attacchi missilistici odierni”. Tymoshenko ha affermato che “15 impianti energetici ucraini sono stati danneggiati durante gli attacchi russi”. Lo riporta la Cnn. 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito gli ucraini che potrebbero affrontare altri attacchi missilistici russi oggi, ma ha promesso che il paese sopravviverà. E che la Russia “non raggiungerà i suoi obiettivi”. In un video condiviso su Telegram, Zelensky ha avvertito gli ucraini di restare nei rifugi per gli attacchi missilistici che hanno interrotto la fornitura di energia in molti luoghi … Stiamo lavorando, ripristineremo tutto, sopravviveremo”.

Intanto “la Russia risponde al duro discorso di Zelensky al G20 con un nuovo attacco missilistico. Qualcuno pensa seriamente che il Cremlino voglia davvero la pace? Vuole obbedienza. Ma alla fine i terroristi perdono sempre”, denuncia il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, su Twitter.

Il portavoce del comando dell’Aeronautica Militare delle Forze Armate ucraine, Yuriy Ignat, ha reso noto che oggi, ‘gli invasori russi hanno lanciato un centinaio di missili contro l’Ucraina, superando così il massiccio attacco missilistico del 10 ottobre, quando gli invasori lanciarono 84 missili contro l’Ucraina’. Lo scrive l’Ukrainska Pravda. “Questo è un massiccio attacco missilistico – ha affermato – Le infrastrutture critiche sono il loro primo obiettivo. Ma, sfortunatamente, i missili hanno colpito anche edifici residenziali”.

Attacchi missilistici russi, oltre che a Kiev, anche nella regione di Chernihiv e di Mykolaiv, riferiscono le autorità ucraine come riporta Unian. “Rimani nei rifugi o in un luogo sicuro”, ha annunciato Vyacheslav Chaus, capo dell’oblast di Chernihiv mentre il responsabile di Mykolayiv Vitaly Kim ha annunciato una ondata di attacchi missilistici russi nella regione. Un raid ha colpito un altro edificio “a più piani” a Kiev, ha comunicato il sindaco Vitali Klitschko, aggiornando la situazione. Esplosioni e raid sono state segnalati anche a Leopoli e Kharkiv, secondo quanto hanno riferito le autorità locali, invitando i residenti a scendere nei rifugi. C’è almeno un morto a Kiev, secondo il sindaco Vitaliy Klitschko su Telegram, come riporta Ukrainska Pravda.

A causa degli attacchi russi almeno la metà dei cittadini è rimasta senza elettricità per black out di emergenza, ha reso noto poi il sindaco di Kiev su Telegram. Il black out “è un passaggio necessario per bilanciare il sistema di alimentazione ed evitare guasti alle apparecchiature”, ha riferito il sindaco.

Diverse regioni dell’Ucraina hanno subìto interruzioni alle reti elettriche dopo i nuovi raid russi. A Leopoli sono state colpite “infrastrutture energetiche critiche”, con interruzione dell’elettricità e del segnale per la telefonia mobile, ha reso noto su Telegram il governatore Maksym Kozytskyi. Di danni alle “infrastrutture critiche” ha parlato anche il sindaco di Kharkiv Ihor Terekhov. “Al momento non ci sono informazioni sulle vittime. A causa dei danni alla struttura, ci sono problemi con l’alimentazione elettrica. Interrotto il trasporto elettrico a terra, la metropolitana”.

“Gli Stati Uniti condannano fermamente gli ultimi attacchi missilistici della Russia contro l’Ucraina, che sembra abbiano colpito edifici residenziali a Kiev e altri siti in tutto il paese”, scrive in una nota il consigliere la Sicurezza Usa, Jake Sullivan sottolineando che mentre “i leader si incontrano al G20 la Russia continua a a minacciare vite e distruggere infrastrutture critiche per l’Ucraina”. “Gli Stati Uniti e i loro alleati continueranno a fornire a Kiev ciò di cui ha bisogno per difendersi, compresi i sistemi di difesa aerea. Resteremo a fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario”, ribadisce Sullivan.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo intervento al G20, aveva detto che la guerra della Russia “deve finire ora” ma ha anche escluso un terzo “accordo di Minsk”, che fa riferimento ai due falliti accordi di cessate il fuoco tra Kiev e Mosca sullo status della regione orientale del Donbas. Punto sul quale ha replicato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov vedendo nel rifiuto al ‘Minsk 3’ la conferma della riluttanza di Kiev a negoziare. “La Russia continua a perseguire i suoi obiettivi nell’operazione militare in Ucraina perché Kiev rifiuta i negoziati”, ha detto citato dalla Tass. Anche il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha bocciato  le proposte ucraine, definendole “non realistiche e non adeguate”.

Il  ministro degli Esteri russo, rimasto nella stanza mentre il leader di Kiev parlava, ha precisato però che la Russia vuole vedere “fatti concreti, e non parole” sull’influenza esercitata dall’Occidente su Zelensky perché accetti di negoziare, ha aggiunto Lavrov. “Altri Paesi sono sempre più convinti che il conflitto in Ucraina sia stato provocato da Washington” – ha affermato nel suo intevento – Per quanto riguarda l’argomento ucraino, sia gli Stati Uniti che tutti i suoi alleati sono stati piuttosto aggressivi durante le discussioni di oggi, accusando la Russia, come si suol dire, di aggressione non provocata contro l’Ucraina. Ma altri Paesi sono convinti che l’aggressione sia stata provocata da loro”.

Il Cremlino: la risoluzione Onu sull’Ucraina formalizza un furto

La risoluzione approvata ieri dall’Assemblea generale dell’Onu, secondo la quale la Russia deve risarcire l’Ucraina per i danni provocati nell’invasione ordinata da Putin, è stata definita dal Cremlino “la formalizzazione di un furto”, come riferisce l’agenzia Interfax. “Naturalmente – ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov – gli organizzatori di questo processo stanno cercando di completare il furto delle nostre riserve all’estero, che sono state bloccate in modo assolutamente illegale. In realtà questa è la formalizzazione di un furto tramite la piattaforma delle Nazioni Unite”.

Ue, Ucraina ha recuperato il 50% dei territori occupati dalla Russia

“L’Ucraina ha già recuperato il 50% dei territori occupati dalla Russia dal 24 febbraio”: lo ha detto l’alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, in conferenza stampa al termine del Consiglio Difesa a cui hanno preso parte anche il ministro della Difesa ucraino, Andriy Zahorodniuk, ed il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. “Sui fronti orientale e meridionale l’attrezzatura fornita dall’Ue e dagli Usa alle forze armate ucraine, si sta rivelando straordinariamente utile”, ha aggiunto, in particolare “i sistemi di difesa aerea”, capaci di “fare la differenza”.

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