Due padovani, padre e figlio, Massimiliano e Claudio Chiarelli, sono morti in Zimbabwe, uccisi ieri pomeriggio dalle guardie di una riserva di caccia perché scambiati per bracconieri. A riferirlo è il quotidiano Mattino di Padova. La Farnesina ha confermato la notizia sottolineando che l’episodio è avvenuto “in circostanze ancora da chiarire”. Sono infatti in corso indagini per capire perché i due si trovassero lì e quando sarebbero arrivati nel paese africano. Secondo quanto si apprende, i due sarebbero stati uccisi a colpi di fucile dal personale di vigilanza della riserva. L’ambasciata italiana di Harare è in contatto con la famiglia delle due vittime per fornire tutta l’assistenza necessaria.
Articoli correlati
Giallo: tre napoletani (marito, moglie e fratello di lei) uccisi in Svizzera
Tre persone sono morte in circostanze ancora da chiarire ieri a Unterseen, nel cantone svizzero di Berna. Secondo la stampa elvetica si tratterebbe di italiani di origini napoletane, una coppia ed il fratello di lei. I tre erano stati trovati gravemente feriti ieri mattina dalla polizia in un appartamento. La […]
a Vicenza un giovane accusato di aver ucciso i genitori si costituisce ai carabinieri dopo aver vagato in auto durante la notte
Un giovane di 25 anni si è costituito ai carabinieri di Vicenza perché accusato dell’uccisione dei suoi genitori nel comune di Chiampo. L’omicidio, come è stato stabilito dai primi accertamento dei Carabinieri, è avvenuto ieri pomeriggio nell’abitazione di residenza della coppia e del figlio. Il quale, prima si è allontanato […]
Commissaria per i diritti umani dell’Ucraina denuncia: «In Russia stanno torturando e uccidendo giornalisti»
“I russi stanno uccidendo e torturando i giornalisti“: questa la denuncia della commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova (foto) su Telegram, aggiungendo che ci sono nuove informazioni sulle circostanze della morte del regista lituano Mantas Kvedaravicius a Mariupol. “E’ stato fatto prigioniero dai razzisti, che poi gli […]
Commenta per primo