Da un fagiolo far nascere un pack: è il progetto etico Save the Waste di Pedon

SAVE 3di Giorgio Naccari/

Save the Waste è il nuovo progetto etico di Pedon, l’impresa vicentina oggi tra i big player mondiali del settore dei cereali e legumi. 90 milioni di euro di fatturato con oltre il 50% di quota mercato in Italia, esporta in 45 paesi ed occupa 500 addetti negli stabilimenti in Italia, Egitto, Etiopia, Argentina e Cina. Avviato in concomitanza con il tema dell’Esposizione Universale di Milano, Save the Waste è un progetto ad ampio respiro che coinvolge e sostiene le comunità agricole, riutilizza gli scarti vegetali, produce nel rispetto dell’ambiente e destina risorse a sostegno di progetti etici e sociali.

Da Save the Waste nasce la prima carta per il packsging eco-sostenibile, 100% riciclabile, ottenuta dagli scarti di lavorazione dei fagioli, unica ad essere certificata per il contatto diretto con gli alimenti. Il progetto promuove l’attività integrata della filiera, creando e distribuendo valore a tutti i suoi attori e contribuendo alla cultura della responsabilità d’impresa, dal produttore fino al consumatore.

Il processo inizia con la selezione delle sementi garantite NO OGM coltivate da migliaia di famiglie di agricoltori all’interno di programmi per lo sviluppo economico e agricolo, come l’accordo di coltivazione siglato nel 2013 da Acos Ethiopia PLC, società del Gruppo Pedon, con due Unions, le cooperative agricole che lavorano nello stato di Oromia della Repubblica Etiope. Un accordo che rientra nel progetto “Fiere Agricole in Oromia” realizzato in collaborazione con la Cooperazione Italiana allo Sviluppo, con l’obiettivo di promuovere filiere etiche e sostenibili, permettendo agli agricoltori etiopi di partecipare in modo attivo al miglioramento della qualità dei loro prodotti, nel rispetto degli standard internazionali di produzione.

Ed è dalla coltivazione alla lavorazione che gli scarti dei processi sono stati recuperati e impiegati nella produzione di una nuova carta chiamata Crush Fagiolo, che riduce del 15% l’impiego di cellulosa vergine proveniente da alberi e diminuisce del 20% l’emissione di gas effetto serra. Il risultato  è un astuccio FSC e OGN Free che può stare a contatto diretto con il prodotto eliminando così la busta interna al pack e che racchiude il 30% di fibra riciclata post consumo. Gli inchiostri ecologici e la finestra trasparente in PLA ottenuta sempre da scarti vegetali rendono il packaging eco-sostenibile e al 100% riciclabile. Inoltre l’energia utilizzata lungo l’intero processo, dalla produzione della carta al confezionamento proviene da fonte rinnovabile. Dunque un packaging unico, di grande visibilità.

“ Siamo orgogliosi di questo progetto che segna il passaggio da un modello lineare ad una economia circolare – dice Remo Pedon, amministratore delegato del gruppo omonimo. – Save the Waste comporta enormi vantaggi con ricadute sull’ambiente, creando e distribuendo valore per la Comunità e coinvolgendo tutti gli attori della filiera”. Pedon, stando alle previsioni, dovrebbe chiudere il 2015 con una crescita attorno al 10%.

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