COVID: LA NUOVA VARIANTE “OMICRON” ARRIVATA ANCHE IN ITALIA. Ma l’allarmismo “smontato” da Bassetti e da Monti su La7

Dopo l’annuncio diffuso ieri con tono allarmato dal presidente Usa Joe Biden in persona, che una variante del covid, catalogata col nome “Omicron”, si sta diffondendo nel Sud Africa (per cui si era resa necessaria una restrizione dei collegamenti con i paesi di quell’area), oggi in Italia è arrivata la notizia che un nostro connazionale proveniente dal Mozambico ha contratto l’infezione benché vaccinato.  Comprensibile l’allarme che si è determinato, soprattutto dopo che si appreso che altri casi si segnalano in altri paesi europei.  
Ma, come è stato affermato in serata nel corso del programma “In onda”, condotta da David Parenzo e Concita De Gregori su La7, non siamo in presenza di un fatto eccezionale: le varianti del covid ormai continueranno a manifestarsi e a diffondersi, quindi bisogna guardarsi dal diffondere allarmismo; anzi, al contrario, si conferma la necessità che questa evoluzione della pandemia venga affrontata non solo intensificando la campagna di vaccinazione e insistendo nei comportamenti e nelle  misure di salvaguardia e di contrasto  che ormai fanno parte del protocollo anti-covid, ma anche facendo in modo che i paesi ricchi aiutino i paesi poveri nel dotarsi di quantità massicce di vaccini. 
Di questo parere si sono dichiarati – nella trasmissione de La7 – soprattutto il virologo Bassetti (foto a detra),  il professore Mario Monti (nella sua veste di componente di un organismo della Sanità europea) collegato da Firenze (foto a sinistra) e il professore Notarbartolo. Il professore Monti ha colto l’occasione anche per sostenere che occorre cambiare anche il linguaggio nei rapporti internazionali tra “paesi ricchi” e “paesi poveri”: mettere al bando la parola “solidarietà” e usare il termine “convenienza”. Cioè è interesse, sotto tutti i punti di vista, dei primi aiutare i secondi a combattere il virus non solo sotto il profilo etico, ma anche sotto il profilo sanitario ed economico.
Ieri Biden aveva dichiarato:Ho due messaggi importanti per il popolo americano e uno per la comunità mondialeIn primo luogo, per quegli americani che sono vaccinati contro il Covid – fortunatamente, per la stragrande maggioranza dei nostri adulti – il modo migliore per rafforzare la vostra protezione è fare una vaccinazione di richiamo, non appena siete idonei. I richiami sono stati approvati per tutti gli adulti di età superiore ai 18 anni, sei mesi dopo la vaccinazione, e sono disponibili in 80.000 località in tutto il paese. Sono sicuri, gratuiti e convenienti. Fate subito il richiamo, così da avere questa protezione aggiuntiva durante le festività natalizie“.

Secondo: per chi non è ancora completamente vaccinato, fatevi vaccinare oggi. Questo vale sia per i bambini che per gli adulti. L’America è leader mondiale nella vaccinazione dei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni e vaccina gli adolescenti da molti mesi ormai, ma abbiamo bisogno più americani in tutte le fasce d’età abbiano questa protezione salvavita. Se non siete stati vaccinati o non avete portato i vostri figli a vaccinarsi, ora è il momento“.

Infine, per la comunità mondiale: le notizie su questa nuova variante dovrebbero rendere chiaro più che mai perché questa pandemia non finirà finché non avremo le vaccinazioni a livello globale. Gli Stati Uniti hanno già donato più vaccini ad altri paesi rispetto a tutti gli altri paesi messi insieme. È tempo che altri paesi si adeguino alla velocità e alla generosità dell’America. Inoltre conclude Biden – invito le nazioni che si riuniranno la prossima settimana per la riunione ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio raccogliere la sfida degli Stati Uniti per la rinuncia alla protezione della proprietà intellettuale sui vaccini anti-Covid, in modo che questi vaccini possano essere prodotti a livello globale. Ho sostenuto questa posizione in aprile; questa notizia di oggi ribadisce l’importanza di procedere rapidamente”.

Pfizer e BioNTech pronte a produrre un nuovo vaccino

“Nel caso in cui emerga una variante di fuga dal vaccino, Pfizer e BioNTech prevedono di essere in grado di sviluppare e produrre un vaccino su misura contro quella variante in circa 100 giorni, previa approvazione normativa”, si legge in una nota. “Stiamo continuando costantemente con gli sforzi di sorveglianza incentrati sul monitoraggio delle varianti emergenti che potenzialmente sfuggono alla protezione del vaccino. Come sempre – concludono – continueremo a seguire la scienza mentre esaminiamo i migliori approcci per proteggere le persone da Covid”.

Pfizer aveva già annunciato di essere al lavoro per studiare la variante africana e valutare eventuali modifiche al vaccino contro il covid. “Comprendiamo la preoccupazione degli esperti e abbiamo immediatamente avviato le indagini sulla variante B.1.1.529”, individuata in particolare in Sudafrica. “La variante differisce notevolmente dalle varianti osservate in precedenza perché presenta ulteriori mutazioni localizzate nella proteina Spike. Ci aspettiamo più dati dai test di laboratorio al più tardi tra due settimane”, le parole di un portavoce di Pfizer al canale all news francese BfmTv.

Moderna non fa riferimento ad un cronoprogramma dettagliato. L’azienda punta a sviluppare “rapidamente” una dose booster specifica del vaccino. “Fin dall’inizio, abbiamo detto che mentre cerchiamo di sconfiggere la pandemia, è imperativo essere proattivi mentre il virus si evolve. Le mutazioni nella variante Omicron sono preoccupanti e da diversi giorni ci stiamo muovendo il più velocemente possibile per attuare la nostra strategia per affrontare questa variante”, afferma in una nota è il Ceo di Moderna, Stéphane Bancel.

La variante africana Omicron (B.1.1.529 ) irrompe sulla scena della pandemia di covid. Qual è la sua pericolosità? Quanto è contagiosa? Buca i vaccini? Individuata inizialmente in Sudafrica e Botswana, Omicron diventa un’incognita a livello internazionale: un caso è stato trovato in Belgio. Riflettori accesi su Hong Kong e Israele tra tante domande a cui, in assenza di dati, al momento non è semplice rispondere. I sintomi, secondo le informazioni che arrivano dal Sudafrica, non sembrano variare rispetto a quelli prodotti dalla variante Delta. E’ prematuro parlare di vaccini vulnerabili, anche se Pfizer e Moderna sono pronte a sviluppare versioni aggiornate dei propri farmaci.

L’identikit di Omicron viene tratteggiato dall’Oms, che ha ‘promosso’ la variante allo status ‘di preoccupazione’. La variante B.1.1.529 è stata segnalata per la prima volta all’Oms dal Sudafrica il 24 novembre scorso. La situazione epidemiologica nel Paese è stata caratterizzata da tre picchi distinti nei casi segnalati, l’ultimo dei quali è stato prevalentemente da variante Delta.

Nelle ultime settimane, però, “le infezioni sono aumentate vertiginosamente – si legge nella nota dell‘Oms – in coincidenza con il rilevamento della variante B.1.1.529. La prima infezione confermata nota da B.1.1.529 proveniva da un campione raccolto il 9 novembre 2021″. I dati suggeriscono che “Omicron potrebbe avere un vantaggio di crescita” e quindi essere più contagiosa, “oltre al già citato maggiore rischio di reinfezione rispetto ad altre varianti di preoccupazione”.

La variante covid africana è stata rilevata in poco più di 80 campioni secondo i dati forniti dagli esperti dei centri Cdc africani. Quello che preoccupa è la presenza di oltre 30 mutazioni solo nella regione della proteina Spike, responsabile dell’ingresso del coronavirus Sars-CoV-2 nelle cellule umane. “La variante B.1.1.529 mostra più mutazioni nel genoma del virus”, ribadiscono gli esperti dei Cdc africano. “Alcune sono state rilevate in varianti precedenti, come Alfa e Delta, e sono state associate ad una maggiore trasmissibilità ed evasione immunitaria”. In altre parole, abbondano indizi sulla maggiore contagiosità.

Molte delle altre mutazioni identificate, però, puntualizzano i Cdc, non sono ancora ben caratterizzate e non sono state identificate in altre varianti attualmente in circolazione. Sono dunque in corso ulteriori indagini per determinare il possibile impatto sulla capacità del virus di trasmettersi in modo più efficiente, di influire sull’efficacia del vaccino ed eludere la risposta immunitaria e sulla capacità di causare malattie più gravi o più lievi.

Intanto si apprende che Omicron, variante africana del covid individuata in Sudafrica, è già abbastanza diffusa in Europa. In Belgio è stato trovato il primo caso nel Vecchio Continente e sono scattate le misure, comprese quelle dell’Italia che ha bloccato gli arrivi da 8 paesi. Mentre la quarta ondata della pandemia di coronavirus non si ferma, al quadro si aggiunge un altro elemento di preoccupazione. L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha delineato l‘identikit di Omicron, passata dallo status di variante di interesse a quello di variante di preoccupazione. 

Il primo caso della variante sudafricana in Europa è stato confermato in Belgio. La paziente, una giovane non vaccinata e positiva alla variante B.1.1.529, proveniva dall’Egitto dopo aver fatto scalo in Turchia. L’esito del test è stato confermato dall’ospedale universitario UZ Leuven. La donna ha sviluppato sintomi a 11 giorni di distanza dal viaggio in Egitto. La paziente, che presenta una carica virale alta, non sembra aver avuto recentemente legami con il Sudafrica e il Botswana, dove la variante è stata individuata.

Speranza ha sottolineato che “i numeri della variante Omicron sono ancora limitati, 100 casi sequenziati nel mondo“. “Noi abbiamo un programma di sequenziamento nel nostro Paese e delle ricerche su queste varianti, che vengono fatte costantemente. La stessa cosa avviene nella maggior parte dei Paesi europei. Ora è evidente che la cercheremo con ancora più insistenza – ha detto ancora- proveremo ad intensificare ancora il sequenziamento nel nostro come negli altri Paesi euopei. In questo momento c’è un solo caso certificato in Europa, ed è in Belgio, ma è evidente che possano esserci altri casi nei prossimi giorni anche in altri Paesi“.

Omicron è stata giudicata dall’Oms una ‘variante di preoccupazione’: “Ha un ampio numero di mutazioni, alcune delle quali preoccupanti. Gli elementi preliminari suggeriscono un aumentato rischio di reinfezione con questa variante in confronto ad altre varianti di preccupazione“, ha spiegato l’Organizzazione Mondiale della Sanità in relazione alla variante B.1.1.529 al termine della riunione del panel di esperti che ha esaminato i dati disponibili sul mutante.

Le notizie relative alla nuova variante covid sono molto preoccupanti. Ho parlato con gli scienziati e con i produttori” di vaccini “Condividono la preoccupazione: per favore, vaccinatevi in fretta se non lo avete già fatto e seguite le regole per proteggervi“, ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. “Non è escluso che possano servire versioni aggiornate dei vaccini attualmente disponibili. “I contratti dell’Unione Europea con i produttori prevedono che il vaccino debba essere immediatamente aggiornato alle nuove varianti che emergono. L’Europa ha preso precauzioni“.

“Sulla base delle evidenze disponibili, è probabile che” la nuova variante “sia associata a un livello molto alto di trasmissibilità e fuga immunitaria significativa”. Finora, invece, “non ci sono prove di cambiamenti nella gravità dell’infezione”, ha osservato il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) ha diffuso nel suo aggiornamento settimanale sulle malattie infettive. (fonte: Adnkronos)

 

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