Nuovi record per contagi e vittime nelle ultime 24 ore in Italia. Secondo i dati del ministero della Salute i positivi sono 21.994 a fronte di 174.398 tamponi. I morti sono 221 (ieri erano 141). Balzo anche del numero di pazienti in terapia intensiva: 127 in più nelle ultime 24 ore, per un totale di 1.411 persone. Nei reparti ordinari ci sono ora 13.955 pazienti, con un incremento di 958. Gli attualmente positivi sono arrivati a 255.090, ben 18.406 più di ieri.
“Il Dl rilancio ha previsto un incremento di 3500 posti letto in terapia intensiva e 4225 in subintensiva ma non ci sono specialisti a sufficienza per questi numeri: mancano ben 4mila medici, ossia 2mila rianimatori e altri 2mila tra infettivologi, pneumologi, internisti, oltre a 7mila infermieri“. Il nuovo allarme arriva dal principale sindacato italiano dei medici ospedalieri Anaao Assomed che ha anche redatto un Rapporto. Il segretario nazionale, Carlo Palermo, chiarisce: “I posti in intensiva non funzionano da soli, sono strutture ad elevata intensità professionale e richiedono personale altamente qualificato. Senza medici e infermieri la crescita dei numeri resta sulla carta”.
Nonostante la gravità della situazione, anche oggi sono continuate in alcune città italiane le manifestazioni di protesta di operatori dei settori colpiti dalle limitazioni orarie ai loro esercizi e di professionisti dei disordini sociali contro le misure adottate dal governo con il decreto contenente restrizioni anti-epidemiche valide fino al 24 novembre, benché quelle misure siano ritenute ancora troppo blande da alcuni membri del Comitato tecnico-scientifico.
Vi è da augurarsi che i provvedimenti adottati in serata dal governo per ristorare in tempi rapidi (entro il 15 novembre) e con procedure di urgenza le categorie danneggiate dall’arresto transitorio delle loro attività attenuino le tensioni e sgonfino le provocazioni dei mestatori di professione.
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