COMMENTO/ La prima amarezza di Conte in Nazionale parla portoghese

ederdi Fabio Camillacci/
E alla “decima”, l’ItalConte cadde. Dopo 9 risultati utili consecutivi, nell’amichevole di Ginevra contro il Portogallo arriva la prima sconfitta della Nazionale guidata dall’ex allenatore juventino. Stasera, nonostante si trattasse di una partita amichevole serviva una vittoria, perchè? Per diventare testa di serie nel sorteggio delle qualificazioni a Russia 2018. Decide un gol di Eder a inizio secondo tempo (foto Gazzetta.it-Afp). E le treccine del colored lusitano diventano il simbolo di una serataccia. Nera, pù che azzurra.
Formazione della vigilia confermata. Il c.t. non riserva sorprese rispetto alle previsioni. In porta c’è Sirigu, dopo l’infortunio di Buffon in Croazia. Darmian, Ranocchia, Bonucci e De Sciglio i quattro dietro. Soriano e Bertolacci da interni, capitan Pirlo in cabina di regia. Davanti Candreva-Immobile-El Shaarawy. Nel Portogallo non c’è Cristiano Ronaldo. Tiago e Quaresma le vecchie conoscenze della Serie A, Varela il presente, anche se non il futuro (scontato il suo addio al Parma).
L’avvio del match. Pronti via e il primo acuto è di Pirlo: punizione velenosa su cui Beto mette i pugni. L’Italia c’è e spinge. A ricamare il gioco è sempre il capitano, particolarmente ispirato. Dai suoi lanci nascono nei primi 10′ un paio di situazioni invitanti per Immobile, cui manca però la zampata decisiva. L’attaccante del Borussia Dortmund si muove molto, ma difetta spesso e volentieri in precisione. Una costante nella sua (sfortunata) stagione. Senza le giocate di CR7, il Portogallo in avvio pare in soggezione rispetto all’Italia. Gli azzurri però nel corso della gara ci mettono del loro per ridare fiducia agli avversari. Prima Sirigu pasticcia con i piedi e per poco Varela non infila la porta azzurra (bravo Ranocchia a salvare sulla linea). Poi al 36′ è lo stesso Ranocchia a sbagliare un comodo disimpegno, servendo Joao Moutinho al limite: il portiere del Psg stavolta rimedia bloccando in due tempi. Per la serie come farsi male da soli, un po’ come a Spalato insomma. Dall’altra parte, El Shaarawy ubriaca Tiago e spara fuori di un soffio col destro a giro. È il primo lampo del Faraone, un lampo incoraggiante. Atleticamente il talento del Milan è in palla e si vede; anche quando poco dopo va via in tunnel a Vieirinha con una facilità disarmante. L’Italia però si spegne pian piano, col calare di Pirlo. E anche El Sharawy sparisce in fretta. E’ una Nazionale azzurra sulle gambe, stanca, tanti calciatori hanno la testa già alle vacanze.
All’intervallo nessun cambio tra gli azzurri. Un segnale preciso. Sarà un’amichevole, ma Conte vuole vincere. Cinquanta secondi e Soriano sfiora l’incrocio col sinistro. Poi al 5′ Bonucci colpisce il palo raccogliendo con la spalla una punizione di Pirlo. Ti aspetti da un momento all’altro il gol azzurro e invece due minuti più tardi una grande progressione di Eliseu (ex Lazio, ricordate?) innesca Quaresma che crossa (con tanto di trivela…) pescando Eder a pochi passi da Sirigu. Bonucci sorpreso alle spalle, portiere fuori causa. È l’1-0 del Portogallo, nel momento migliore dell’Italia, che accusa il colpo. Il neo-entrato Adrien Silva per poco non assesta il colpo del k.o. (rasoterra a lato). Dentro Vazquez e dal 4-3-3 si passa al 4-2-3-1, ma è il Portogallo ora a fare il bello e il cattivo tempo. Al 20′ prima Joao Moutinho e poi Quaresma non riescono a concludere a rete a pochi metri dalla porta di Sirigu. Brividi. La reazione della Nazionale è tutta in un’azione convulsa, con Darmian a sfiorare il palo col sinistro a Beto battuto. Conte prova a scuotere la squadra con i cambi. Il Portogallo rischia nel finale: Beto “miracoleggia” su Gabbiadini e Vazquez, Ranocchia col sinistro calcia a lato in mischia . Il c.t. alza bandiera bianca, e per lui è sempre un problema, perché il k.o. fa male anche in amichevole. Soprattutto pensando al prossimo Mondiale e anche perchè è il primo ko della gestione Conte.

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