Candidature: un sì e un no per il centrodestra. Il sì lo ha incassato a Milano, dove, dopo mesi di indecisione e ripensamenti, è arrivata l’ufficialità della discesa in campo di Stefano Parisi (foto) per la carica di sindaco. Il no, invece, è arrivato a Roma da Rita Dalla Chiesa, che era stata proposta dalla Meloni, ma aveva incontrato l’opposizione di Salvini nonché di alcuni esponenti di Forza Italia. Però, a sorpresa, il fratello Nando si dice propenso ad accettare la candidatura della sinistra per Milano.
Ma torniamo a Parisi: l’ex amministratore delegato di Fastweb ha sciolto le riserve in una nota, dicendosi disponibile a correre per la poltrona di primo cittadino nella capitale lombarda. Un passo accolto con soddisfazione e ottimismo nello schieramento del centrodestra milanese. “Parisi è un vero fuoriclasse per Milano – ha commentato il coordinatore regionale di Forza Italia, Maria Stella Gelmini -. Il suo profilo di city manager – ha spiegato – insieme alla capacità politica di aggregare le forze moderate e dialogare con tutta la città sono gli elementi che lo rendono vincente”.
Bel duello con Sala, vincitore delle primarie del Pd, perché Parisi è stato city manager del Comune di Milano quando sindaco era il leghista Formentini e Sala è stato city manager quando sindaco era la Moratti, eletta dal centrodestra.
A tessere le lodi di Parisi si affretta Riccardo De Corato, secondo il quale “è stato un ottimo direttore generale del Comune, conosce la pubblica amministrazione e può riunire tutto il centrodestra, richiamando anche il voto dei moderati”. Di Parisi come di una “persona equilibrata, brillante e di grande capacità” parla anche il presidente del Consiglio regionale della Lombardia ed esponente di Ncd, Raffaele Cattaneo. Il numero uno di Chili per Cattaneo e’ “un’ottima scelta per Milano”. Si fa sentire attraverso twitter anche l’ex governatore lombardo, Roberto Formigoni, che scrive: “Parisi si candida sindaco a Milano con il consenso di tutti i partiti che governano la Lombardia. Ottima notizia”.
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