CALCIO E CORONAVIRUS/ Il punto nel resto d’Europa: in Inghilterra via libera agli allenamenti collettivi, ripartenza sempre più vicina in Grecia e in Serbia. Nel Paese dell’ex Jugoslavia, porte aperte con tifosi distanziati di un metro

di FABIO CAMILLACCI/ A breve sapremo se il calcio italiano riuscirà a portare a termine la stagione 2019-2020 nonostante l’emergenza sanitaria da coronavirus. Intanto, andiamo a scoprire cosa sta accadendo nel resto dell’Europa ricordando che la Germania è ripartita, mentre Francia, Belgio, Olanda e Scozia hanno deciso di chiudere il tutto in anticipo con tanto di verdetti.

Inghilterra. La Premier League ha votato all’unanimità per riprendere gli allenamenti con contatto, segnando così un altro passo verso la ripartenza della stagione. Le squadre dunque ora possono allenarsi in gruppo e impegnarsi ad affrontare il problema, riducendo al minimo qualsiasi contatto ravvicinato non necessario. Questo quanto reso noto dalla stessa Premier League con un apposito comunicato.

Serbia. Il Paese dell’ex Jugoslavia consentirà agli spettatori di assistere alle partite di calcio e ad altri sport, all’aria aperta dal primo giugno in poi: a condizione però che le regole di distanza sociale siano rispettate. “I fan devono essere tenuti ad un metro di distanza”, ha detto recentemente il comitato di emergenza Covid-19 del governo nella sua decisione finale. Tutti i campionati di calcio in Serbia sono stati fermati a marzo e la volontà è quella di riprendere nel fine settimana iniziando a giocare a porte chiuse

Grecia. Infine, la Super League greca che riprenderà la stagione il 6 e 7 giugno. Le 14 squadre del massimo campionato di calcio avevano trovato l’intesa a inizio maggio per la ripresa. Le partite di spareggio tra le sei squadre meglio classificate e le gare di spareggio degli altri 8 club devono ancora essere giocate. Inoltre, sono in calendario anche tre partite di coppa.

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