Berlusconi lascia l’ospedale ma non rinuncia all’impegno politico

Berlusconi dopo intervento al cuoreSul volto e nella voce i segni della sofferenza per il complesso intervento al cuore cui è stato sottoposto, ma il pensiero è lucido e la volontà è la solita: continuare ad essere ancora un protagonista della vita politica italiana, oltre che dell’imprenditoria nel campo dell’informazione e della comunicazione. Silvio Berlusconi, uscendo dall’ospedale San Raffaele di Milano per far ritorno nella villa di Arcore (dove l’attendono però ancora un paio di mesi di riabilitazione fisica), si è intrattenuto con i giornalisti per parlare della sua esperienza di malato ma anche degli eventi nazionali e internazionali, e lo avrebbe fatto più a lungo se i medici non lo avessero convinto a fermarsi. Comunque ha dimostrato di essersi tenuto perfettamente informato sui fatti del mondo.

    “E’ stata una prova molto molto dolorosa, non credevo di dover affrontare tanto male. Ora sto un po’ meglio”, ha detto. Poi subito uno sguardo al futuro: “In Italia c’è una preoccupante carenza di leader. Perciò spero di essere ancora utile agli italiani“. Si sente, dunque, ancora un leader? – gli è stato chiesto. Risposta: “Uno sente se poter dare ancora un contributo al proprio Paese. Io spero non ce ne sia bisogno, ma se ce ne fosse spero di averne la forza”. “Mi sento un po’ meglio, mi aspettano due mesi di riabilitazione e poi potrò di nuovo essere utile all’Italia e agli italiani”, ha detto. Ad attenderlo fuori dall’ospedale una trentina di sostenitori che al suo arrivo hanno gridato “Auguri presidente”.

Il professor Zangrillo:  “Dal punto di vista sanitario è andato tutto nel modo migliore”, ha garantito il suo medico personale , professor Zangrillo, il quale ha confermato che Berlusconi dovrà fare riabilitazione per altri due mesi “sotto la guida del personale medico del San Raffaele”.

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