La Repubblica Federale di Germania ha conferito l’Ordine al merito alla senatrice Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto. La consegna dell’onorificenza è avvenuta nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, sede di rappresentanza del Presidente del Senato. A consegnare il più alto riconoscimento istituzionale tedesco è stato l’ambasciatore di Germania, Viktor Elbing. “La cerimonia – spiega una nota di Palazzo Madama – si è tenuta a Palazzo Giustiniani, avendo Liliana Segre ricevuto l’onorificenza nella sua veste di Senatrice a vita”.
Casellati: ‘La sua marcia ha tolto il velo a pagine inenarrabili‘ – Sopravvissuta alla marcia della morte, Liliana Segre ha continuato a camminare, passo dopo passo, una lunga marcia per la vita per trasformare l’orrore e la sopraffazione in memoria e condivisione”. Lo ha detto il Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, aprendo la cerimonia, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, nel corso della quale l’ambasciatore di Germania, Viktor Elbing, ha consegnato l’Ordine al merito della Repubblica Federale di Germania alla Senatrice Liliana Segre. “La sua marcia ci ha aiutato a togliere il velo su pagine di storia inenarrabili, a confrontarci col volto disumano dell’umanità, a costruire consapevolezza per contrastarne il principale alleato: l’indifferenza”, ha aggiunto il Presidente Casellati. La cerimonia si è tenuta a Palazzo Giustiniani, avendo Liliana Segre ricevuto l’onorificenza nella sua veste di Senatrice a vita: “Un ruolo che sta interpretando con grande entusiasmo – ha aggiunto il Presidente Casellati – così come quello di presidente della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. La testimonianza di Liliana Segre oggi è il segno tangibile che il coraggio delle donne può davvero aiutarci a scrivere un futuro diverso”. “Se abbiamo potuto insieme costruire in Europa prospettive di pace e benessere – ha concluso il Presidente del Senato – dove prima c’erano lo sterminio e la desolazione, se abbiamo potuto definire una comune cornice di diritti e libertà dove prima c’erano discriminazione e intolleranza, è perché abbiamo potuto guardare fino in fondo dentro l’orrore”.
Segre: «L’onorificenza della Germania mi onora e colpisce nel profondo» – “Sono molto onorata ma anche colpita nel profondo. È un’occasione per meditare sul mio lungo e doloroso percorso di riconciliazione con la Germania. Rivedo lo storico gesto del Cancelliere Willy Brandt, che nel 1970 nella sorpresa generale si inginocchiò a Varsavia davanti al monumento ai caduti del Ghetto. Ripenso alle migliaia di intellettuali e di insegnanti tedeschi che, nel corso dei decenni, ribellandosi al precedente oblio, hanno fatto un lavoro straordinario affinché le nuove generazioni, nate dopo la guerra, facessero i conti con il passato della nazione, con un impegno che è d’esempio per molti paesi europei, compresa l’Italia. Il mio pensiero va anche al Presidente Steinmeier ed alla Cancelliera Merkel, che oggi guidano con saggezza una Germania baluardo della democrazia e messaggera di pace nel mondo, così come alla Presidente Ursula von der Leyen – che ho avuto il piacere di conoscere personalmente – vera paladina di un’Europa sempre più unita e solidale, contro nazionalismi e oscurantismi. Ringrazio le amiche Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, e Noemi Di Segni, presidente del l’UCEI, che hanno voluto essere al mio fianco in una giornata per me così particolare e colma di significati. Dedico questa onorificenza alla memoria dei miei cari Alberto, Olga e Giuseppe Segre.” Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre dopo la consegna, da parte dell’ambasciatore Viktor Elbing dell’onorificenza dell’Ordine al merito della Repubblica Federale di Germania. La cerimonia di consegna dell’alta onorificenza, già conferita nel 2020 dal Presidente Frank-Walter Steinmeier “per lo straordinario impegno per ricordare la Shoah e l’instancabile lotta contro l’odio e l’intolleranza”, era stata differita a causa dell’emergenza Covid. L’evento si è tenuto nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani presso il Senato della Repubblica. (servizio Ansa)
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