AirItaly (ex Meridiana) annuncia la chiusura dell’attività dal 25 febbraio senza preavviso a governo e sindacati. 1200 posti di lavoro a rischio

Senza alcun preavviso né al governo né ai sindacati AirItaly (ex Meridiana), che copre la prevalenza dei voli con la Sardegna,  ha annunciato la chiusura dell’attività. Gli azionisti – cioè Alisarda con il 51% del capitale e Qatar Airways con il 49%) hanno fatto sapere che, “a causa delle persistenti e strutturali condizioni di difficoltà del mercato”, hanno preso questa decisione all’unanimità. In una lettera ai dipendenti il presidente della compagnia, Roberto Spada, parla di un scelta difficile presa congiuntamente da tutti gli azionisti.

Nel 2019, nonostante l’aumento del fatturato, che è di circa 330 milioni di euro, le perdite previste dovrebbero toccare i 230 milioni di euro, cioè il 70% del fatturato. Nel 2017, ultimo anno di Meridiana Fly, le perdite si attestavano a circa 40 milioni di euro a fronte di un fatturato superiore ai 350 milioni, mentre nel 2018, primo anno della partnership, le perdite ammontavano a quasi 160 milioni, vale a dire il 57% del fatturato.

Ora sono circa 1200 i lavoratori che rischiano di perdere il posto, 550 solo in Sardegna. Di questi, 200 circa lavorano per Meridiana Maintenance negli hangar dell’aeroporto di Olbia dove viene effettuata la manutenzione degli aerei.Un centinaio sono amministrativi impiegati nella palazzina della compagnia aerea, sempre a Olbia. Altri 120 sono impegnati nel call center e si tratta in gran parte di giovani donne. Il resto è rappresentato da personale di cabina e piloti. Per tecnici e, soprattutto, piloti è più semplice trovare un nuovo impiego, per impiegati e lavoratrici del call center la situazione si presenta molto più difficile.

La decisione finale non piace a Qatar Airways, socio di minoranza di Air Italy, che si era detta “pronta”, ancora una volta, a fare la propria parte nel sostenere il rilancio e la crescita della compagnia aerea, “ma ciò sarebbe stato possibile esclusivamente solo con l’impegno di tutti gli azionisti”.

Fin dall’acquisizione, avvenuta nell’autunno del 2017, di una quota di minoranza in Air Italy, Qatar Airways aveva “creduto fortemente nella compagnia e nel suo potenziale”, supportando il business plan proposto dal management che aveva l’obiettivo di incrementare la crescita di Air Italy e la creazione di posti di lavoro, con l’aggiunta di nuove rotte di lungo raggio e un forte miglioramento dei servizi in volo, in linea con gli alti standard qualitativi di Qatar Airways.

Di parere opposto i sindacati: sostengono che l’ingresso di AirItaly nel capitale sociale di Qatar Airways non abbia mai prodotto i risultati sperati. Infatti – ricordano – da mesi prosegue l’opera di dismissione di aeromobili, di chiusura e trasferimento delle attività verso altri vettori, determinando scenari preoccupanti non solo per i lavoratori di questa importantissima azienda ma anche per i territori coinvolti, considerati gli effetti nefasti in termini di prospettive occupazionali.

La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha chiesti un inontro urgente con l’azienda invitandola, intanto, alla sospensione di ogni decisione fino alla riunione con i ministeri competenti. “Non è accettabile – ha detto –  la decisione di liquidare un’azienda di tali dimensioni senza informare prima il Governo e senza valutare seriamente eventuali alternative. Pertanto mi aspetto che Air Italy sospenda la deliberazione fino all’incontro che possiamo fissare già a partire dalle prossime ore“.

Per quanto riguarda i voli, Air Italy ha comunque assicurato che cercherà di ridurre al minimo il disagio per i passeggeri e che li garantirà fino al 25 febbraio negli orari e nei giorni previsti da altri vettori, mentre i passeggeri che hanno prenotato voli in partenza in date successive al 25 febbraio saranno riprotetti o rimborsati integralmente.

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