CORONAVIRUS/ Aggiornamento del 12 maggio/ ATTENZIONE: Raddoppiato in Italia, rispetto a ieri, il numero dei nuovi contagiati. Superato nel mondo il numero di 290.000 morti

Dopo giorni in calo, è tornato a crescere il numero dei nuovi contagiati nel bollettino della Protezione civile: oggi 12 maggio se ne registrano 1.402, cioè il doppio di quelli di ieri (erano stati 744)! E’ un segnale di allarme, che avviva in Italia proprio nel giorno in cui anche in altri paesi è accaduta la stessa cosa, tant’è che vi è stata la decisione – per esempio in Libano – di tornare a chiudere alcune attività che erano state chiuse.  Ad attenuare un po’ l’allarme c’è il particolare che nell’aumento incidono i 419 casi della Lombardia che – sottolinea il Dipartimento della Protezione Civile – “ha comunicato che si tratta di casi riferiti alle settimane precedenti e non alle ultime 24 ore”.

Per il resto ci sono anche dati incoraggiuanti come il calo dei malati complessivi: 81.266 su scala nazionale, cioè meno 1.222 rispetto a ieri, perché i pazienti guariti sono oggi complessivamente 109.039, con un incremento di 2.452 rispetto a ieri. E continuano a diminuire i ricoverati in terapia intensiva per coronavirus: sono 952 i pazienti, 47 in meno rispetto a ieri, quando il calo era stato di 28. Di questi, 322 sono in Lombardia, 19 meno di ieri. Le persone ricoverate con sintomi sono invece 12.865, con un decremento di 674 rispetto a ieri. E sono 67.449 le persone in isolamento domiciliare, 501 in meno rispetto a ieri.

CORONAVIRUS NEL MONDO – Gia superatala soglia dei 290mila morti – Milioni di donne e bambini a rischio.

Ha superato la soglia di 290.000 il numero di morti per il coronavirus nel mondo, secondo il conteggio della Johns Hopkins University. Il numero esatto delle vittime è 290.838. Inoltre la lotta contro il coronavirus potrebbe avere effetti indiretti devastanti nei paesi poveri, tanto che si è arrivati alla previsione della morte di 6.000 bambini ogni giorno nei prossimi sei mesi. Questo è l’allarme lanciato dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Nel peggiore di tre scenari, nello studio della Johns Hopkins University, fino a 1,2 milioni di bambini sotto i cinque anni che vivono in 118 paesi potrebbero morire in sei mesi, vittime di una copertura sanitaria – spiega l’Unicef – interrotta dagli sforzi per combattere la diffusione del Covid-19. Queste morti si aggiungerebbero ai 2,5 milioni di bambini in questa fascia d’età che muoiono già ogni sei mesi in questi paesi per denutrizione o per malattie. Nello stesso periodo, fino a 56.700 donne potrebbero anche soccombere a causa di un calo delle cure pre e post parto, oltre alle 144.000 che muoiono già oggi.

STATI UNITI –  I morti per coronavirus nelle ultime 24 ore sono stati 1.894. E’ quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University. I casi totali di contagio nel Paese sono 136 milioni e i decessi complessivi 82.340.

BRASILE – Sono 881 i morti per Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore, secondo il ministero della Salute. Si tratta della cifra piu’ alta dall’inizio della pandemia. Il bilancio totale delle vittime sale cosi’ a 12.400. I nuovi contagi accertati sono 9.258, che portano il numero totale a 177.589.

AMERICA LATINA – Nuovo balzo in avanti della pandemia. In meno di 24 ore i contagi sono cresciuti di 20.000 unità, attestandosi a 400.807, mentre i decessi hanno raggiunto quota 23.011. E’ quanto emerge da una statistica elaborata dall’ANSA per 34 nazioni e territori latinoamericani. Il Brasile guida la classifica. In ascesa segue il Perù che accumula, nonostante la ridotta popolazione, ben 72.059 casi di contagio e 2.057 morti. Dinamica anche la situazione in Messico, dove i casi confermati di Covid-19 sono 38.324 ed i morti 3.926, un numero molto alto rispetto agli infettati. Nella classifica con più di 5.000 contagi si posizionano quindi Ecuador (30.419 e 2.327), Cile (31.721 e 335), Colombia (12.272 e 493), Repubblica Dominicana (10.900 e 402), Panama (8.616 e 249) e Argentina (6.278 e 305).

GIAPPONE – La pandemia del coronavirus annota tra le sue vittime anche il primo lottatore di Sumo. E’ Shobushi, nome d’arte di Kiyotaka Suetake, un atleta di 28 anni appartenente alla quarta divisione della categoria, morto per complicazioni legate alla malattia: lo ha reso noto la Japan Sumo Association (Jsa). Il lottatore era risultato positivo il 10 aprile e le sue condizioni si erano aggravate nove giorni dopo, riportano i media locali, tanto da rendere necessario il ricovero d’urgenza in terapia intensiva in un ospedale di Tokyo. Shobushi, che è anche la prima vittima in Giappone del Covid-19 nella fascia d’età tra 20 e 30 anni, era diventato professionista nel 2007. Il suo allenatore ed un compagno di allenamenti sono a loro volta risultati positivi ma le loro condizioni sono migliorate e hanno già lasciato l’ospedale. La grande kermesse sportiva legata allo sport nazionale del Giappone, il Summer Grand Sumo Tournament – che doveva svolgersi nella capitale a fine maggio nel famoso Ryogoku Kokugikan – è stata cancellata a causa dei timori di diffusione del virus.

TUNISIA – Per il terzo giorno consecutivo non registra alcun nuovo contagio da coronavirus, rimanendo stabile a 1.032 casi confermati nel Paese. Lo rende noto in un comunicato il ministero della Sanità di Tunisi precisando che mentre i decessi rimangono stabili a 45, i guariti continuano a salire, passando da 727 a 740. Attualmente i positivi sono 247, di cui 5 ricoverati in ospedale. La Tunisia, che ha allentato da una settimana le misure di lockdown con una prima fase di riaperture graduali nei settori vitali dell’economia, ridurrà molto probabilmente l’orario del coprifuoco notturno nei prossimi giorni, con un slittamento della sua entrata in vigore dalle ore 20 alle 22 (fino alle 6 del mattino)-

RUSSIA – La Russia ha documentato 10.028 casi di COVID-19 nelle ultime 24 ore, arrivando così a un totale di 242.271 contagi, secondo paese dopo li USa Lo ha dichiarato la task force russa anti-coronavirus. Secondo il centro di crisi, l’aumento giornaliero dei casi è sceso al 4,3% rispetto al 4,9% del giorno precedente. I funzionari hanno notato che 4.461 dei nuovi pazienti diagnosticati (il 44,5%) non presentano sintomi della malattia. I morti sono stati invece 96, per un totale di 2.212. Tra i contagiati anche il portavoce di Putin.

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