Addio a Ugo Gregoretti, regista, attorte, ma soprattutto geniale ideatore di inchieste televisive

E’ morto oggi nella sua casa di Roma, Ugo Gregoretti, regista e attore. Era nato il 28 settembre 1930 a Roma.

Il regista Ugo Gregoretti durante le riprese della fiction ” il Conte Montecristo “, 1997. (archivio Ansa)

Autore e regista di programmi e sceneggiati radiofonici e televisivi (da Le tigri di Mompracem a Il conte di Montecristo), esordisce come regista cinematografico con I nuovi angeli (1962), tratto dal libro di M. Guerrini I ventenni non sono delinquenti, opera ibrida fra documentario e finzione che, senza giudizi precostituiti e lasciando lo spettatore libero di trarre le sue conclusioni, narra di un viaggio alla scoperta della vita sociale, affettiva e lavorativa dei ventenni italiani. Dopo una partecipazione non troppo brillante a Le più belle truffe del mondo (1963), nello stesso anno dirige Omicron (1963), storia di un alieno incarnatosi in un operaio che muore per essersi troppo umanizzato, e l’episodio Il pollo ruspante, incluso in Ro.Go.Pa.G. – Laviamoci il cervello (1963), film a episodi il cui filo conduttore è il saggio di W. Packard I persuasori occulti. Finzione e documentario si ritrovano anche in Apollon, una fabbrica occupata (1969), in cui gli operai interpretano sé stessi mentre funzionari del PCI e alcuni intellettuali sono chiamati a impersonare i quadri dirigenti.

Autobiografiche, amare, esibizioniste ma allo stesso tempo pudiche, divertenti e malinconiche sono infine le disavventure di un regista impegnato nell’allestimento della Bohème raccontate in Maggio musicale (1989).

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