Addio a Ettore Masina, giornalista vaticanista e politico

 E’ morto  a Roma il giornalista, scrittore e politico Ettore Masina, 88 anni, amico di Paolo VI e fondatore, con Paul Gauthier, della “Rete Radié Resch” di solidarietà internazionale. Nato a Breno in Val Camonica nel settembre 1928, inizialmente inviato e vaticanista de Il Giorno, Masina viveva dal 1964 nella capitale, dove era arrivato per seguire le cronache vaticane dopo l’elezione a papa di Montini che lui aveva conosciuto come arcivescovo di Milano. E proprio con un viaggio in Palestina al seguito di Paolo VI aveva conosciuto Gauthier, il sacerdote francese con il quale fondò poi, occupandosene a lungo, la rete di solidarietà intitolata ad una bimba palestinese morta di stenti e attiva anche in sudamerica. In Rai dal 1969 e dal 1976 conduttore del Tg2, lavorò con Andrea Barbato, Italo Moretti e Giuseppe Fiori.

Nell’83 il salto in politica, eletto parlamentare nelle fila della Sinistra indipendente e poi con il Pci per più mandati fino al ’92, svolgendo tra gli altri il ruolo di segretario della Commissione Parlamentare di Vigilanza sulla Rai. Dopo lo scioglimento del Pci è stato membro della direzione del Pds.

Chiusa a metà anni ’90 la stagione politica, Masina riprese l’attività giornalistica e di scrittura, sempre nel segno dell’impegno osservatore attento e profondo di temi politici ed ecclesiali. Fecondo autore di saggi religiosi ( “Il vangelo secondo gli anonimi”, “Il Dio in ginocchio”, “Il Califfo ci manda a dire”) e di tante belle biografie (Tra queste, più volte ristampata, la storia dell’Arcivescovo salvadoregno Oscar Romero, “L’arcivescovo deve morire“, ma anche “Diario di un cattolico errante. 1992-1997 In viaggio fra santi, burocrati e guerriglieri“, e “L’Airone di Orbetello. Storia e storie di un cattocomunista“) è stato apprezzato scrittore di romanzi e racconti, tra cui Il Vincere, pubblicato nel 1994.

I funerali venerdì 30 giugno alle 12 nella chiesa di San Frumenzio a Roma.

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