Ab Aeterno lancia l’orologio con il legno della “bricola” veneziana

Marco-Tommasoni-CEO-e-FOUNDER-di-AB-AETERNOAi primi di settembre, presumibilmente in concomitanza con la Mostra del Cinema di Venezia, Ab Aeterno, l’azienda veronese fondata due anni orsono dal giovanissimo Marco Tommasoni e che produce orologi di legno di acero e di sandalo, presenterà la sua prima collezione San Marco, l’unico orologio al mondo realizzato con il legno delle “bricole” della laguna di Venezia. Una esclusiva mondiale, brevettata, che porterà Ab Aeterno ad essere conosciuta in ogni angolo del mondo. “Abbiamo deciso di percorrere il trand della sostenibilità”, dice Marco Tommasoni, “usando materiale naturale, ecologico, riciclabile, sole materiale di origine naturale. Dopo l’orologio di legno di cui siamo molto fieri perché oltre al mercato italiano ci permette di avere grandi riscontri anche in Sudafrica, in Australia, in Grecia, in Slovenia e negli Stati Uniti dove abbiamo una decine di punti vendita oltre ad un agente per le Hawai ed ora anche in Giappone e Corea del Sud, ecco l’orologio con il legno di “bricola” veneziana, frutto di una lunga ricerca sulla ecosostenibilità per l’orologeria. Disseminate lungo la laguna le bricole sono pali, prevalentemente di legno di quercia, segnano la rotta dei naviganti, evitando ai natanti di finire in “secca”. Un legno straordinario che segna il proprio aspetto con il trascorrere del tempo, con la comparsa dei forellini creati dalla teredine, mollusco marino che dona al legno una particolafre colorazione. Tutti i nostri orologi  saranno dotati di certificato d’origine che garantirà la tracciabilità del legno. L’Ente per la salvaguardia dell’Acqua ci fornirà il legno delle bricole consumate, quindi assolutamente originale e…vissuto”. Intanto Ab Aterno con i suoi 160 punti vendita in Italia continua a far successo con l’orologio di legno, dato in esclusiva, quindi non vicino a competitor più o meno affidabili.

“ Abbiamo raddoppiato il fatturato rispetto all’anno precedente” conclude Tommasoni, “ e l’export è passato dal 15 al 40%. Stiamo lavorando alacremente in Giapapone, Corea e Stati Uniti e la realizzazione della “bricola” legato al magico nome di Venezia dovrebbe aiutare la nostra crescita. Continueremo in tutto ciò che è sostenibile e questo per avere continuità e crescita”.

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