A RUOTA LIBERA/ Rubrica (n. 92) di LUCIO DE SANCTIS

A ruota liberaIncentivi lievito dei commerciali – Il periodo estivo ha accelerato la crescita del mercato dei veicoli commerciali che, secondo le stime elaborate e diffuse dal Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE, ha segnato degli incrementi significativi delle vendite, già caratterizzate da 31 mesi consecutivi con il segno positivo.

In particolare, il mese di luglio con 17.819 veicoli venduti (autocarri con ptt fino a 3,5t), segna un incremento del 46,9% sulle 12.131 dello stesso periodo 2015. In agosto, invece, le vendite hanno più che raddoppiato (+118,4%) con 12.329 unità rispetto alle 5.645 dell’agosto 2015, segnando la 33^ crescita consecutiva. Il cumulato dei primi 8 mesi accelera l’incremento, arrivando a mostrare un +39,6% grazie alle 114.185 unità immatricolate che si confrontano con le 81.772 del gennaio-agosto 2015.

“La forte spinta del mercato nei mesi estivi – ha commentato Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE – è stata determinata, in particolare, da un’accelerazione all’utilizzo dei fondi derivanti dalla Legge Sabatini, scaduti il 3 settembre scorso, unitamente ad una nuova fase di evasione degli ordini derivanti da commesse di Aziende a grafico torta jpgpartecipazione pubblica, che si inseriscono in un contesto già favorevole supportato dalla norma del super-ammortamento, che sta determinando un forte sostegno alle vendite di veicoli da lavoro”.

Nonostante tutto, resta ancora alta la percentuale di veicoli euro 0-euro1, come si vede nel grafico che pubblichiamo a lato.

Produzione auto cresceSecondo ANFIA, a luglio 2016 la produzione domestica di autovetture ha superato le 64.500 unità prodotte, con un aumento del 6% rispetto a luglio 2015. Nei primi sette mesi del 2016, i volumi di produzione superano le 437.000 autovetture, pari all’8% in più rispetto allo stesso periodo del 2015, che già risultava in crescita del 64% su gennaio-luglio 2014.

Nei primi 7 mesi del 2016 la domanda di autoveicoli ha registrato un incremento del 18,5% con oltre 1.295.000 nuove registrazioni rispetto a gennaio-luglio 2015, che a sua volta registrava un aumento del 15% rispetto a gennaio-luglio 2014. La crescita del mercato ha riguardato non solo le autovetture (+17,1%), ma tutte le tipologie di veicolo, inclusi il comparto industriale dei rimorchi leggeri (+13%), dei rimorchi e semirimorchi pesanti (+36%), dei camper (+12%), con la sola eccezione degli autobus, le cui vendite risultano in calo del 6%.

A luglio, secondo i dati ISTAT, la produzione dell’industria automotive nel suo insieme registra un aumento tendenziale del 4,6%, mentre nei primi sette mesi del 2016 cresce del 5,8%. L’indice della produzione industriale nel suo complesso, invece, mostra un decremento tendenziale dello 0,3% nel mese e chiude il consuntivo dei primi sette mesi dell’anno in positivo a +0,6%, – dichiara Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA – La produzione italiana di parti e accessori per autoveicoli chiude il mese di luglio con un lieve decremento dei volumi (-1,1%) e nella media dei primi sette mesi del 2016 si conferma un leggero calo, dell’1,6% – aggiunge il Direttore di ANFIA – Ricordiamo che, secondo gli ultimi dati disponibili, già pubblicati e commentati il mese scorso, gli ordinativi di questo specifico comparto sono cresciuti del 7,5% a maggio 2016, con un rialzo dell’8,1% sul mercato interno e del 6,5% dall’estero. Il fatturato della componentistica, infine, risulta in aumento del 10% a maggio 2016 (+12,9% il fatturato del mercato interno; +6,5% il fatturato estero)”.

foto produzione jpgGli ordinativi per il settore automotive nel suo complesso presentano un segno positivo a maggio, con un incremento del 5,5% e chiudono il consuntivo dei primi 5 mesi dell’anno a +8,8%, soprattutto grazie al positivo andamento della domanda interna (ordini a +12,5%, contro un +4,3% per gli ordini dall’estero). Il fatturato del settore automotive, infine, cresce del 6,4% nel mese e del 5,2% nel cumulato da inizio anno.

Va forte anche l’usato – Parallelamente alla netta crescita registrata dalle prime immatricolazioni, anche il mercato dell’usato chiude il mese di agosto con un bilancio decisamente positivo, sia nel settore auto che nel settore moto. I passaggi di proprietà delle quattro ruote, depurati dalle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), ad agosto hanno messo a segno un incremento mensile del 17%, che scende a 11,7% in termini di media giornaliera per la presenza di una giornata lavorativa in più rispetto all’analogo mese del 2015.

I passaggi di proprietà delle auto nel mese di agosto sono stati quasi il doppio rispetto alle prime iscrizioni, registrando per ogni 100 vetture nuove la vendita di 197 vetture usate (146 nei primi otto mesi dell’anno). In aumento anche i passaggi di proprietà dei motocicli, che al netto delle minivolture hanno registrato una variazione mensile positiva dell’8,5% (+ 3,5% considerando la media giornaliera). Complessivamente nel periodo gennaio-agosto 2016 si evidenziano incrementi del 5,5% per le autovetture, del 2% per i motocicli e del 4,4% per tutti i veicoli. I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA. Bilancio con il segno più, ad agosto, anche per le radiazioni.

I dati mensili evidenziano una crescita delle radiazioni delle autovetture dell’11,1% rispetto al mese di agosto del 2015 (6% in termini di media giornaliera). Il tasso unitario di sostituzione ad agosto è stato pari a 0,90 (ogni 100 auto iscritte ne sono state radiate 90), attestandosi a 0,72 nei primi otto mesi dell’anno. Incremento mensile del 7%, infine, per le radiazioni dei motocicli, che si riduce tuttavia al 2,1% tenuto conto della giornata lavorativa in più nel mese di agosto 2016. Nei primi otto mesi del 2016 le radiazioni hanno fatto registrare incrementi complessivi dell’1,8% per le autovetture e dell’1,4% per tutti i veicoli, a fronte di un calo dello 0,2% per i motocicli.

Dinamismo del “freddo” – Dal workshop “Zero gradi, le catena del freddo” è emerso come il trasporto a temperatura controllata sia senza dubbio uno dei comparti di maggiore dinamismo e in continua evoluzione, ma che per coglierne le opportunità che esso offre ed essere presente su nuovi business, è necessario conoscere a fondo il mercato, le mutazioni delle abitudini di acquisto dei cittadini e di conseguenza i trend della logistica distributiva.

In questo contesto l’ultimo miglio diventa il protagonista del trasporto, soprattutto considerando i due principali settori del mondo del freddo, ovvero l’alimentare e il farmaceutico.

Paolo Volta, docente di economia dei trasporti, in una prospettiva di 14 anni, ha sottolineato come in questo arco temporale è prevista una forte crescita sia delle consegne di alimenti freschi, aumentati del 40 per centro fra il 2010 e il 2014, che dei farmaci di cui ci si aspetta una crescita del 13%. La cosiddetta IV gamma sta dando una forte accelerazione al settore, evidenziando come i mutamenti sociali e le modifiche dei comportamenti dei consumatori stanno e sempre di più influenzeranno il mercato della distribuzione.

A rafforzare questo concetto ci sono i dati di vendita dei veicoli LCV isotermici. Dal 2015 i dati UNRAE di questo segmento hanno registrato solo segni positivi, con incrementi mese su mese anche del 17%.

Anello debole resta l’aspetto normativo che, soprattutto in campo ATP, non riesce a trovare un’omogeneità tra gli Stati comunitari e continua a non avere un punto di riferimento per gli operatori del settore.

Cyber-furti milionari – Li chiamano i cyber-furti quelli messi a segno con dispositivi tecnologici di ultima generazione. In Europa – secondo quanto riferisce l’Ansa in base ai dati diffusi da LoJack Italia, azienda di rilevamento e recupero dei beni rubati – i furti elettronici portati termini con dispositive hi-tech rappresentano complessivamente il 5-10% del totale, ovvero circa 40.000 veicoli, per un valore economico di quasi 800 milioni di euro. La percentuale sale al 20%-30% per le vetture rubate di ultima generazione, sul mercato da meno di 5 anni.
Con un apparecchio per clonare il transponder dell’apertura delle portiere e dell’accensione oppure un comune sistema di riprogrammazione della chiave, si può rubare un’auto in 15 secondi. Tra i modelli presi maggiormente di mira dai cyber-ladri la Mercedes Serie E, diversi modelli Bmw (come Serie 3, 5, X5 e X6) e tutti i modelli Range Rover. Gli strumenti hi-tech utilizzati per sottrarre le auto, che possono costare da 10 a 50.000 euro, presentano diversi punti di forza per le organizzazioni criminali che li adottano: possono essere utilizzati su più modelli; sono semplici da far funzionare e non richiedono particolari conoscenze tecniche; sono facilmente disponibili sul mercato anche a buon prezzo grazie alla concorrenza cinese. Una volta lanciato un nuovo modello sul mercato dalle case automobilistiche, le organizzazioni impiegano da due a dieci settimane per capire come violare i nuovi sistemi.
”In Italia, secondo dati in nostro possesso – dichiara Maurizio Iperti, amministratore delegato di LoJack Italia – questo trend è in crescita e riguarda circa il 20% dei furti, concentrati soprattutto nelle aree del centro-nord Italia dove i ladri si affidano maggiormente alle nuove tecnologie”.

Commenta per primo

Lascia un commento