A RUOTA LIBERA/ Rubrica (n. 162) di LUCIO DE SANCTIS/ Mercati in crescita nell’Ue – Ma anche più usato – Strade affollate – Web in ascesa – Avanzano ibride e metano – All’asta la gloriosa Fiat 1400 del 1950

di LUCIO DE SANCTIS

In UE brilla la Spagna – 1.125.397 immatricolazioni. È questo il risultato raggiunto dai paesi dell’Unione Europea e dell’EFTA (Islanda, Norvegia, Svizzera) nel mese scorso. Rispetto al febbraio 2017 la crescita è del 4,3% ed è dovuta soprattutto all’andamento dei cinque maggiori mercati. Tra questi il più brillante è quello spagnolo con una crescita del 13%, dopo un +20,3% in gennaio, grazie soprattutto agli acquisti delle società ed in particolare a quelli delle società di noleggio. Un incremento più contenuto, ma significativo, si registra nel mercato più importante dell’area che è quello della Germania. Le immatricolazioni sono aumentate infatti del 7,4%, dopo una crescita dell’11,6% in gennaio.  Buoni risultati anche nel mercato francese: +4,3% in febbraio e +2,5% in gennaio.

Meno favorevole è invece il risultato del nostro Paese. Dopo una crescita del 3,4% in gennaio, in febbraio vi è stato un calo dell’1,4%. Va però detto che in febbraio vi è stato un giorno lavorato in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente che vale circa il 4,5% delle immatricolazioni e quindi, a parità di giornate lavorate, il mercato automobilistico italiano sarebbe in moderata crescita anche in febbraio. D’altra parte, sul risultato italiano del primo bimestre dell’anno influisce anche il clima di incertezza determinato da una campagna elettorale particolarmente difficile e dalle grosse incognite sulla governabilità del Paese. Nonostante questa situazione, ha commentato Gian Primo Quagliano presidente del Centro Studi Promotor, le immatricolazioni in Italia raggiungeranno nel 2018 quota 2.050.000 per arrivare a 2.200.000 nel 2019. Tra i cinque grandi mercati UE il risultato peggiore è del Regno Unito con un calo del 2,8% in febbraio, dopo un -6,3% in gennaio.

Usato, lieve crescita – Ha rallentato a febbraio il trend di crescita di inizio anno del mercato italiano dell’usato. I passaggi di proprietà delle quattro ruote, depurati dalle minivolture nel mese di febbraio hanno messo a segno un lieve incremento del 2% rispetto allo stesso mese del 2017. Per ogni 100 autovetture nuove a febbraio ne sono state vendute 161 usate e 163 nel primo bimestre dell’anno.

In leggera contrazione invece i passaggi di proprietà dei motocicli, che al netto delle minivolture hanno chiuso il bilancio di febbraio con una variazione mensile negativa dello 0,9%. Nel primo bimestre 2018 sono stati registrati complessivamente incrementi del 7,7% per le autovetture, dell’8,9% per i motocicli e del 7% per tutti i veicoli.

I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.it

Nei primi due mesi del 2018 le radiazioni hanno registrato incrementi complessivi del 19,1% per le autovetture, del 44% per i motocicli e del 21,4% per tutti i veicoli.

Febbraio, strade più affollate – Sulla rete stradale e autostradale di oltre 26 mila km gestita da Anas, l’Indice di Mobilità Rilevata (IMR) dell’Osservatorio del Traffico ha registrato fra gennaio e febbraio una crescita dell’1,5%. Il maggiore aumento (3%) si è registrato al Nord e in Sardegna, precisamente del 3%, mentre al Sud è stato del 2%. Stabili il Centro e la Sicilia.

Il traffico di pesanti a febbraio è aumentato in media sulla rete del 7%, dell’11% al Nord, dal 7% in Sardegna, dal 6% al Centro e in Sicilia, dal 4% al Sud. Rispetto a febbraio 2017, anche sui pesanti oltre che sulle auto c’è stato un calo del 3% circa su tutto il territorio, con la Sicilia in controtendenza con un +2%.

I massimi volumi giornalieri sono stati registrati sul Grande Raccordo Anulare di Roma (con un picco mensile di 165.194 veicoli), sulla tangenziale di Bari (picco di 127.977 veicoli), sulla strada statale 36 “del Lago di Como e dello Spluga” (114.637) e sull’autostrada 91 “Roma Fiumicino” (95.934). Per quanto concerne i pesanti, si registrano alcuni valori in negativo sul raccordo autostradale “Siena Firenze” presso Monteriggioni, in provincia di Siena (picco di 11.754 veicoli), la RA13 “A4 – Padriciano” a Trieste (9.668), il Grande Raccordo Anulare di Roma (8.894), la strada statale 16 “Adriatica”, all’altezza di Bari (8.368 mezzi), e la A2 “Autostrada del Mediterraneo”, in prossimità di Salerno (7.905 veicoli).

Compro e vendo guidato dal web – Un comparto auto che ha visto archiviare il 2017 con il segno positivo (+7,9% di auto nuove e +4,7% di auto usate) e che si stima valga l’11% del Pil del Paese (Fonte: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; ACI; Centro Studi Promotor). Dall’altro lato un utente sempre più digitale, che passa oltre tre ore al giorno su Internet.

 Il web è diventato non solo un importante canale per l’acquisto di un’auto, ma anche strumento utile per la vendita. I portali di settore, come i siti specializzati di annunci auto, si sono affermati sempre più diventando fonti accreditate, e questi ultimi sono il punto di partenza da cui l’utente inizia la propria ricerca dell’auto.

Sono questi alcuni dati emersi dalla ricerca di AutoScout24, il portale di annunci auto e moto leader in Europa, condotta da Nielsen, per indagare l’evoluzione del ruolo di internet e del consumatore digitale nella ricerca e nell’acquisto dell’auto. La ricerca, presentata a Milano durante l’evento di digital automotive Internet Motors, si è concentrata su un campione di 1.000 utenti (tra 18 e 55 anni), che negli ultimi due anni hanno acquistato un’automobile o sono intenzionati a farlo nei prossimi due. E si scopre che il 64% degli intervistati che ha intenzione di acquistare un’auto nei prossimi due anni sia orientato sul nuovo e l’11% sull’usato, e che un quarto è ancora indeciso.

La ricerca ha analizzato il processo di acquisto, che va dal momento in cui si decide di comprare, sino a quando si diventa proprietari. Quasi un terzo degli utenti (29%) inizia dai siti di annunci auto, mentre il 26% va dal concessionario e, in misura minore, si affida al passaparola (13%). Anche per l’acquisto di auto nuove, ai primi posti troviamo i siti di annunci auto, a pari merito (tutti con oltre un quinto delle preferenze), con le visite al concessionario e al sito web del produttore.

Non solo, quando si ricerca un’auto usata i portali specializzati di annunci auto sono in assoluto quelli più utilizzati per frequenza, con il 54% che afferma di impiegarli spesso o sempre. Ed è sempre l’on-line a prevalere, seppur leggermente, anche nella ricerca di quasi tutti gli aspetti legati all’auto, come la comparazione tra i modelli, le opinioni di altri acquirenti e le informazioni sui prezzi.

La ricerca di informazioni sul web è veramente così facile? Per rispondere alla domanda è stato coinvolto un panel di utenti facendogli vivere l’esperienza della ricerca di un’auto partendo dalla pagina del proprio motore di ricerca. Otto utenti su dieci che hanno mostrato completa soddisfazione.

Quali sono le fonti preferite? La maggior parte delle interazioni (39%) sono avvenute con siti web di compra-vendita di settore, tra cui i siti di annunci auto come AutoScout24, seguiti dai portali del produttore (38%). Quasi un terzo del campione, infatti, ha provato a vendere automobili tramite internet.

“La ricerca – afferma Gioia Manetti, CEO Southern Europe di AutoScout24 –  ha messo in evidenza alcuni aspetti rilevanti. Innanzitutto, l’importanza del web nell’indirizzare le scelte degli utenti quando si parla di auto. Inoltre, anche l’esperienza vissuta da chi cerca un’auto on-line è senza dubbio positiva, agevolata dagli investimenti fatti dalle piattaforme come la nostra per rendere la ricerca semplice, efficiente e senza stress.”

Avanzano ibride e a metano – Emerge dal Focus Anfia sul mercato italiano a febbraio che i privati acquistano meno auto (-13,6%) e si orientano su auto ibride (+20% con una quota di mercato del 3,6%) e a metano, che registrano crescite a due cifre (+64,2% e quota del 2,4%, la più alta degli ultimi 20 mesi).

Per le vendite a società, crescono le immatricolazioni di tutte le alimentazioni. Il mercato delle auto elettriche cresce del 109,4%. L’84% circa delle auto elettriche è venduto a società e il 16% a privati (il 21% a febbraio 2017).

I SUV (di tutte le dimensioni) consolidano la loro posizione, crescendo del 25% e conquistando il 35% del mercato. In calo le vendite di medie, monovolumi, utilitarie e super utilitarie. In crescita la media delle emissioni di CO2 delle nuove auto vendute nei primi due mesi del 2018 rispetto ad un anno fa.

Caravan e camper crescono – Nel 2017 in Europa le immatricolazioni di caravan (roulotte) e autocaravan (camper) si sono attestate a quota 190.480 unità, il 12,1% in più rispetto alle 169.989 unità del 2016. La Germania si conferma il mercato più importante, con 63.270 caravan e autocaravan immatricolati, seguita da Regno Unito (38.873) e Francia (29.461). L’Italia è l’ottavo paese d’Europa, con 5.832 immatricolazioni di questo tipo di veicoli. In termini percentuali, gli incrementi più elevati di immatricolazioni di caravan e autocaravan nel 2017 sono quelli fatti registrare dai paesi iberici (con il Portogallo che è cresciuto del 40,5% rispetto al 2016 e la Spagna del 40,3%), seguiti dalla Slovenia (+37,3%). Buono il tasso di crescita anche del nostro Paese (+16,5%) e in generale dei paesi europei centro-settentrionali che crescono quasi tutti con tassi a due cifre: Austria, Finlandia, Germania, Norvegia, Olanda, Svezia. Questi dati emergono da un’elaborazione di Federpneus (Associazione Nazionale dei Rivenditori Specialisti di Pneumatici) sulla base di dati European Caravan Federation.

Come emerge dalla tabella elaborata da Ferdepneus, l’incremento delle immatricolazioni di caravan e autocaravan nel 2017 ha riguardato tutti i paesi del vecchio continente, ad eccezione della Danimarca dove si è registrata una lieve contrazione (-1%). In particolare, il 2017 è stato il terzo anno consecutivo in crescita per il mercato europeo dei veicoli ricreazionali. Dopo anni di difficoltà dovuta alla crisi economica, il settore è tornato a prosperare e ora procede a buon ritmo verso il recupero del volume di immatricolazioni degli anni ante crisi (205.075 immatricolazioni nel 2007). Entrando nello specifico del mercato italiano, il nostro Paese ha mostrato di seguire il trend europeo complessivamente positivo: dopo anni di chiusure in negativo, le immatricolazioni di caravan e autocaravan avevano messo a segno un +2% nel 2015. Il tasso di crescita è poi proseguito anche nel 2016 (+6%) e nel 2017 è quasi triplicato (+16,5%).

Una “carissima” Fiat 1400 – Per chiudere, una notizia che mi sta personalmente a cuore. Riguarda la Fiat 1400 del 1950 con importante palmares che vedete nella foto mentre disputa la Mille Miglia 1951 e che verrà battuta all’asta “1000 Finarte” al Museo delle Mille Miglia il prossimo 14 maggio.

Fu preparata da Gino De Sanctis (mio padre) e disputò 29 gare documentate, con il proprietario e gentleman driver Ottorino Monaco, tra cui 3 Mille Miglia. Fu prima delle Fiat 1400 alla Mille Miglia 1951. Nel 1952 in 11 gare portò Monaco ad essere Campione Italiano di classe. Nel 1954 la guidai anche io in una garetta per debuttanti. Dal 1955 passò al noto giornalista Eraldo Sculati, direttore di Autorama e Auto Italiana, ma soprattutto Direttore Sportivo della Scuderia Ferrari nel biennio 1956-1957 quando le “rosse” vinsero il titolo mondiale con Fangio. Durante il Gp di Monza del 1956, gara che concluse la stagione, si assistette ad una scena incredibile. I due ferraristi, Fangio e Collins, avevano chances di vittoria del titolo come Sterling Moss sulla Maserati. L’argentino ebbe dei problemi con la sua Ferrari e così Collins cedette l’auto (il regolamento lo permetteva) al suo compagno di squadra più esperto e vincente. Alla fine il “sacrificio” di Collins servì per la vittoria finale del titolo iridato da parte di Fangio, ovviamente con grande soddisfazione di Sculati. La FIAT 1400, telaio n. 015781 ebbe altri due proprietari. Sarà battuta all’asta al Museo Mille Miglia. Al limite dell’incredibile la stima di partenza: 300.000,00 / 350.000,00 Euro.

 

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