Moni Ovadia, scrittore, attore teatrale, drammaturgo e cantante italiano, intervenuto per parlare di migranti di ieri e di oggi a “La Storia Oscura” trasmissione curata e condotta da Fabio Camillacci su Radio Cusano Campus (la radio dell’Università Niccolò Cusano), a proposito dell’emergenza di questi giorni ha lanciato una provocazione dicendo: “La storia dell’umanità è fatta di grandi migrazioni, premesso che trovo atroce la distinzione che viene fatta tra profugo e migrante economico, in Italia purtroppo non c’è un progetto per fare dell’emigrazione un valore che trasformi il nostro Paese, perché noi abbiamo un bisogno vitale dell’emigrazione non abbiamo bisogno di una guerra tra poveri; quelli che dicono ‘prima gli italiani’ a mio parere dicono una bestialità. Abbiamo bisogno di un progetto di socialità e questo deve valere non solo per l’Italia ma anche per l’Europa, in modo che l’accoglienza dei migranti e la loro integrazione, il rispetto della loro dignità e della loro condizione di persone diventi un grande valore per il futuro. Ecco perché io propongo l’abolizione universale del permesso di soggiorno, perché un uomo non può scegliere dove nascere ma potrebbe voler scegliere dove vivere. I colonialisti hanno depredato il pianeta senza permesso di soggiorno, e allora perché bisogna imporlo agli altri?”. Ricordiamo che Moni Ovadia alle elezioni europee del 2014 fu eletto con “l’Altra Europa per Tzipras” ma rinunciò al seggio.
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