7GIORNI IN SENATO/ Tutti gli interventi nel confronto sulle unioni civili

provenzanodi FRANCESCO MARIA PROVENZANO – 

Lunedì 8 febbraio, poiché l’Aula si riunirà domani martedì, si sono riunite la Commissione Giustizia (che ha iniziato l’esame del ddl 1504-BIS sul cosiddetto “divorzio breve”) e  la Commissione Finanze (che ha iniziato la discussione sui disegni di legge in materia di istituzione di una Commissione d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario – ddl 624 e connessi).

Martedì 9 la seduta inizia alle ore 12,05 e l’Assemblea riprende l’esame del ddl n. 2081, recante regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze, e connessi. Il capo I (articoli da 1 a 10) introduce l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso quale “specifica formazione sociale”; disciplina le modalità per la costituzione delle unioni civili e ne delinea le cause di impedimento; definisce diritti e doveri derivanti dall’unione; estende alle parti le disposizioni in materia di diritti successori dei coniugi; permette alla parte dell’unione civile di ricorrere all’adozione non legittimante nei confronti del figlio naturale dell’altra parte; disciplina lo scioglimento dell’unione. Il capo II (articoli da 11 a 23) definisce la convivenza di fatto; stabilisce doveri di reciproca assistenza, diritti di permanenza nella casa comune di residenza, l’obbligo di mantenimento in caso di cessazione; parifica i diritti del convivente superstite a quelli del coniuge superstite; enuncia le cause di nullità del contratto di convivenza. E’ prevista per oggi la conclusione della discussione generale, che è iniziata il 2 febbraio. Hanno preso la parola i senatori Falanga (AL); Emilia De Biasi, Anna Finocchiaro, Emma Fattorini, Pagliari, Doris Lo Moro, Manconi, Mineo, Francesca Puglisi, Giuseppina Maturani, Santini, Josefa Idem, Pamela Orrù (PD); Giovanardi, Quagliarello (GAL); D’Ascola, De Poli, Formigoni (AP); Buccarella, Cappelletti (M5S); Razzi, Fasano, Cardiello, Malan (FI-PdL) e Cervellini (SEL); Loredana De Petris (SEL); Ivana Simeoni (Misto); Liuzzi (CR); Berger e Romano (Aut).  GAL, FI-PdL e AP ribadiscono che l’unione civile, ricalcando la configurazione del matrimonio, è in contrasto con l’articolo 29 della Costituzione, che riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Il ddl stravolge il concetto di famiglia. Il Gruppo Area popolare propone di riconoscere le convivenze omossessuali, differenziando l’unione civile dal matrimonio e stralciando l’articolo 5. La stepchild adoption, infatti, apre la strada al diritto alla genitorialità e alla pratica della maternità surrogata, legittimando una coppia omosessuale ad utilizzare l’utero di una donna straniera e ad avviare la pratica dell’adozione dopo avere stretto l’unione civile.

Alcuni senatori del Pd condividono queste perplessità. La maggioranza del Pd ritiene, invece, che oggetto del ddl non sia la ridefinizione del concetto di famiglia, bensì il superamento di discriminazioni e il riconoscimento di diritti civili. Secondo M5S, più che dal ddl sulle unioni civili, la famiglia è minacciata dalla precarietà e dalla mancanza di politiche sociali. Sel nega che vi sia una relazione tra l’articolo 5 e la pratica dell’utero in affitto, alla quale ricorrono principalmente le coppie eterosessuali. Ma c’è il rischio che la Cirinnà venga affossata in quanto 74 senatori della Lega, di Forza Italia, del Ncd e fittiani hanno firmato per chiedere che ci sia il voto segreto. La presidenza  comunica che il senatore Calderoli (LN) ha presentato una proposta di non passaggio all’esame degli articoli. La replica del rappresentante del governo avrà luogo nella seduta pomeridiana di domani. La seduta termina alle ore 20:42.

Mercoledì 10 alle ore 11 in Aula si svolge la celebrazione del Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe alla presenza del presidente della Camera Laura Boldrini. Intervengono il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, il presidente della Federazione delle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, Antonio Ballarin, e il giornalista Toni Capuozzo, figlio di esuli, con testimonianze e ricordi di quei tragici eventi. Il coro del Liceo Scientifico e Musicale “Marconi” di Pesaro apre i lavori con l’inno nazionale eseguendo poi, nel corso dell’evento, il “Va’ Pensiero” di Verdi. Il presidente Pietro Grasso e il ministro Stefania Giannini premiano, nel corso della cerimonia, le scuole vincitrici del Concorso nazionale “10 Febbraio. Identità e memoria”, organizzato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. Il Coro della Direzione Didattica “Pietro Novelli” di Monreale  esegue, in chiusura, il brano “Ninna Nanna” degli alunni della stessa Direzione Didattica. E’ il presidente del Senato, Pietro Grasso, che conclude la celebrazione del “Giorno del Ricordo”, solennità nazionale in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale.

La seduta dell’Aula riprende, con inizio alle ore 16,32, l’esame del ddl sulle unioni civili. Nella seduta di ieri si è conclusa la discussione generale. In replica il ministro della giustizia Orlando  afferma che su un tema delicato, che chiama in causa le coscienze individuali, ci sono posizioni differenti nel governo, nella maggioranza e in Parlamento. Il governo non esprimerà valutazioni politiche sugli emendamenti, si limiterà a valutazioni tecniche quando le proposte di modifica non appaiono conformi alla giurisprudenza costituzionale ed europea, e si rimetterà alle valutazioni dell’Assemblea. Il ministro ricorda che la normativa nasce dall’esigenza di colmare una lacuna, segnalata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo: l’auspicio è che il confronto prosegua con le votazioni e che il Parlamento approvi norme certe. Il presidente Grasso non accoglie la richiesta di votazione segreta sulla proposta di non passaggio agli articoli, presentata dal senatore Calderoli.  Lo stesso Calderoli (LN), Quagliarello e Giovanardi (GAL) e Malan (FI-PdL) criticano la decisione del presidente, che, a loro giudizio, tutela la maggioranza: il ddl estende alle unioni civili le norme sul matrimonio; la materia rientra comunque nei rapporti etico-sociali disciplinati dalla Costituzione, per i quali il Regolamento ammette lo scrutino segreto. D’Ascola (AP) annuncia voto favorevole alla proposta di non passaggio agli articoli. Contro la proposta di non passaggio agli articoli interviene il sen. Marcucci (PD), il quale evidenzia che la Commissione giustizia ha dedicato settanta sedute all’esame del ddl. La proposta della senatrice Finocchiaro (PD) sul divieto internazionale della pratica dell’utero in affitto unisce il PD e può trovare un ampio consenso parlamentare. Respinta la proposta di non passaggio all’esame degli articoli, con 195 voti contrari, 101 favorevoli e un’astensione.

Nella seduta antimeridiana di domani inizierà l’illustrazione degli emendamenti al ddl sulle unioni civili, il cui esame proseguirà dal 16 al 18 febbraio e, eventualmente, dal 23 al 25 febbraio, settimana in cui è previsto anche l’esame del decreto di proroga dei termini.

Mercoledì 17 alle ore 15,30 il presidente del Consiglio renderà comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 18 e 19 febbraio. La seduta termina alle 20,03.

All’uscita dall’Aula chiedo al senatore del PD Claudio Moscardelli un commento su questo ddl sulle unioni civili. Ecco la sua risposta: «Il disegno di legge sulle unioni civili supera il primo scoglio con il voto che respinge in non passaggio agli articoli. Alcune modifiche migliorative per evitare profili di incostituzionalità verranno approvate. Il tema centrale è la mole di emendamenti. La Lega persegue il tanto peggio tanto meglio e provoca il PD perché presenti un emendamento per “cangurare”, cioè bloccare, la tattica ostruzionistica della Lega, che potrà così gridare allo scandalo per una legge fatta in solitudine da PD e 5 stelle e che sulle adozioni incontra la contrarietà della maggioranza degli italiani. Nel merito le norme più controverse sono gli articoli 3 e 5 del disegno di legge che attengono alla stepchild adoption su cui vi sono emendamenti che riceverebbero il voto favorevole di molti parlamentari in direzione dello stralcio o di una più efficace normativa di contrasto all’utero in affitto. Tutto è rinviato alla prossima settimana per il voto. Non c’è relatore e non ci sono pareri del governo. Tutto è rimesso all’Aula. Ragione vuole che si salvaguardi l’approvazione della legge sulle unioni civili e che si trovi una mediazione sull’adozione. In caso contrario il voto sulla stepchild in Aula risulta incerto: i numeri sono in equilibrio».

Giovedì 11 la seduta inizia alle ore 9:35, e riprende l’esame del ddl n. 2081, recante regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze, e connessi. In apertura di seduta si svolge un lungo dibattito sull’organizzazione dei lavori. Caliendo (FI-PdL) chiede chiarimenti alla presidenza sulle modalità di illustrazione degli emendamenti. Volpi (LN) e Bonfrisco (CR) chiedono di conoscere gli emendamenti non ammissibili prima di procedere all’illustrazione.  Paolo Romani (FI-PdL)  ricorda che gli emendamenti vanno esaminati articolo per articolo. Secondo Mario Mauro (GAL) l’illustrazione di tutti gli emendamenti al ddl sarebbe un’operazione di regime.  Formigoni (AP)  invita la presidenza a considerare che il Regolamento prevede l’esame articolo per articolo. Calderoli (LN) ricorda che la discussione unica degli emendamenti presuppone la conclusione dell’esame in sede referente e la nomina di un relatore. Gasparri (FI-PdL) evidenzia che il rinvio delle votazioni è stato chiesto dal Gruppo di maggioranza relativa. Santangelo (M5S) condivide la necessità di rispettare la procedura d’esame normale degli emendamenti. Zanda (PD) ritiene che nella Conferenza dei Capigruppo di ieri vi sia stata unanimità sulla proposta del presidente Grasso di svolgere un’unica discussione su tutti gli emendamenti.  Centinaio (LN) si dichiara disponibile a ritirare immediatamente 4.500 emendamenti se Marcucci (PD) ritirerà un emendamento “canguro”, volto a cassare le proposte dell’opposizione. La senatrice Catalfo (M5S) esprime il timore che la discussione sull’ordine dei lavori sia strumentale ad un rinvio. La senatrice De Petris (SEL) è favorevole al rispetto di procedure d’esame ordinarie. Secondo Sacconi (AP) non è opportuno aggiungere divisioni sul metodo alle divisioni nel merito. Secondo Augello (GAL) il PD, non avendo trovato un accordo al suo interno, non vuole iniziare la votazione degli emendamenti all’articolo 1 e sta cercando un trucco per far saltare le proposte dell’opposizione. La presidente di turno, Fedeli, rileggendo le comunicazioni fatte ieri dal presidente Grasso,  afferma che oggi saranno illustrati gli emendamenti al ddl sulle unioni civili, in base alle modalità previste dall’articolo 100, comma 9, del Regolamento: sugli emendamenti ad uno stesso articolo si svolgerà un’unica discussione.

L’Assemblea passa all’esame dell’articolo 1, che istituisce l’unione civile tra persone dello stesso sesso come “specifica formazione sociale”. Nell’illustrazione degli emendamenti la senatrice Cantini (PD) propone di elencare i diritti e i doveri delle coppie omosessuali, senza rendere automatica l’adozione del figlio del partner. Malan (FI-PdL), Di Biagio e Formigoni (AP) propongono di specificare che la disciplina dell’unione civile non è omologabile e sovrapponibile a quella della famiglia fondata sul matrimonio. Marinello (AP)  presenta emendamenti per abrogare il capo I del ddl. Caliendo (FI-PdL)  propone di introdurre all’articolo 1 l’unione civile. La senatrice Stefani (LN) propone di rafforzare le tutele della famiglia come società naturale e di intervenire sull’affido e sulle adozioni per rafforzare la tutela del minore. Liuzzi (CR) presenta un emendamento che introduce un istituto giuridico autonomo, realmente fondato sull’articolo 2 della Costituzione, che prescinde dall’identità sessuale dei conviventi. Sacconi (AP)  insiste sull’opportunità di modificare i primi tre articoli del ddl. Secondo Quagliarello (GAL) l’unione civile limitata a persone dello stesso sesso discrimina le coppie eterosessuali conviventi, violando il principio di eguaglianza. Propone quindi di prevedere che alle unioni civili possano accedere coppie eterosessuali conviventi. Giovanardi (GAL) propone di varare una disciplina unica, fondata su diritti individuali. Lo Giudice e Laura Puppato (PD), in spirito di mediazione,  ritirano la proposta che introduce il matrimonio egualitario; la senatrice Petraglia (SEL) mantiene invece l’emendamento che estende il matrimonio alle coppie dello stesso sesso. Verducci (PD) presenta un emendamento volto a specificare che la nuova formazione sociale si fonda sugli articoli 2 e 3 della Costituzione. La senatrice Mussini (Misto) presenta un emendamento che sopprime la qualifica di “specifica formazione sociale” per le coppie omosessuali. La seduta termina alle ore 14:11.

La seduta pomeridiana, con inizio alle ore 16, viene dedicata al sindacato ispettivo. Il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Gentile risponde alle interrogazioni 3-00775, di Donatella Albano e Caleo (PD), e 3-02037 della senatrice Bellot (Misto), sulla riorganizzazione degli uffici postali. Il sottosegretario di Stato per la salute De Filippo  risponde all’interpellanza 2-00169 del senatore Di Biagio (AP) sulla sorte di terroristi palestinesi e brigatisti arrestati tra il 1976 e il 1980, poi scarcerati, che potrebbero essere collegati alle strage di Bologna. Il sottosegretario alla Salute risponde all’interpellanza 2-00334, della senatrice Ricchiuti (PD) e altri, che sollecita una campagna di sensibilizzazione per la lotta all’Aids, alla luce degli ultimi dati sulla diffusione dei contagi. La sottosegretaria per i Beni e le Attività culturali Borletti Dell’Acqua risponde all’interrogazione 3-02293 della senatrice Montevecchi (M5S) sulla presenza di 40 ripetitori televisivi sulle torri Massimiliane di Verona. L’interrogante si dichiara soddisfatta. Inoltre la sottosegretaria risponde all’interrogazione 3-02406, della stessa Montevecchi e altri, sulla situazione dell’abbazia di San Salvatore a Settimo (Firenze).

La seduta termina alle ore 17:27.

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