Ancora scosse nelle zone terremotate

Mentre sul Gran Sasso si continua ininterrottamente a scavare nell’hotel Rigopiano schiacciato dalla valanga di neve che dal pomeriggio di mercoledì imprigiona una trentina di persone, la terra continua a tremare nell’area compresa tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Sono state circa 30 le scosse di terremoto (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2) registrate da mezzanotte alle 5 di stamattina (venerdì), la più forte delle quali di magnitudo 3.1 all’1:09 con epicentro a Capitignano (L’Aquila). Non si segnalano al momento nuovi crolli. Ieri nello stesso arco di tempo le scosse erano state circa 65, due delle quali di magnitudo 3.5.

Enormi i disagi di queste popolazioni. La foto che pubblichiamo mostra la palestra di Montereale dove sono stati accolti per trascorrervi la notte  alcuni terremotati.

Raggiunto dopo 3 giorni allevatore di Acquasanta – Da tre giorni isolato dalla neve, senza luce e riscaldamento, fra le sue mucche che, al gelo, stanno morendo, un allevatore di 25 anni è stato raggiunto da un mezzo speciale dell’ Esercito a Case Cagnano di Acquasanta Terme, dove era rimasto per accudire i suoi animali. ”Lui sta bene – dice all’ANSA il sindaco Sante Stangoni – ma gli animali muoiono, e abbiamo ancora diverse frazioni senza corrente elettrica, San Gregorio, Agore, Piandelloro”. “È durissima”.

Il consiglio dei ministri dovrebbe domani mattina alle 11 procedere, con provvedimenti fuori sacco, con l’estensione degli stati di emergenza nei territori colpiti negli ultimi giorni da nuove scosse di terremoto e dai danni dell’eccezionale ondata di maltempo. Saranno aumentati, a quanto si apprende, gli interventi sui territori colpiti senza allargare il cratere dei comuni colpiti già definiti nei mesi scorsi.

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